Da tempo ormai i canali pubblicitari non si limitano a "far comprare", ma cercano di "far essere": essere generosi, essere attenti all'ambiente, essere sensibili ai diritti umani, rifiutare la xenofobia e la violenza, la comunicazione delle buone cause e la sollecitazione alla solidarietà entrano nei messaggi televisivi o radiofonici, nei manifesti affissi sui muri, negli eventi più diversi organizzati da enti pubblici e privati e spesso sostenuti da testimonials famosi. L'esperienza pioniera di Pubblicità Progresso ha aperto una strada sempre più ampia, a dimostrazione che le tecniche della persuasione possono essere usate anche a scopi nobili e disinteressati. Nel cd-rom si parla di tutto questo, e si presentano teoria e prassi delle campagne pubblicitarie che non hanno fini di lucro. Chi lavora nel sociale, chi fa comunicazione professionale, o semplicemente chi è curioso dei linguaggi pubblicitari, può trovarvi numerosi esempi, sui temi più vari, su ogni tipo di supporto e di canale, tratti dall'esperienza recente del nostro paese e di molti altri paesi del mondo.
Con quale bagaglio culturale i ragazzi italiani escono dalle scuole superiori? Allarmata per il rapporto sempre più conflittuale degli studenti con la lingua italiana; per le loro crescenti lacune nella storia recente del paese e nella stessa basilare educazione civica; per la loro evidenti difficoltà nel ragionamento logico e nella concentrazione, una professoressa universitaria ha deciso di sottoporre i frequentanti il suo corso a un semplice test: la lettura delle prime pagine dei giornali quotidiani. I risultati sono stati deprimenti: solo 18 su 122 studenti riescono a comprendere tutti i titoli della prima pagina; nella metà e più dei casi la percentuale degli errori e delle mancate risposte oscilla tra il 25 e il 50%; degli altri, il 20% non decodifica più della metà dei titoli, il 7% non ne decifra quasi nessuno.