Il volume raccoglie documenti e fonti orali che testimoniano la freschezza umana e religiosa della personalità di padre Guglielmo Gattiani, umile frate minore cappuccino, totalmente dedito al Vangelo sine glossa, capace di aderire alle forme estreme della povertà evangelica. La nuova edizione si presenta arricchita di nuovi dati e considerazioni.
Quello che emerge dalla biografia è l'impossibilità di relegare padre Guglielmo nostalgicamente al mondo del passato. Egli è uomo di pace, il cui sguardo sulla realtà ha molto da dire sul futuro.
PAOLO BERTI, bolognese, laureato in architettura a Firenze, dopo aver lavorato in uno studio professionale, inizia gli studi teologici per entrare nell'Ordine dei frati Cappuccini. Ordinato sacerdote, si dedica all'apostolato itinerante e alla predicazione, con corsi e esercizi spirituali presso numerosi istituti religiosi. Già segretario nazionale dell'evangelizzazione dei Cappuccini, attualmente fa parte di una commissione dell'Ordine per l'Evangelizzazione nell'Emilia-Romagna. È inoltre componente del GRIS - Gruppo di ricerche informazioni socio-religiose, con sede a Bologna. Ha scritto varie biografie: santa Clelia Barbieri, don Giuseppe Codicé, don Olinto Fedi; presso le EDB ha pubblicato quella di p. Raffaele Spallanzani: Padre Raffaele. Un seminatore di gioia (2008). Nel suo sito web www.perfettaletizia.it pubblica le omelie domenicali e schede su tematiche di attualità (droga, miti, islam e altro ancora).
"Fin dalla nascita Paola soffre di una tetraparesi spastica che le impedisce di usare le gambe: il suo corpo, segnato da 14 operazioni, è rigido come uno scafandro, ma col pensiero riesce a volare alto. È una lottatrice, Paola. Non si commisera, non sciupa lacrime, abbraccia la Croce e va avanti con coraggio. Talvolta si arrabbia con Dio, si pone tante domande e si dà poche risposte, ma non cede. Con la carica evangelica di tanti cristiani semplici, che tanto più è forte, quanto è più umile. Questo libro di appunti quotidiani scopre e valorizza la nascosta fatica di una donna trentina che "coltiva con il suo piccolo corpo e con il suo grande cuore quel "pezzettino di cielo" che sente di aver avuto in dono." (dalla Prefazione di Luigi Accattoli)
Suor Enrichetta Alfieri spese la maggior parte della sua vita tra i carcerati di San Vittore, dove fu incarcerata essa stessa dalle SS tedesche in attesa di essere condannata alla fucilazione. Con DVD.
«La testimonianza di suor Enrichetta Alfieri sta nell’aver saputo vivere in un luogo deprimente – il carcere milanese di San Vittore – portando fiducia, serenità ed equilibrio. Un atteggiamento che le è costato sofferenza e, in qualche caso, le ha fatto subire ingiustizia. Il suo arresto è stato una prova molto dolorosa che le ha fatto sentire la sofferenza ingiusta di tanti detenuti. Suor Enrichetta ha la pace nel cuore perché fa la volontà di Dio, al quale si è interamente abbandonata e, per questa ragione, è diventata un modello di speranza. Con la preghiera ha compiuto quel salto di qualità che l’ha fatta uscire dalle strettoie e dalle costrizioni dell’ordinarietà.Guardando a lei si percepisce che c’è l’amore che nasce dal cuore di tutti coloro che vivono l’esperienza del carcere. È una donna che ha condotto una vita santa, nella quale ha cercato di prendere il bene, di vedere il bene in tutte le cose che le capitavano. Le ha prese con spirito positivo e ne ha fatto un gradino di ascesa e non un precipizio verso la malinconia o la disperazione. »
45 racconti di storie vere, tratte dalla ricca corrispondenza dei fedeli con il Santo, scelte tra le migliaia di lettere che arrivano al «Messaggero di sant’Antonio» e che raccontano esperienze di grazia. I nomi dei protagonisti sono perlopiù cambiati, i fatti sono arricchiti di particolari, colori ed emozioni che li fanno diventare racconti, alcuni più avventurosi, altri d’intima introspezione. Tutti rivelano autentica commozione e qua e là suscitano anche sorrisi.
