Commissionato nella seconda metà del Cinquecento da Federico III del Palatinato, il "Catechismo di Heidelberg" è un classico della fede riformata, di cui offre uno dei compendi meglio riusciti. Illustrando con rara chiarezza che cos'è il cristianesimo, il suo rigoroso discorso teologico è tuttavia animato - cosa assai rara in un catechismo - da un afflato di viva pietà. Ritraducendolo in toto e commentandone con ampiezza ciascuno dei 129 articoli, il teologo Paolo Ricca ne fa concretamente il proprio «testamento spirituale».
Che cosa significa essere umani in un'epoca di complessità e cambiamento? Come si può gestire lo sviluppo tecnologico? E quali sono i limiti da non superare nel momento in cui la tecnica viene utilizzata per interventi non più solamente esterni, ma anche interni all'uomo? Paolo Benanti si propone di fornire una comprensione filosofica e teologica della tecnologia, mettendone in luce le dimensioni etiche e interrogandosi sulla possibilità di liberarsi dalle categorie tradizionali di «umano», «tecnologico» e «naturale», per abbracciare una nuova relazione con il mondo che si potrebbe definire «tecno-umana».
Paolo Ricca ci conduce lungo un sentiero, un itinerario, all'interno della Bibbia toccando tappe fondamentali che riguardano la fede e la vita cristiana.
Il senso dell'immenso mistero di Dio che, nella sua libertà, si abbassa e si svuota della sua divinità per raggiungere l'essere umano e rendere possibile la realtà del suo Regno pervade e sostiene queste meditazioni del teologo valdese.
Perché e per chi il Regno è un "evangelo"? Lo è per i peccatori, ai quali è annunciato e donato il perdono. Lo è per i malati, molti dei quali vengono guariti. Lo è per i poveri, che vengono evangelizzati e dichiarati "beati". Lo è per gli affamati, che vengono saziati perché il pane non solo è moltiplicato, ma viene distribuito, cioè condiviso [...]. Il Regno è un "evangelo" per le donne, che finalmente vengono accolte nella compagnia dei discepoli di Gesù. Lo è per gli ultimi, che diventano primi, lo è per gli esclusi, che vengono inclusi. Il regno di Dio è il nostro mondo capovolto. Ecco perché i potenti della terra ne hanno tanta paura.
Paolo Ricca
Le radici e i valori fondamentali della società americana
La centralità della religione nella storia culturale e civile degli U.S.A.
La tradizione puritana e il pastore battista Martin Luther King
Matrice ideologica tra le più rilevanti e durature della società americana, il puritanesimo ha offerto significative energie spirituali e politiche al movimento per i diritti civili degli anni Cinquanta e Sessanta e a molti suoi leader, in primo luogo Martin Luther King.
Dalla quarta di copertina:
Tra il 1955 e il 1968 gli Stati Uniti furono scossi da un movimento di massa per l'integrazione razziale, i diritti civili degli afroamericani e la giustizia sociale.
Nonostante gli obiettivi fossero politici, il movimento aveva una forte impronta morale e religiosa, ben rappresentata dalla leadership del pastore battista Martin Luther King e di altri esponenti delle Black Churches.
L’azione e la testimonianza di molti di essi si ricollegava alla tradizione puritana, a quel movimento teologico e spirituale che ebbe un ruolo essenziale nella storia civile dell'America coloniale.
Basato soprattutto sulla storiografica americana, il libro di Naso è un prezioso strumento per comprendere la complessità della dimensione religiosa negli Stati Uniti di oggi.
Uno studio approfondito sull'urgenza di recuperare l'originaria unita tra il momento spirituale e quello morale dell'esistenza cristiana. La specializzazione che ha caratterizzato l'ambito scientifico, oltre che la connaturalita" dell'uomo contemporaneo, ha prodotto una frammentazione del sapere. Tale disposizione ha mietuto vittime anche in ambito teologico, in particolare nella divisione tra teologia morale e teologia spirituale. Si e finito per interpretare la vita cristiana come un "edificio a due piani". Il primo costituito dai contenuti normativi della "legge morale", il secondo percorribile, da pochi, attraverso la scala dell'ascesi, che per alcuni raggiunge poi il tetto della mistica. Questo lavoro propone una feconda correlazione tra vita spirituale e morale, indagando sulla necessita di unificare l'esperienza morale della vita spirituale. "