Quale ragione ha spinto diversi giornali ad attribuire la strage di 77 norvegesi a non meglio precisati estremisti islamici, finché non è stato chiarito che l'esecutore era un terrorista xenofobo autoctono? Perché la Svizzera, un paese con quattro minareti, indice un referendum per proibire questi simboli religiosi? Per quale motivo la proposta di costruzione di un centro culturale islamico nel Lower Manhattan, vicino a Ground Zero, accende un dibattito politico incandescente negli Stati Uniti? Nella Nuova intolleranza, Martha C. Nussbaum esamina alcuni casi esemplari di islamofobia per raccontare la pericolosità delle reazioni dettate dalla paura. Attingendo alla grande tradizione umanista della filosofia, della storia e della letteratura, indica un percorso che va oltre le ristrette risposte offerte dall'Occidente, verso un modello di società più equa, inventiva e libera. La paura, scrive Nussbaum, è la più narcisistica delle nostre emozioni. Manipolando le ansie legittime si producono leggi e politiche contro chi è diverso. Per superare l'intolleranza è necessario applicare con costanza il rispetto delle coscienze e la capacità di comprensione. Nussbaum ci sfida ad abbracciare la libertà di religione per tutti, estendendo agli altri quello che chiediamo per noi.
Due donne che si baciano, due uomini che fanno l'amore. Disgusto. Nei confronti delle omosessualità la nostra società ha sempre manifestato un'avversione viscerale, che Martha Nussbaum collega al fastidio provato di fronte alle secrezioni corporee, ai rifiuti organici, alla materia in decomposizione. Proprio sul disgusto si sono fondate, nel tempo, discriminazioni giuridiche e sociali nei confronti degli individui omosessuali: carcerazione, deportazione in campi di sterminio, leggi antisodomia, interdizione al matrimonio. Oggi la politica del disgusto incontra due avversari sempre più influenti: il rispetto e l'empatia. Nella vita sociale e giuridica, commenta Nussbaum, si fa strada la politica dell'umanità, costruita attorno al riconoscimento dell'altro, della sua soggettività, delle sue ragioni, percezioni, emozioni. "Disgusto e umanità" sfida la società e la politica su vari terreni, dal diritto di famiglia, alle leggi antidiscriminazione, alla legislazione sul lavoro. Sono in gioco i diritti fondamentali, i principi costituzionali. Come quelli dell'eguaglianza di fronte alla legge e delle libertà individuali. Realtà vitali, che vanno articolate e concretizzate nell'esistenza di ogni cittadino, se vogliamo che le parole della Costituzione non rimangano solo belle parole. Vittorio Lingiardi e Nicla Vassallo dialogano con le tesi di Martha Nussbaum, arricchendole di istanze psicologiche e filosofiche.