Apocalisse: non minaccia della fine del mondo, ma incoraggiamento a vivere in questo.
Cadice, 1811. Mentre la Spagna combatte per l'indipendenza contro le truppe di Napoleone, le Americhe si battono per la loro, contro la Spagna. Ma nella città più aperta d'Europa, eterno crocevia di uomini e merci, si svolge una battaglia di ben altra natura. Da settimane compaiono corpi di giovani donne dilaniati a colpi di frusta. E c'è una strana combinazione: i luoghi di ritrovamento coincidono con i punti d'impatto dell'artiglieria francese. Chi è il colpevole? Perché tanta ferocia? Come spiegare il nesso con le bombe? Con il tempo, Cadice si trasforma in un'immensa scacchiera sulla quale ha luogo una partita tesa, sinistra, dove la mano di un giocatore occulto muove i pezzi segnando in maniera indelebile i destini dei protagonisti: un poliziotto corrotto, una prestigiosa armatrice, un capitano corsaro, un imbalsamatore misantropo e un eccentrico artigliere, per il quale la guerra serve soltanto a migliorare la gittata dei suoi obici.
L'argomento si colloca all'interno di una delle questioni che, in ambito teologico, più ha attirato l'attenzione degli studiosi fin dal primo cristianesimo: il rapporto tra l'Antico e il Nuovo Testamento.
Riguardo al libro dell'Apocalisse tale rapporto si presenta come uno degli aspetti più complessi dell'opera, ma allo stesso tempo come quello che più lo caratterizza, visto l'uso che l'Autore ha fatto delle Scritture d'Israele.
Un uso talmente originale e creativo da poter definire l'Apocalisse non solo una “rilettura cristiana di tutto l'AT", ma anche una "riscrittura" di essa alla luce della novità del messaggio evangelico.
Este Manual de Derecho administrativo canónico tiene por objeto el estudio sistematizado de las normas que regulan el estatuto personal de los clérigos o ministros sagrados, y de quienes se preparan para serlo. Se trata de aquellos fieles que han recibido, o se disponen para recibir, la sagrada ordenación y están destinados sacramentalmente al ejercicio de las funciones sagradas de enseñar, santificar y guiar al Pueblo cristiano en nombre y –en ciertos actos– también en la persona de Cristo. La condición clerical tiene su origen, por tanto, en el Orden sagrado; y se estructura de acuerdo con los tres grados de este sacramento: diaconado, presbiterado y episcopado. La exposición de la materia sigue las pautas sistemáticas del Código de 1983. Por eso, tras una Parte I de índole doctrinal e histórica, la Parte II trata de la Formación para el sacerdocio en los planos institucional y propiamente formativo. La Parte III analiza las figuras de la Incardinación y la Agregación de los clérigos en diversas estructuras pastorales. Finalmente, la Parte IV sistematiza las normas que regulan el estatuto personal –obligaciones y derechos– de los sacerdotes, con un capítulo especial dedicado al diaconado permanente y un último capítulo que considera la delicada cuestión de la Pérdida del estado clerical y de la posible dispensa del celibato sacerdotal.
Questa volta non c'è la terra a dare conforto con i suoi frutti, a parte brevi momenti in cui trovare ristoro fra le taverne di qualche approdo mediterraneo. Non ci sono donne da amare, per cui soffrire o duellare, ma soltanto bordelli dove riscaldare l'animo con il vino e con gli immancabili piaceri di una effimera compagnia. Non ci sono gli intrighi di corte, le congiure di palazzo, o le manovre dell'Inquisizione. C'è un periodo di stanza in una Napoli barocca e spagnola, alcune scaramucce con la gente del posto, i versi di don Francisco de Quevedo - per non perdere l'esercizio della lettura - una pericolosa lettera d'amore che riapre ferite lontane, e uno scontro a muso duro con un Alatriste più che mai pensieroso e solitario. Il resto è sole, vento, onde, isole e pirati, insenature e porti naturali, abbordaggi e duelli, in mezzo alla tempesta o alla bonaccia, con la salsedine appiccicata alla pelle e la prua a Levante. Imbarcato sulla Mulata, l'agile galea a ventiquattro banchi della flotta di Filippo IV, il giovane Iñigo si immerge nella dura vita militare e affronta le esperienze che lo porteranno a diventare uomo. Sotto la vigile presenza dell'amato capitano, di un compagno fedele e di un moro convertito, solcheranno i mari del Mediterraneo, a caccia dei corsari e degli inglesi, tra bordate e arrembaggi. Fino all'ultima battaglia, davanti a Iskenderun, dove, contro cinque galee turche, sarà il valore, o forse il caso, a decidere della vita e della morte.
