Un sussidio per gli ultimi incontri di catechesi in vista della celebrazione del sacramento della Confermazione, che si sviluppa a partire dalle tematiche del catechismo Cei - la Chiesa, lo Spirito santo e la vocazione - e riprende la parabola del buon grano e della zizzania, icona evangelica scelta per quest'anno dall'Arcivescovo Scola. La metafora utilizzata è quella dell'azienda agricola, una moderna fattoria, che progetteremo e "avvieremo" alla produzione insieme ai nostri ragazzi. Un percorso ricco di spunti e di idee, per una catechesi sempre più adeguata ai tempi, che accompagna i ragazzi con gusto nel cammino della fede e della vita.
Un cammino quaresimale per adolescenti, che parte dall'invito dell'arcivescovo Scola a ricercare nel "campo che è il mondo" i segni della presenza di Dio. Perché a volte è più facile vedere quello che non va, piuttosto che il buono intorno a noi. Un itinerario che sprona i ragazzi a riflettere sulla modalità con cui vivono i diversi ambiti del quotidiano - la scuola, la loro città, gli affetti, lo sport, l'oratorio - attraverso provocazioni cinematografiche, musicali, letterarie e artistiche, e la Parola di Dio. Perché siano sempre in grado di cogliere e valorizzare il "buon grano", così che cresca e abbia la meglio su difetti e cattive abitudini.
Il testo vuole offrire ai giovani un luogo e un tempo per l'incontro con la persona di Gesù nell'Eucaristia. Questa preghiera silenziosa permette di assimilare, con l'intelligenza e con il cuore la Parola, aiuta a meditare ed esprimere l'amore verso il Signore, riflettendo sulle scelte della propria vita. I testi del sussidio riprendono il Vangelo di Giovanni.
La Parola di Dio è nutrimento indispensabile della preghiera, attraverso la quale ogni credente trae la forza necessaria per testimoniare quotidianamente la propria fede nel Signore Gesù. In particolare la progressiva familiarità con la Sacra Scrittura consente al giovane di conoscere più da vicino la persona di Gesù e di comprendere meglio il mistero, conformando il proprio stile di vita a quello del Signore. Quest'anno la Pastorale giovanile diocesana offre un percorso sul libro del Deuteronomio, che presenta le parole di Mosè, pronunciate come testamento prima della morte, proprio sulla soglia della terra promessa. Il Deuteronomio traccia le linee fondamentali di una società nella quale tutti gli ambiti della vita sono inseriti nel rapporto con Dio; un Dio appassionato dell'uomo, un Dio che Israele conosce nel suo agire, nel suo intervenire con forza nella storia.
Nella tradizione della pastorale giovanile diocesana, "La sera di Emmaus" nasce come la proposta di un tempo e di un luogo in cui sostare in preghiera davanti alla persona di Gesù presente nell'Eucaristia. Questo sussidio distribuisce la preghiera di ogni incontro in sette momenti che, nel suggerire i contenuti, propongono una "scuola di preghiera" per stare alla presenza dell'Eucaristia nell'ascolto della Parola, per meditare e contemplare l'amore del Signore e per illuminare il discernimento sulle scelte importanti della vita dei giovani. Il brano biblico di riferimento è tratto dalla conclusione del Vangelo di Luca: "Di questo voi siete testimoni" (cfr. Lc 24, 36-49). I testi scelti vogliono essere una proposta di riflessione sul tema della missione: è tempo di inviti, ("Vieni e vedi" Gv 1, 46), di gioia, di annuncio, perché altri possano gustare la bellezza di seguire Gesù. Quest'anno pastorale, infatti, la Chiesa ambrosiana è invitata ad annunciare "Gesù Cristo, come Evangelo dell'umano" in "tutti gli ambienti dell'esistenza quotidiana degli uomini e delle donne".
L'adolescenza è un momento delicato per la crescita di un ragazzo e di una ragazza, ricco di cambiamenti, di dubbi, di scoperte, di domande, di ricerca e di costruzione più profonda del sé e della propria personalità, in relazione con gli altri e con l'Altro. Nel secondo volume dell'Itinerario educativo il verbo di riferimento è avere. Con esso si vuole porre l'accento sulle dimensioni della cura, dell'equilibrio tra voglia e desiderio, movimento e stasi che caratterizza l'adolescenza. Attraverso le cinque declinazioni si intende inoltre esprimere una attenzione al tema delle appartenenze e del rapporto con le cose in quanto fondativi rispetto all'identità, insieme ai grandi interrogativi che animano gli adolescenti e alla tensione verso un futuro che, per realizzarsi, chiede di abitare il tempo in pienezza, secondo il progetto di Dio su ciascuno. L'auspicio è quello di riuscire a far scoprire agli adolescenti il fascino della fede, accompagnarli e guidarli in un cammino che li porti a conoscere la persona di Gesù, così da far esclamare anche a loro "È bello per noi essere qui con te!"
