Speranza: una parola che da sempre ha ispi­rato lo stile e le scelte del pontificato di papa Francesco, come emerge chiaramente dal testo dell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium, dalle omelie, dagli Angelus e Regina Coeli e da al­cuni discorsi. La scelta, cioè, del Primo annuncio della fede o kerigma, che si traduce anche in annuncio di speranza. E speranza è la parola che fa scoprire al lettore questa linfa vitale.
La scelta è un processo vitale per vivere una vita autenticamente cristiana
L'umanità è stanca dell'uso improprio della natura e il testo propone vie possibili per ridare alle giovani generazioni il diritto di ricevere un mondo bello e vivibile.
Questo ci investe di doveri nei confronti del Creato che abbiamo ricevuto dalle mani generose di Dio: prendersene cura significa avere un atteggiamento di ecologia umana, di dialogo e rispetto della natura.
"Azione cattolica, vivi all'altezza della tua storia!" Con queste parole, papa Francesco esortava l'Azione cattolica italiana, in occasione della celebrazione dei 150 anni dalla sua fondazione, a essere scuola di santità e a vivere la dolce e confortante gioia di evangelizzare.
A dieci anni dalla sua elezione al soglio pontificio, abbiamo voluto raccogliere in questa pubblicazione i numerosi interventi che il Santo Padre ha rivolto all'associazione in diverse occasioni e udienze, ma anche al Forum internazionale di Azione cattolica e ad associazioni e movimenti di Azione cattolica di altri paesi. Il pontefice, nei suoi diversi interventi, dimostra di conoscere molto bene la natura della missione laicale dell’associazione e la spinge a essere protagonista della vita della Chiesa. Quella di papa Francesco è un'Azione cattolica ridisegnata alla luce dell'Evangelii gaudium, del Convegno di Firenze e del Cammino sinodale della Chiesa, chiamata ad allargare gli orizzonti, a costruire ponti, a farsi prossima, a generare cultura e a dare ragione della speranza cristiana alle donne e agli uomini del nostro tempo. L'impegno che assumono i laici di Ac guarda avanti. E' la decisione di lavorare per la costruzione del Regno.
Prima parola della missione, è un elemento imprescindibile e prioritario nella vita del cristiano, sia esso consacrato o laico. Fin dai tempi dell’arcivescovato di Buenos Aires, per papa Francesco «si conosce Dio frequentando le Parole di Dio», e se non si è in relazione con Colui che invia, è impossibile annunciarlo.
La preghiera è necessaria per entrare nella perfetta relazione d’amore con Dio, che si esprime in un continuo donarci e riceverci per poter trovare così la pienezza del nostro essere.
Papa Francesco trova nell’opera del Sommo Poeta la dinamis per rilanciare il messaggio del suo pontificato: l’invito ad aver fiducia nel Dio della misericordia, in Colui che è puro Amore e «move il sole e l’altre stelle».
«L’itinerario di Dante, particolarmente quello illustrato nella Divina Commedia, è davvero il cammino del desiderio, del bisogno profondo e interiore di cambiare la propria vita per poter raggiungere la felicità e così mostrarne la strada a chi si trova, come lui, in una “selva oscura” e ha smarrito “la diritta via”».
Stessi diritti, stessi doveri, pari dignità per gli uomini, in qualunque parte della terra siano nati: bisogna ripartire da questa verità per provare a ricostruire l’amore fraterno nella sua dimensione universale, nella sua apertura a tutti. All’indifferenza e alla discriminazione, occorre reagire con un nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale che non si limiti alle parole ma sia costruito tutti insieme, a partire dalle periferie; viandanti sulla stessa strada, ciascuno con la ricchezza della propria fede. Fratelli tutti, da una citazione di San Francesco, il santo dell’amore fraterno, è una lettera aperta coraggiosa e schietta, rivolta a tutte le persone di buona volontà. Con una introduzione di Matteo Truffelli.
Con la prefazione di Luigi Ciotti
Papa Francesco affronta in modo puntuale e chiaro il tema della corruzione: definita come un "male" intrinsecamente più grave del peccato, la corruzione può dilagare - e a volte già succede - nelle diverse realtà economiche, politiche, religiose e sociali del nostro tempo.
Porta di uscita dalla corruzione è la speranza: attraverso il pentimento e la richiesta di perdono, conduce a un senso di responsabilità volto a risanare i comportamenti, le relazioni, le scelte e il tessuto sociale, affinché la giustizia prenda il posto dell'iniquità.
Unità: parola tanto attuale e sempre presente nel magistero del Santo Padre.
Non è possibile trasmettere il messaggio di pace annunciato da Cristo senza l'unità dei cristiani, fermento indispensabile per una comunione che apra al dilaogo tra le diverse realtà umane e religiose.
«L'unità si fa camminando, per ricordare che quando camminiamo insieme, cioè ci incontriamo come fratelli, preghiamo insieme, collaboriamo insieme nell'annuncio del Vangelo e nel servizio degli ultimi, siamo già uniti».
Gioia: per papa Francesco è il segno distintivo del cristiano, che trova fondamento nella fedeltà di Dio alle sue promesse.
Accolto e amato dal Padre, l'uomo fa memoria della Salvezza e si apre alla dimensione di una gioia missionaria che annuncia il Vangelo in tutto il mondo.
«Un'anima gioiosa è come una terra buona che fa crescere bene la vita, con buoni frutti».
Lavoro: una realtà essenziale, nelle parole di papa Francesco, per la società, per le famiglie, per i singoli individui. Il lavoro costituisce una componente direttamente collegata alla dignità dell'uomo, perché attraverso esso la persona si realizza con le sue attitudini e capacità intellettive, creative e manuali, in una forma di cooperazione che prolunga l'opera di Dio nella storia. Introduzione di Roberto Rossini.
«Prima dite: pace a questa casa» (Lc 10,5). C'è una gerarchia anche nelle parole. E la parola "pace" è al primo posto. Queste prime righe dell'introduzione di Enzo Romeo mettono subito in chiaro le cose, invitando il lettore ad una lettura non superficiale delle pagine che seguono, in un'apertura di mente e di cuore che sappia accogliere intimamente i molti spunti offerti dalla ricca antologia. Pace: per i cristiani è il frutto dell'amore offerto da Dio. «Vi lascio la pace, vi do la mia pace». Il lascito di Cristo è rilanciato dal suo vicario: papa Francesco coniuga la pace nel tempo presente in modo audace, conglobando giustizia sociale, economia, rispetto dell'ambiente. Solo così si potranno estirpare le "guerre guerreggiate" che si combattono nel mondo.