Attraverso un intenso dialogo con don Corso Guicciardini, emerge l'esperienza singolare ed esemplare di questo prete fiorentino, di famiglia nobile che rinunciò alla ricchezza per "passare dalla cruna di un ago" decidendo di seguire, nell'adesione al Vangelo, don Giulio Facibeni e l'Opera della Divina Provvidenza Madonnina del Grappa. Uomini che per tutta la vita hanno inseguito l'annientamento del proprio io nella carità e nella misericordia. in questo libro è raccolta le testimonianza di una vera e propria storia di santità che ha segnato la Chiesa e la città di Firenze. La figura di don Corso Guicciardini si trova, infatti, alla confluenza di una ricchissima rete di rapporti con persone eccezionali di quasi un secolo di storia fiorentina: don Corso narra episodi inediti di nobili famiglie cittadine; di Giorgio La Pira, decisivo per la sua vocazione; di Pio XII; di Elia Dalla Costa, Raffaele Bensi, Enrico Bartoletti, Lorenzo Milani e dei sacerdoti francesi del Prado e di quelli dell'Opera di don Giulio Facibeni. Un affresco tra due secoli della storia d'Italia che apre orizzonti sul futuro della "nostra umanità vulnerabile".
Questo dizionario, concepito appositamente per il pubblico italiano e per gli stranieri che vivono nel nostro Paese, si propone come strumento pratico per chi desidera accostarsi al lituano, una lingua indoeuropea appartenente al gruppo baltico. L'opera contiene più di 15.000 e 40.000 traduzioni, la lingua lituana contemporanea, esempi, modi di dire, indicazioni d'uso. In più: il profilo della lingua lituana, le regole di pronuncia e accento, l'alfabeto lituano, la grammatica di lituano, le tavole dei verbi, la grammatica italiana per lituani.
Odoardo Focherini (Carpi 1907 - Hersbruck 1944), beatificato il 15 giugno 2013 e in precedenza insignito della medaglia di Giusto fra le nazioni dallo Stato d'Israele e della medaglia d'oro al merito civile dalla Repubblica italiana, morì in un campo di lavoro nazista. Giornalista, amministratore del giornale L'Avvenire d'Italia, impegnato nell'Azione cattolica, padre di sette figli, si prodigò per aiutare gli ebrei perseguitati. Arrestato l'11 marzo 1944, fu condotto nel carcere di San Giovanni in Monte di Bologna, sotto la diretta giurisdizione delle SS, poi al campo di concentramento di Fossoli. Attraverso il campo di smistamento di Gries-Bolzano e il campo di concentramento di Flossenbürg raggiunse quello di Hersbruck, dove morì pochi mesi dopo. Le sue lettere, scritte nelle diverse stazioni della sua via crucis, sono la testimonianza più eloquente e commovente di una fede profonda che non si rassegna di fronte alla sofferenza e alle persecuzioni.