Autore
PAOLO PIVETTI, giornalista, autore teatrale e radiotelevisivo, predilige i temi storici e i grandi personaggi religiosi. Con le Edizioni Messaggero ha pubblicato il dramma Antonio. Un atto, venti scene (2000) e le opere di narrativa Un santo per amico (2005) e Antonio cavaliere di Dio (2008). Attualmente scrive per diversi quotidiani e periodici, tra cui il «Messaggero di sant’Antonio».
Paolo Brosio è lontano dalla fede e dalla preghiera negli anni in cui acquisisce la notorietà di personaggio televisivo, prima come giornalista del Tg4, con Emilio Fede nei giorni di Tangentopoli, poi con la partecipazione a programmi importanti: “Quelli che il calcio”, “Sanremo Notte”, “Domenica In”, “L’Isola dei Famosi”, “Stranamore”, “Linea Verde”, le telecronache della Juventus su Mediaset e un programma di successo sul Giro d’Italia.
La fama, i soldi, la carriera si intrecciano a una vicenda umana inquieta e travagliata che lo porterà nel baratro più profondo del lutto, della delusione affettiva, della depressione; un baratro in cui ricchezza e popolarità non bastano più.
Nasce nel cuore una preghiera alla Madonna e il desiderio d’incontrarla a Medjugorje, il villaggio della Bosnia-Erzegovina dove, dal 24 giugno 1981, sei ragazzi hanno apparizioni e dove si recano in pellegrinaggio milioni di persone.
Per Brosio è una svolta. L’incontro con i veggenti e con tante persone di fede, ma soprattutto il desiderio di fare del bene e la decisione di raccogliere fondi per finanziare una casa di accoglienza per i bambini orfani a causa della guerra nei Balcani.
Con la semplicità e la simpatia che lo contraddistinguono, il giornalista racconta la sua vicenda umana e i passi di un ritorno a Dio che gli ha restituito forza, ottimismo e amore per la vita.S
Una storia d'amore e di santità di straordinaria semplicità: quella dei coniugi Sergio e Domenica Bernardini.
A Medjugorje la vita di Paolo Brosio ha avuto una svolta inaspettata e sconvolgente, che ha radicalmente cambiato il suo modo di essere. Sulla collina delle apparizioni di Medjugorje la Madonna ha abbracciato la sua esistenza, facendogli vivere l’esperienza della conversione, della misericordia e della tenerezza di Dio.
Ricco di gioia per questa rinascita interiore, il celebre giornalista e conduttore televisivo – dopo una crisi esistenziale dovuta a un periodo di dolore e sofferenza – ha sentito forte il desiderio di narrare l’incontro con Dio e con la Regina della Pace e di condividere la gioia di sentirsi amato dal Cielo. Ha cominciato così a tenere incontri pubblici, a fare presentazioni del suo libro A un passo dal baratro – che in poche settimane è diventato un bestseller e un caso editoriale da 200.000 copie –, a invitare amici, conoscenti, personaggi pubblici dello sport, dello spettacolo e del mondo imprenditoriale, ma anche lettori e semplici fedeli a seguirlo a Medjugorje in pellegrinaggio.
Da questa intensa attività è nata una ricca trama di nuovi amici, incontri, segni e miracoli che, ancora una volta, Paolo ha sentito il desiderio di raccontare ai suoi moltissimi lettori: il miracolo della Madonna capace di guarire le ferite di ogni cuore trafitto.
Stigmatizzato, veggente gratificato dall’incontro con la Madre di Dio e con Gesù, in contatto anche con Esseri di altri mondi, coinvolto nel famoso e tanto discusso problema del terzo segreto di Fatima, impegnato in prima persona in opere sociali e nella lotta alla mafia: tutto questo, e altro ancora, è Giorgio Bongiovanni.
