The pontifical Council for Justice and Peace is happy to publish the "Proceedings" of a two-day Seminar on the theme "The Global Common Good: towards a more Inclusive Economy", held on July 11th and 12th 2014, at the Pontifical Academy of Sciences, Casina Pio IV, in Vatican City.
This invitational Seminar brought together leaders and experts from a number of areas. Economists, bankers, and heads of international and intergovernmental organizations joined representatives of the Church and non-governmental organizations.
Il volume contiene gli atti delle tre giornate di studio e approfondimento promosse dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, svolte a Roma dal 2 al 4 ottobre 2013, sull'Enciclica giovannea Pacem in terris. La Lettera Enciclica fu pubblicata l'11 aprile 1963 - come ricorda il cardinale Peter K. A. Turkson nella Premessa - "in piena Guerra fredda, a pochi mesi di distanza dalla crisi dei missili a Cuba che vide protagonista l'allora papa Giovanni XXIII [...] In quel clima di "scampato pericolo", la Pacem in terris ampiò e approfondì lo scenario teorico, non affrontando in modo diretto la Guerra fredda o il ruolo delle istituzioni coinvolte, ma concentrando la propria attenzione sull'idea di essere umano, proponendo, così, una prospettiva antropologica alla quale legare le prospettive della Pace. Si tratta di una visione in cui la persona umana è chiamata alla coesistenza sviluppando una rete di relazioni che vanno da quelle interpersonali a quelle fra gli Stati". Le tre giornate celebrative del 2013 hanno richiamato un cospicuo numero di studiosi ed esperti di tutto il mondo i quali hanno provato a costituire uno strumento per comprendere non solo la nostra storia ma anche il nostro presente con la speranza di poter abituare al sentimento di pace e a metterla in pratica.
Il 2014 è stato, per la Dottrina Sociale della Chiesa, un anno ricco di anniversari. Il decimo del Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, il quinto dell'enciclica sociale del Papa emerito Benedetto XVI, Caritas in vertiate, e il primo dell'Esortazione apostolica Evangelii gaudium di Papa Francesco che, con il capitolo quarto, è venuta ad arricchire il magistero sociale pontificio.
Il pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace ha pensato a questa coincidenza nello scegliere il tema dell'Assemblea plenaria del 2014 (1-3 ottobre). In questa breve pubblicazione, il lettore troverà i testi presentati in quell'occasione.
L'augurio del Pontificio Consiglio è che essi possano contribuire ad un aggiornamento sugli sviluppi del Magistero sociale di questi ultimi anni.
Il volume prende in esame il problema della fame nel mondo mettendo in relazione due realtà, la terra e il cibo: la prima rinvia all'organizzazione della produzione e all'uso delle risorse, la seconda alla distribuzione e agli stili di vita. In particolare, il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, aderendo all'esortazione di Papa Francesco di "trovare i modi perché tutti possano beneficiare dei frutti della terra", con le riflessioni contenute qui proposte, offre il proprio contributo agli attuali dibattiti sulla fame nel mondo e, secondo la sua specifica competenza, propone alcune soluzioni sperando che siano soddisfatte quanto prima tutte quelle condizioni necessarie affinché ciascun popolo possa godere del suo egual diritto a beneficiare della gioia di un pasto comune e possa adempiere il suo egual dovere di contribuire a prepararlo.
Atti del primo incontro di sacerdoti in missione presso i parlamenti tenutosi nei giorni del 14 e 15 novembre 2013. Il volume raccoglie gli interventi che si sono succeduti durante le due giornate di dibattito e di scambio di idee. I partecipanti sono stati cinquanta-provenienti da ventitré Paesi dei cinque continenti in rappresentanza delle Conferenze Regionali e Episcopali. Otto le relazioni principali, di alto profilo scientifico, tra le quali quella di S.E. Luis F. Ladaria, segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede. Molto significativa è stata poi la scelta di dedicare una intera sezione dell'Incontro alla presentazione delle esperienze dei cappellani parlamentari, a cui hanno fatto seguito la testimonianza di un cattolico impegnato in politica e un dibattito in cui sono emerse molteplici sfide e proposte per una rinnovata azione di accompagnamento pastorale dei politici. L'augurio del cardinale Turkson, presidente del pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, espresso nella Premessa al volume, è che le riflessioni e le esperienze condivise in questo Incontro siano di utilità non solo ai sacerdoti in servizio presso i Parlamenti, ma anche ad un più vasto pubblico di cristiani che partecipano alla vita pubblica come cittadini o che sono chiamati a svolgere il compito di animare la vita pubblica e l'ordine temporale secondo la loro coscienza cristiana...
Negli ultimi anni si è sempre più intensificata l'attenzione a diverse questioni legate al deterioramento del mondo in cui viviamo, quali la crisi economica, la tendenza all'esaurimento delle risorse naturali, l'insicurezza alimentare. Tali fenomeni richiedono un'adeguata presa di coscienza da parte di tutti e di conseguenza una decisa mobilitazione delle società civili e delle istituzioni pubbliche a livello nazionale ed internazionale. Con questo volume il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace intende fornire un sussidio per richiamare l'attenzione di tutti su queste delicate tematiche, focalizzandosi in particolare sulle molteplici interazioni dell'energia con le questioni menzionate ed evidenziando come le problematiche legate all'energia possano costituire una seria minaccia per la stabilità economica, per la giustizia e la pace nel mondo. Il volume propone dunque una riflessione generale su questi temi, partendo da una visione biblico-teologica, con l'ausilio dei criteri e degli insegnamenti offerti dalla Dottrina Sociale della Chiesa.
L'enciclica 'Pacem in tersi', con il uso volto e i caratteri ecumenici è capace di essere universalmente intesa da tutti. I suoi elementi sono tali da captare il consenso di tutti gli esseri intelligenti e liberi, anche di quelli che non condividono la fede e la visione soprannaturale della vita propria della Chiesa cattolica". "
La Comunità internazionale si è accinta a riconoscere un diritto all'acqua solo verso la fine del ventesimo secolo. Tale iniziativa è il segno tangibile del malessere provocato dal protrarsi di una situazione inaccettabile per il crescente ed ingiusto divario creatosi fra alcuni Paesi, che avevano beneficiato di un periodo di forte sviluppo, e quelli che erano rimasti arretrati nel cammino di crescita… L'invito è quello di proseguire nello sforzo prioritario per fornire acqua potabile a tutti, il tutti realizzato nel modo più sostenibile per le società, l'ambiente e le economie.
Un documento del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace sul tema di grande attualità della regolamentazione dei sistemi monetari e finanziari internazionali. Questo documento sollecita la prospettiva di un'autorità pubblica mondiale, al servizio del bene comune, che sovrintenda al sistema finanziario e monetario internazionale.
Riedizione della famosa lettera enciclica del sommo pontefice Beato papa Giovanni XXIII nel 50mo anniversario della sua pubblicazione. La famosa enciclica sociale promulgata il 15 maggio 1961 da papa Giovanni XXIII fu un evento particolarmente rilevante, tuttora attuale nella continuità della dottrina sociale della Chiesa.