Un libro per riflettere sul senso e sul valore educativo dell'esperienza aggregativa per i giovani in un tempo di forte individualismo.
Una serie di interrogativi guidano questo saggio che sottende, però, un concetto di base: imparare a stare con gli altri rispettandoli e condividendo obiettivi è una straordinaria opportunità di formazione per i futuri cittadini.
SOMMARIO
Introduzione - La socialità, dimensione della persona - Sociali si nasce o si diventa? - Educare alla socialità in famiglia - L'educazione alla socialità a scuola - Il gruppo e il suo valore educativo - Luoghi informali e formali della socialità - Dalla relazione alla responsabilità sociale - I nuovi media - Il disagio sociale
Questo libro, come una guida rapida di semplice lettura, trattando un tema di forte attualità come il messaggio pubblicitario, diviene un pretesto per parlare dei problemi dell’educazione dei bambini di oggi.
Tra le tante emergenze di cui si è parlato in questi anni, quella educativa è sicuramente una delle più preoccupanti: essa indica il clima di smarrimento etico delle nuove generazioni che può esplodere improvvisamente in situazioni di grave disagio. In questo volume 13 educatori colloquiano con Paola Bignardi facendo emergere l'urgente esigenza di assumere in forma nuova il difficile ma entusiasmante compito di educare.
La fase iniziale e terminale dell'esistenza umana sono oggi al centro di un complesso dibattito culturale e politico. Le nuove possibilità di manipolazione offerte dalle moderne scienze biologiche e mediche, infatti, da un lato accrescono nuove speranze e aspettative ma dall'altro suscitano interrogativi inquietanti. Paola Binetti, psicologa clinica e neuropsichiatra infantile, senatrice della Repubblica, discute di come, in questo contesto, la stessa idea della persona umana e del suo destino vengano messe in discussione.
Il testo parte dall'analisi del tema della "cura", concetto riconducibile all'ordine simbolico materno e pratica diversa a seconda dei contesti umani, per esaminare poi il "desiderio di essere riconosciuto" come bisogno intrinseco di ogni individuo (principalmente sperimentato all'interno dell'ambito familiare). Lo studio, di conseguenza, stimola il discorso pedagogico e i professionisti dell'educazione a prestare particolare attenzione alle modalità di cura, un sapere di cui sono portatrici anche le famiglie straniere, le quali presentano spesso differenti modalità di relazione con l'altro.
Il presente studio offre paradigmi teorici che aiutano ad analizzare e comprendere l'atto di valutazione nel contesto scolastico, indagandone la natura, il fondamento epistemologico, gli elementi costitutivi, il fine.
Lavoro dedicato all'analisi della concezione linguistica di Philipp Wegener, studioso Tedesco della seconda metà dell'Ottocento, il cui contributo scientifico manifesta notevole modernità teorica, soprattutto nella pragmatica della comunicazione.
La diffusione dei progetti di formazione nei settori istituzionale, aziendale e no-profit e la proliferazione delle professionalità impegnate nella longlife education muovono l'autrice a nuovi confronti tra categorie pedagogiche e prassi multidisciplinari, strumenti del mestiere e nuovi presupposti, partendo dal presupposto che la progettazione formativa è vana se non si combina con il sapere antropologico e organizzativo.Il volume, quindi, coniuga prassi e teoria in un nuovo percorso riflessivo, suggerendo proposte concrete e svelando le ragioni della complessità insita nella realizzazione di alcuni progetti.