Nato nel 1963, oggi è un uomo nel pieno della sua maturità, è un personaggio scomodo per alcuni, positivo e foriero di speranze per altri. Certamente un simbolo, una presenza che non lascia indifferenti.
Fino all’età di 26 anni, la sua vita è stata normalissima, anche se contrassegnata da episodi particolari come l’avvistamento di Ufo, il contatto con gruppi di ufologi, in particolare con la forte personalità di Eugenio Siragusa. Poi ha avuto la visione di una bellissima Signora vestita di bianco e, obbedendo al suo invito, si è recato a Fatima dove ha ricevuto il “segno” che la Signora gli aveva preannunciato, ma che lui mai e poi mai avrebbe immaginato: le prime due stigmate gli si aprono sul palmo delle mani. Un evento che ha rivoluzionato la sua tranquilla vita professionale di piccolo imprenditore nel campo delle calzature e di ufologo per passione.
Questo libro, che fa seguito a un altro che Paola Giovetti ha pubblicato nel 1997 (La storia straordinaria di Giorgio Bongiovanni), intende descrivere i fatti finora avvenuti e rispondere a coloro – e sono tanti – che si interrogano sulla figura certamente enigmatica e sconcertante di Giorgio Bongiovanni. Per scriverlo la Giovetti ha avuto la collaborazione piena di Giorgio stesso, dei suoi familiari e dei suoi amici, quindi il libro esce con il loro totale consenso e con la loro approvazione. Contribuirà a far luce su un personaggio dal destino straordinario, e soprattutto farà riflettere sui grandi Misteri che ci circondano e sul nostro compito in questa vita.
Chesterton definì padre McNabb come «uno dei pochi grandi uomini che ho mai incontrato nella mia vita; ... è grande sotto molti aspetti, mentalmente e moralmente e misticamente e praticamente... nessuno che lo abbia mai incontrato o visto o sentito lo ha mai dimenticato». Vincent McNabb era un domenicano nativo dell’Irlanda. Visse gran parte della sua maturità a Londra: abitualmente la domenica pomeriggio predicava all’aperto nei giardini di Hyde Park. Fondò insieme a Chesterton, di cui fu amico e maestro, il movimento sociale del Distributismo. Per più di cinquant’anni fu protagonista della vita religiosa e culturale inglese, fu un profeta che aveva intravisto i drammi della modernità. Una figura a tutto tondo tutta da scoprire.
L’autore dà il suo contributo alla conoscenza del card. Federico attraverso una osservazione critica dei documenti esistenti, ispirata ai metodi della moderna storiografia, consultando i manoscritti del Borromeo giacenti presso la Biblioteca Ambrosiana, gli Archivi Borromeo di Stresa, la Biblioteca Arcivescovile di Milano. Ne scaturisce una figura colta e operosa; egli fu autore di una folta produzione letteraria, che venne in seguito riportata alla luce dal Manzoni il quale, tuttavia, nel suo romanzo, preferisce porgere al lettore l’immagine d’un pastore d’anime, a scapito dell’uomo di pensiero.
Prefazione di S.E. Card. Dionigi Tettamanzi
A cent'anni dalla nascita di Tullio Vinay, la figlia Paola ne ripercorre la vita e la straordinaria vicenda dell'impegno, insieme religioso e sociale, a favore degli oppressi e dei perseguitati.
Fondatore del Centro ecumenico Agàpe nelle Valli valdesi del Piemonte e del Servizio Cristiano di Riesi, nel cuore di una Sicilia gravata da pesanti servitù sociali e culturali, strenuo difensore dei prigionieri politici nel Sud Vietnam, senatore della Repubblica da indipendente di sinistra, nel 1981 Vinay ricevette l'onorificenza di "Giusto delle Nazioni" dallo Stato di Israele per aver salvato numerosi ebrei dalla deportazione.
La biografia di Tullio Vinay scritta da sua figlia Paola rende giustizia a un personaggio essenziale nella storia del nostro paese lungo il Novecento.