Fra il IV e il VI secolo la società antica subisce grandi cambiamenti, legati all'affermazione del cristianesimo, alla divisione definitiva dell'impero in due parti, con l'emergere della nuova città di Costantinopoli nella metà orientale, e infine alla caduta dell'impero romano d'Occidente, travolto dalle invasioni barbariche. Com'era la vita quotidiana in quella turbolenta epoca di transizione? Il libro ce la restituisce in tutta la sua ricchezza e in rapporto ai diversi strati sociali.
L'arrivo dei Visigoti nel 376 segnò l'inizio dell'agonia dell'impero romano. Altre orde di barbari dilagarono poi in Gallia e altrove: nell'impossibilità di respingerli, Roma fu costretta a cedere sempre più terreno. Nonostante l'energia dispiegata dagli ultimi grandi generali di Roma, come Stilicone, Costanzo ed Ezio, alla metà del V secolo il territorio sotto il dominio imperiale era ridotto a poca cosa, con la perdita di gran parte delle province. Nel 476 il barbaro Odoacre depose l'ultimo sovrano, Romolo Augustolo, mettendo così fine alla successione imperiale in Occidente.