Cos'è la sapienza? Da dove viene? Perché è importante? Il testo che l'autrice propone si presenta come un viaggio alla scoperta della sapienza come Presenza. La sapienza viene dall'alto, dal basso, dall'est o dall'ovest; dall'oriente e dall'occidente, per questo va cercata ovunque. Nelle Scritture ebraico - cristiane il sapiente è colui che fa diventare vita ciò che legge, conosce e comprende. Si entra in contatto con la sapienza attraverso il gusto e «lo stesso Mistero va avvicinato come se fosse cibo, cioè qualcosa che serve per vivere». Ecco perché è necessario mangiare il rotolo della Parola, facendola diventare sangue, acqua, linfa vitale.
Questo testo è scritto per chi non conosce a fondo la "vita religiosa" e per chi, pur conoscendola, la vuole rileggere ancora. Dunque per le religiose e i religiosi, certamente, ma anche per idealisti e idealiste degli anni Sessanta/Settanta e per quelli postmoderni. Il testo comincia con una contestualizzazione della riflessione: rileggere la vita religiosa oggi alla luce della sapienza umana ed evangelica, in un momento storico che chiamiamo di "crisi". Si rifà quindi alle origini dell'epoca cristiana per ritrovare ispirazione: dove è nata la vita religiosa, scoprendo così la scelta alternativa a un cristianesimo strutturato, la creatività di questa scelta e la laicità dell'origine nella religiosità della vita. Analizza poi le metamorfosi della vita religiosa insieme a quelle della società, fa una rilettura dei voti e dei lineamenti principali della vita religiosa: la solitudine comunitaria, l'appartenenza all'altro, ecc. Trasformazione o metamorfosi della spiritualità? Ciò che chiamiamo vita religiosa e la sua storia, letta in modo sapienziale, oggi potrebbe diventare uno stile alternativo per tutti.