Il compendio dei due volumi del trattato antropologico di Sabino Palumbieri, "L'uomo, questa meraviglia" e "L'uomo, questo paradosso", è il frutto di numerose istanze che si sono delineate nel corso di questi ultimi anni, in svariate sedi accademiche e in numerosi laboratori culturali non soltanto italiani, ma di respiro europeo ed extraeuropeo. L'esigenza di compattare una materia tanto affascinante quanto complessa circa il discorso filosofico sull'uomo nasce dall'urgenza sempre più cogente di rispondere alla grande domanda: "chi è l'uomo?". La piattaforma dalla quale è indispensabile decollare alla volta degli itinerari della bio-etica, delle applicazioni tecno-scientifiche, degli indirizzi macro-economici, delle gestioni socio-politiche, poggia sull'uomo e sul suo mistero. L'uomo, come meraviglia, a ragione della sua multidimensionale struttura metafisica. L'uomo, come paradosso, in forza della compresenza di contrari che lo connotano nello sforzo, lungo i sentieri del tempo e della storia, di "farsi uomo". Un percorso affascinante, che conduce progressivamente il lettore dall'esplorazione della struttura dell'essere umano, sino alla descrizione del suo essere in una condizione che non si delinea come contraddizione dell'esistenza, ma resistenza e stimolo costruttivo alla costruzione del sé.
Di fronte ai tragici eventi dell'ultimo secolo e di questo inizio millennio, che hanno ingenerato ovunque smarrimento e angoscia, le meditazioni dell'autore ci ricordano con parole semplici e convincenti che la felicità non è condizione irraggiungibile. La ricerca della gioia e della pace appartiene alla natura dell'uomo e l'esperienza della fede rende sempre possibile l'esperienza della pace e della gioia. L'autore prende avvio da alcune espressioni letterarie della cultura degli ultimi due secoli, le quali, muovendo da quei presupposti filosofici che annunciavano la separazione dell'uomo da Dio, continuamente hanno rafforzato il convincimento che destino dell'uomo non è la pace ma l'angoscia, non la gioia ma la tristezza.