Ernesto Olivero, sua moglie Maria e pochi amici, un rigagnolo che si allarga e diventa fiume, centinaia di migliaia di persone che ne aiutano altrettante, un grande "condominio" che abbraccia i cinque continenti, incontri che sono Provvidenza, la fragilità e la bellezza dei giovani, arte e tecnologia a servizio dei più poveri... È quello che tenta di narrare questo libro esponendo per la prima volta la storia, la spiritualità, il metodo e la vita del Sermig-Fraternità della Speranza. Un testo corale per condividere lo stupore di una "storia sacra".
Questo non è un libro per "addetti ai lavori" (nella fattispecie, per gli educatori) ma un libro rivolto a tutti. Perché ciascuno di noi, giovani o anziani che siamo, laici o consacrati, è osservato dai giovani e può trasmettere loro con il suo comportamento, quasi per osmosi, tanto bene o tanto male, speranza o sfiducia. Mi auguro perciò di aver realizzato uno strumento utile a tutti coloro che amano i giovani e desiderano davvero valorizzarli come un "patrimonio dell'umanità".
Queste riflessioni, ora in versi ora in brevi appunti, hanno il sapore della letteratura poetica e diaristica. Il volume è arricchito dalla prefazione del Card. Tarcisio Bertone. Questo libretto raccoglie le riflessioni sulla pace di Ernesto Olivero, credente cattolico da anni impegnato nel sociale ed in particolare sul versante dell'educazione alla Pace, iniziativa per la quale ha fondato nel 1964 il Sermig, Servizio Missionario Giovanile. Per il suo impegno è stato anche candidato al premio Nobel.