Spesso si dice: "Vorrei dire una preghiera, ma non ho tempo". È vero, in un mondo sovraccarico di attività come il nostro, la difficoltà è reale e non può essere sottovalutata. Va notato, tuttavia, che questo non è sempre il vero problema. Piuttosto è importante sapere cosa conta davvero nella nostra vita. Troviamo sempre (o meglio prendiamo!) il tempo per fare ciò che consideriamo vitale. Prima di dire che non abbiamo tempo per pregare, cominciamo a interrogarci sulla nostra gerarchia di valori, su ciò che è veramente importante per noi. La preghiera mi darà la grazia di vivere ogni momento della mia vita in modo molto più fruttuoso. Jacques Philippe, sacerdote della Comunità delle Beatitudini e autore di numerose opere di spiritualità come Imparare a pregare per imparare ad amare, Ritrovare la gioia di pregare e Accogliere la pace.
La fede è estremamente feconda e bella poiché ci mette direttamente in contatto con Dio ed è la vera forza che ci permette di appoggiarci a Lui. Come custodirla e alimentarla? Jacques Philippe, sacerdote della Comunità delle Beatitudini e autore di numerose opere di spiritualità come "Imparare a pregare per imparare ad amare", "Ritrovare la gioia di pregare" e "Accogliere la pace ci guida attraverso 9 meditazioni" aiuta a coltivare la fede, dono di Dio a ognuno di noi, forza potente per affrontare i dolori e condividere le gioie della nostra vita. Un libro per chi ha poco tempo, da leggere a casa o in vacanza, in metropolitana o sul treno... anche solo dieci minuti al giorno.
La pace del cuore è una condizione necessaria per la crescita della nostra vita spirituale. Come trovarla e custodirla? Jacques Philippe, sacerdote della Comunità delle Beatitudini e autore di numerose opere di spiritualità ci guida attraverso 9 meditazioni ad accogliere la pace interiore in tutti gli aspetti della nostra vita.
Le beatitudini riportate dal Vangelo di Matteo non sono facili da comprendere, perché sono paradossali e addirittura scioccanti. Eppure formano un testo straordinario, che contiene tutta la novità evangelica, la sua saggezza e la sua forza. Le parole pronunciate da Gesù vanno naturalmente lette nel loro contesto, immaginando le folle che vengono da ogni parte per ascoltarlo. È alla vista di quelle persone che egli sale sul monte, si siede e comincia a insegnare proclamando le beatitudini. Quelle folle hanno sete di guarigione, di luce e di felicità. E Gesù risponde a quelle richieste, ma in modo diverso da come ci si potrebbe aspettare. Ciò che egli propone non è una felicità umana secondo l'immagine abituale, ma un'autentica «sorpresa di Dio», che si avvera nel luogo e nel modo più inattesi.
«Se tu conoscessi il dono di Dio...» è qunato Gesù dice alla donna samaritana secondo il Vangelo di Giovanni (4,10).«Imparare a ricevere» è semplice da capire, ma difficile da vivere. Come lasciarsi amare da Dio? Come lasciarsi condurre dallo Spirito Santo anche nelle paure e nelle situazioni di fragilità? Come adottare un atteggiamento interiore di accoglienza nei diversi momenti della vita cristiana, fatta di preghiera e sacramenti, decisioni da prendere e bisogno di libertà, esperienze di debolezza e di povertà? Essere cristiani consiste non in una lista di cose da fare, ma nell'accogliere, per mezzo della fede, la misericordia infinita di Dio. Troppo spesso abbiamo sete mentre siamo proprio accanto alla fonte e, appesantiti dalle insoddisfazioni, dalle fatiche o dalle delusioni, ci dimentichiamo di avere a portata di mano tesori incalcolabili che possono fare la nostra gioia. Jacques Philippe, noto per la sua semplicità e la sua profondità, in questo libro, ci invita a scoprirli.
«Consideriamo la superficie di un lago sulla quale brilli il sole: se questa sarà calma e tranquilla il sole vi si potrà riflettere quasi perfettamente e tanto più perfettamente quanto più il lago sarà calmo. In caso contrario, l'immagine del sole non vi si potrebbe riflettere. Accade un po' la stessa cosa alla nostra anima, nei confronti di Dio».
La vita umana è un’avventura meravigliosa. Nonostante le difficoltà e le sofferenze che inevitabilmente vi s’incontrano, essa offre costantemente la possibilità di crescere in maturità, in amore, in libertà. Per farne l’esperienza, anziché cercare di controllare tutto nella nostra esistenza, dobbiamo renderci disponibili alle chiamate che Dio ci rivolge nel corso della vita e lasciarci condurre da esse. Attraverso gli incontri,gli eventi felici o difficili,i desideri che nascono nel nostro cuore e l’eco suscitata in noi dalla sacra Scrittura, il nostro Padre celeste non cessa mai,in maniera discreta,misteriosa ma reale,di invitarci a uscire dalle nostre chiusure, a scegliere la vita, a dispiegare tutte le nostre capacità di credere,di sperare e di amare per diventare pienamente uomini o donne.
AUTORE Jacques Philippe,è membro della Comunità delle Beatitudini dal 1976,all’interno della quale ha varie responsabilità. Sacerdote dal 1985,è autore di numerose opere di spiritualità,e predica ritiri in Francia e all’estero.Di lui le Edizioni San Paolo hanno già pubblicato:La libertà interiore, La forza della fede della speranza e dell'amore(2007).
«Non gli dico nulla, lo amo». Teresa di Lisieux riassumeva così la sua preghiera in queste poche parole. Non c’è quindi da meravigliarsi che questo libro dedicato alla preghiera parli altrettanto della relazione amorosa. L’amore… la preghiera. Una medesima realtà, un medesimo linguaggio.
«Io sono persuaso che si sappia spontaneamente pregare – scrive l’autore – come si sa spontaneamente amare». Arrivare alla preghiera contemplativa è un’esperienza alla portata di tutti.
Il procedimento proposto guida il lettore affinché trovi in sé il cuore profondo, quel luogo da cui scaturisce la preghiera così come l’esperienza amorosa, affinché egli impari a entrarvi e a farvi silenzio.
Padre Jacques è nato a Boucherville nel 1952. A 23 anni, dopo studi di teologia all’Università di Montréal, è entrato nell’abbazia cistercense Notre-Dame-de-Nazareth a Rouge-mont, dove è attualmente incaricato del frutteto e della sidreria. All’occorrenza, anima ritiri spirituali o riunioni nella foresteria del monastero.