Tercer volúmen de la colección Camino de Damasco. Junto con el gran Francisco de Asís (1181-1226), están otros santos y beatos convertidos, como Tomás Becket, Margarita de Cortona, Pedro Armengol, Pedro Marginet y Antonio Neyrot.
La nuova avventura del capitano Alatriste nello sfavillante mondo del teatro del Secolo d'Oro. Le opere di Lope de Vega e Caldéron de la Barca riempiono i corral di Madrid, mentre la città è animata da una fervida vita mondana, fra duelli di spada e di versi poetici, intrighi di corte, schermaglie amorose, invidie e sgambetti per i favori della Corona. Alla malia del teatro non sfugge neppure il malinconico capitano dai folti mustacchi e dallo sguardo di ghiaccio, che si è invaghito di María de Castro, la più famosa attrice dell'epoca, godendo del privilegio di essere ricambiato. Ma sulla bella María ha messo gli occhi Filippo IV in persona e, come tutti sanno, nessuno può "andare a caccia nella riserva del re". Ferito nell'orgoglio, Alatriste non può soffocare le proprie emozioni e si ribella al capriccio reale, contro i consigli del poeta Francisco de Quevedo e le minacce del potente conte di Guadalmedina. E mentre anche il suo giovane scudiero Iñigo Balboa impara a proprie spese che la passione per una donna nasconde più insidie di qualsiasi fendente, il capitano Alatriste si scoprirà pedina di oscuro complotto. Ancora una volta Pérez-Reverte schiude le porte dell'avventura e dell'immaginazione sullo sfondo di un potente ritratto d'epoca, offrendoci allo stesso tempo un'articolata mappa poetica delle passioni umane.
«Aun cuando la tarea parece difícil, los recursos resultan insuficientes y los grandes obstáculos demasiado grandes, les hará bien recordar que el suyo es un trabajo santo (). El Espíritu Santo está presente allí donde se proclama el nombre de Cristo. Él está en medio de nosotros cada vez que en la oración elevamos el corazón y la mente a Dios. Él les dará la luz y la fuerza que necesitan ». Papa Francisco
Un punto clave para comprender el verdadero alcance de la sacramentalidad del Matrimonio entre dos personas bautizadas, consiste en precisar con claridad su peculiaridad con relación a los demás sacramentos. Esa peculiaridad reside en «ser el sacramento de una realidad que existe ya en la economía de la creación; ser el mismo pacto conyugal instituido por el Creador al principio» (FC, 68). La identidad se da entre el matrimonio del principio y el matrimonio sacramento, existiendo entre ellos la misma relación que entre Creación y Redención. Ello explica que un matrimonio verdadero sea a la vez sacramento de la Creación y sacramento de la Redención, cuando los contrayentes o cónyuges están bautizados, es decir, insertos en la Alianza esponsal de Cristo con la Iglesia.
Los «Episodios Nacionales», escritos con espaciados intervalos a lo largo de casi cuarenta años, los fue distribuyendo Galdós en cinco series. Las cuatro primeras tuvieron cada una diez volúmenes; la quinta, los seis que aquí publicamos: «España sin rey», «España trágica», «Amadeo I», «La Primera República», «De Cartago a Sagunto» y «Cánovas». En el primer episodio de esta quinta serie, Galdós declara que es intención del narrador escribir sobre unas cuantas historias particulares acaecidas en 1869, para evitar que las historias particulares terminen perdiéndose "en el sumidero del olvido". Con los «Episodios», Galdós inventó un género mixto en el que la historia externa estuviera engarzada con la interna y viceversa, enhebrando ambas historias reproduciendo datos de la realidad histórica e inventando, al mismo tiempo, numerosos personajes que aunque no fueran reales estuvieran tomados del tronco común "de las generaciones olvidadas".