Lontano da una pretesa esegetica e quindi scientifica, le pagine di questo libro desiderano essere semplicemente riflessioni sull'umano vivere cercando di guardare lontano, ma indietro, attingendo cioè alla sapienza degli autori ispirati della Bibbia nella consapevolezza che, grazie a loro e in particolare al primo Libro, si può giungere al principio delle cose, e quindi di noi stessi e così alle cose di Dio.
Lasciarsi "semplicemente" raggiungere: questo è la salvezza.
Paolo Scquizzato appartiene alla comunità dei sacerdoti del Cottolengo e si dedica alla predicazione e alla formazione spirituale in particolare del laicato; dirige la Casa di spiritualità «Mater Unitatis» di Druento (To).
Questa è la biografia di un giovane prete, stroncato da un male incurabile nel fiore degli anni e del suo ministero di parroco, dedicato in modo particolare ai ragazzi e alla loro formazione mediante il gioco del calcio. Il libro è anche l’occasione per una riflessione sul sacerdozio, un raggio di luce sul Ministero ordinato proprio nel 150° anniversario della morte di san Giovanni Maria Vianney, definito «anno del sacerdozio» da Papa Benedetto XVI mentre proclama il Curato d’Ars «Patrono dei sacerdoti del mondo». È, infine, uno spaccato di storia della Chiesa torinese del dopo-Concilio, con ampie riflessioni sulle aperture, le contraddizioni e i fermenti che contraddistinsero quel periodo e i suoi protagonisti.
Don Paolo Gariglio, per molti anni parroco di un grande centro della prima cintura torinese, da tempo rappresenta un punto di riferimento per intere generazioni di giovani, per i quali continua a suscitare iniziative a vari livelli. È inoltre consigliere nazionale per la Pastorale giovanile degli Esercizi Spirituali presso la FIES (Federazione Italiana Esercizi Spirituali).
Diventare genitore può essere considerato uno degli ultimi riti di passaggio del nostro mondo, oggi. Non è tuttavia un evento che si compie da sé, chiede alla coppia di rivedere il patto coniugale, di rinegoziare i ruoli e di fare i conti con valori e aspettative. Chiama anche in causa tutte le generazioni. E noi, come ci poniamo? "Errori ne commettiamo tutti, non bisogna scoraggiarsi. Ma il diritto a crescere dei nostri ragazzi - con serenità e, diciamolo, con delle buone regole - viene tutelato unicamente se noi per primi impariamo a essere adulti veri, a tutto tondo e senza sconti." (Dalla Prefazione di Francesco Antonioli)
La percezione attraverso i sensi è la condizione necessaria per riconoscere la realtà. Ogni percezione è una comunicazione o comune-unione con sé, con gli altri, con ciò che ci circonda. In un mondo in cui tutto è sempre più virtuale (dalla comunicazione al lavoro, all'apprendimento, alla socializzazione, alle relazioni) questo libro afferma come non sia possibile amare senza utilizzare i cinque sensi e senza un corretto uso della corporeità. Un viaggio attraverso la medicina, la psicologia e la teologia alla scoperta di come funzionano i sensi e come attraverso essi sia possibile conoscere e soprattutto amare.
In questo libro sono raccontate le storie struggenti e assolutamente vere di sette giovani vissuti sulla terra appena 15, 17, 18, 19 e 32 anni... In Valle Stretta, alta Val di Susa, c'è un'alta Croce sormontata da una stele in bronzo che riporta incise le parole dell'Apocalisse: "Questi sono puri come vergini e seguono l'Agnello dovunque vada. Sono scelti tra gli uomini per essere primizia offerta a Dio e all'Agnello" (14,4). Su quella Croce vengono incisi continuamente nomi di ragazzi con i quali, per un misterioso disegno della Provvidenza, la vita è stata avara di anni perché malattia o incidenti ne hanno concluso prematuramente l'esistenza terrena. Oggi i nomi incisi sono oltre 300: per questo si chiama "Croce dei ragazzi in cielo" ed è meta di continuo pellegrinaggio.
Il libro narra la toccante storia di Mario Filippo Bagliani, un giovane stroncato da un melanoma ad appena 19 anni il 14 luglio 2002.
Il personaggio di Antigone, che lungo i secoli ha avuto numerose interpretazioni e riletture, torna oggi di attualità, perché rappresenta un’esigenza profonda: quella di una giustizia eterna che riconosca la priorità della coscienza, il primato della legge non scritta, che non coincide con i diritti umani o innati, ma con la radicale fedeltà al tessuto delle relazioni originarie e alla legge della solidarietà.
Il libro si presta ad essere un utile strumento di approfondimento per chi studia la tragedia di Antigone, fuori e dentro le scuole superiori, oltre che per quanti amano l’antico mito di una donna libera, che decide e opera in piena autonomia, in contrapposizione con il potere e la tradizione, quando negano la dignità della persona.
Giulia Paola Di Nicola è docente presso l’Università di Chieti. Dirige con Attilio Danese la rivista di cultura «Prospettiva Persona». Ha pubblicato numerosi testi sulla donna, sull’antropologia e sulla politica.
Angela Rossi, docente nelle scuole superiori, collabora con la cattedra di Sociologia della famiglia dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti. Redattrice di «Prospettiva Persona», scrive su riviste nazionali e internazionali.
Questo libro è frutto dell’impegno scientifico e pastorale di un Religioso che ricopre da oltre quarant’anni un importante insegnamento nella Sezione Torinese dell’Università Pontificia Salesiana e da trent’anni svolge un rilevante compito nella Chiesa locale, come Vicario Episcopale per la Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Ecclesiologia, teologia della vita consacrata, pastorale del mondo giovanile sono i temi principali di una riflessione fresca e aggiornata, giunta a una feconda maturità.
Don Paolo Ripa Buschetti di Meana è nato a Torino ed è sacerdote, membro della Famiglia Salesiana. Dal 1965 è professore di teologia dogmatica (specializzazione in ecclesiologia), prima nello studentato salesiano di Bollengo e dal 1968 nella Sezione Torinese dell’Università Salesiana. Dal 1981 è Vicario Episcopale per la Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica nell’Arcidiocesi di Torino. Campo prediletto della sua attività fra i giovani è quello dell’organizzazione scoutistica. La sua attività scientifica ha portato alla pubblicazione di contributi disseminati in riviste teologiche e pastorali.