La carità della Chiesa ci impegna a sviluppare - sul piano dottrinale e pastorale - la nostra capacità di leggere e interpretare, per il nostro tempo, la verità e la bellezza del disegno creatore di Dio. L'irradiazione di questo progetto divino, nella complessità della condizione odierna, chiede una speciale intelligenza d'amore» (Francesco, "Discorso al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II", 27-X-2016). Le parole di Papa Francesco invitano a scorgere il significato del disegno divino quale via per l'evangelizzazione. L'amore vero rende insostenibile un concetto di legge esteriore all'uomo e una considerazione del caso morale al di fuori della comunicazione oggettiva dei beni morali. Il chiarimento del valore conoscitivo dell'amore vero e la sua capacità integrativa di tutti i dinamismi umani è un apporto prezioso per istruire una morale evangelica, capace di rispondere alle grandi sfide attuali.
Nel Giubileo della Misericordia, nel quale il Santo Padre chiama tutta la Chiesa ad approfondire e testimoniare il mistero divino della misericordia, «La Chiesa ha la missione di annunciare la misericordia di Dio, cuore pulsante del Vangelo, che per mezzo suo deve raggiungere il cuore e la mente di ogni persona» (Misericordiae vultus, 12). Il libro raccoglie le riflessioni sulla dimensione operativa della misericordia del Padre rivelata in Cristo che si inserisce nell'azione umana e trasforma l'uomo e le sue relazioni. Così è anche manifestazione della presenza salvifica di Dio nel mondo e testimonianza credibile dei cristiani.
"Il bene della persona e della società umana e cristiana è strettamente connesso con una felice situazione della comunità coniugale e familiare" (GS 47). Il Concilio Vaticano II parla di famiglia in riferimento alla società e alla Chiesa, considerandola il primo ambito di dialogo Chiesa- mondo. Col passar del tempo si è confermato il carattere profetico di questa visione: testimone privilegiato della presenza della Chiesa nel mondo, la famiglia è sempre più al centro del dialogo sociale. A cinquant'anni dalla Gaudium et spes e nella prospettiva aperta dai due ultimi Sinodi, è urgente una riflessione teologica che, nella memoria dell'importante documento, colga le nuove inedite sfide aperte alla missione: l'annuncio del vangelo della famiglia in un contesto secolarizzato e plurale, la difficile trasmissione della fede alle nuove generazioni, l'emergenza antropologica e la rilevanza della famiglia quale soggetto per il bene comune della società.