Un itinerario quaresimale per adolescenti che, attraverso l'esperienza dei discepoli di Emmaus raccontata dall'evangelista Luca, ripercorre le tappe fondamentali del cammino di fede di ogni uomo: il dubbio, la ricerca, l'incontro, infine la decisione e la testimonianza che sfocia nella gioia dell'annuncio e nel servizio agli altri. Uno strumento declinabile in più direzioni, facilmente adattabile a seconda del contesto e delle caratteristiche del gruppo: per un accompagnamento alla fede che va da oltre il solo incontro di catechesi.
Un sussidio dedicato ai 14enni, che affronta in modo simpatico e coinvolgente gli articoli del Simbolo degli apostoli, per penetrare in profondità il contenuto della fede cristiana.
Il materiale proposto, volutamente abbondante, è a disposizione degli educatori che saparanno selezionarlo e utilizzarlo adattandolo alle esigenze dei ragazzi e al loro contesto.
Il percorso si snoda in otto tappe e offre, per ciascuna, un'attività, un gioco, un riferimento alla Parola di Dio, un breve commento, un simpatico racconto a episodi e l'indicazione di una preghiera e di un impegno per la settimana. Perché ogni ragazzo possa arrivare ad affermare con convinzione: "CI CREDO!"
La sera di Emmaus si ripropone di far rivivere ai giovani l'esperienza dei discepoli di Emmaus che riconobbero Gesù "allo spezzare del pane" dopo che il Signore aveva spiegato loro le Scritture. La presenza di Gesù nell'Eucaristia invita i giovani a vivere, singolarmente o in gruppo e in un particolare rapporto affettivo con il Signore, dei momenti di adorazione, elemento essenziale per favorire il loro discernimento personale e per rendere più solida la loro fede. Anche quest'anno la Pastorale giovanile diocesana propone ai giovani un testo per vivere al meglio l'Adorazione eucaristica, che costituisce un'occasione privilegiata per imparare a rimanere nell'amore di Gesù. Nell'"Anno della fede", e in sintonia con le indicazioni pastorali diocesane, vengono presentati grandi testimoni biblici della fede che intendono aiutare i giovani a vivere con consapevolezza sempre nuova la bellezza e l'attualità del loro "Credo" e ad essere a loro volta "testimoni credibili e gioiosi del Signore risorto, capaci di indicare alle tante persone in ricerca la porta della fede" (cfr. Lettera apostolica Porta fidei).
I doni che lo Spirito santo ci elargisce sono davvero "spettacolari". Per questo la proposta per il cammino dei 100giorni cresimandi si concentra sull'immagine del circo: un luogo di spettacolo festoso, un ambiente paragonabile a una grande famiglia, un'esperienza di lavoro intenso. Sono le stesse tematiche che ci stanno accompagnando verso il prossimo Incontro Mondiale delle Famiglie, un appuntamento che deve vedere coinvolti in prima persona anche i ragazzi cresimati e cresimandi. In questo ricco sussidio i loro educatori e catechisti possono trovare tutto l'occorrente per impostare gli incontri che precedono la celebrazione della Cresima. Il percorso è suddiviso in tre tappe: una per la Quaresima, una per la Settimana santa e una per il tempo di Pasqua; ciascuna di esse contiene testi e spunti per l'animazione, per la catechesi, per il racconto, per la riflessione sulla Parola di Dio, per le celebrazioni, in collegamento con gli altri materiali proposti per il cammino dei 100giorni cresimandi di quest'anno.
Anche per i 14enni lo sfondo della proposta è il tema del VII Incontro Mondiale delle Famiglie di Milano 2012: "La famiglia: il lavoro e la festa", tradotto nell'anno oratoriano "Creando e Ricreando". I cinque sensi potranno aiutare i 14enni a orientarsi nelle dinamiche della vita quotidiana e a "sentire" la profondità che le situazioni della vita a volte nascondono, ma che possono essere svelate se ci si lascia illuminare dalla fede e dall'adesione al Vangelo. La vita, dunque, alla luce di una "parola sensata" che è quella di Gesù, può diventare qualcosa di "sensazionale!" e il lavoro, gli impegni di tutti i giorni, i rapporti con gli altri (a partire da quelli in famiglia) possono assumere un nuovo significato se ci si apre anche alla celebrazione, alla lode e alla festa che sono espressioni di chi crede e, pur riconoscendo i suoi limiti (grazie ai sensi che servono per dare un "senso" alla realtà), sceglie di affidarsi con il cuore a Qualcuno che può davvero riempire l'esistenza!
Rileggere, in preparazione all'incontro con il papa Benedetto, il "racconto delle origini" ci permette di toccare alcuni temi centrali della vita di ogni uomo e di ogni donna e quindi importanti anche per la vita dei ragazzi che ci sono affidati; la rivelazione cristiana ci assicura infatti che c'è un disegno dietro alla nostra esistenza. Poiché "in principio" c'è Dio, la nostra vita non è consegnata a un destino cieco, ma può essere vissuta in ogni aspetto, nel tempo del lavoro e in quella della festa e del riposo, in totale affidamento al Padre.