Le sette lettere del Nuovo Testamento che non sono attribuite a san Paolo furono ben presto raccolte tutte assieme, nonostante la loro origine diversa: una di san Giacomo, una di san Giuda, due di san Pietro, tre di san Giovanni. Il titolo molto antico di «cattoliche» deriva senza dubbio dal fatto che la maggior parte di esse non è indirizzata a comunità o persone particolari, ma riguarda piuttosto i cristiani in generale.Questa edizione delle Lettere cattoliche comprende anche la Lettera agli Ebrei. La sua canonicità raramente è stata discussa, ma la Chiesa d'Occidente ha rifiutato sino alla fine del IV secolo di attribuirla a san Paolo; e se quella d'Oriente ha accettato tale attribuzione, ciò non è avvenuto senza avanzare riserve (Clemente Alessandrino, Origene) circa la sua forma letteraria.Delle Lettere cattoliche il volume propone:- il testo della Bibbia CEI 2008 con introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme;- il testo greco è tratto dall'edizione interconfessionale «The Greek New Testament» (GNT), basato prevalentemente sul codice manoscritto B (Vaticano), risalente al IV secolo;- la versione interlineare in lingua italiana: eseguita a calco, cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo greco, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica.In aggiunta alla ricchezza della Bibbia di Gerusalemme e al testo in lingua originale, grazie alla versione interlineare lo strumento consente anche a chi non conosce o conosce solo parzialmente la lingua antica di coglierne le specificità e il ritmo, per una fruizione più piena di un contenuto che non è solo testo sacro ma anche opera letteraria.
Già a partire dalla fine del II secolo la tradizione cristiana attribuisce il terzo Vangelo a Luca, colto medico proveniente dal mondo pagano e nativo della città di Antiochia, in Siria. La composizione del testo, avvenuta probabilmente in Grecia, è tardiva. Quando l'evangelista scrive, già «molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti» e la descrizione lucana della distruzione di Gerusalemme, coincidente con quella proposta dagli storici del tempo, fa pensare che il terzo Vangelo sia stato scritto dopo la caduta della città, quindi tra il 70 e l'80 d.C. I destinatari sono cristiani di mentalità greca ai quali Luca spiega le consuetudini giudaiche, omettendo sistematicamente parole dure nei confronti dei pagani e ponendo in evidenza la portata universale della buona notizia. Del Vangelo di Luca il volume propone: il testo della Bibbia CEI 2008 con introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme; il testo greco: è tratto dall'edizione interconfessionale The Greek New Testament (GNT), basato prevalentemente sul codice manoscritto B (Vaticano), risalente al IV secolo; la versione interlineare in lingua italiana eseguita a calco, che cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo greco, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica. Lo strumento consente anche a chi non conosce o conosce solo parzialmente le lingue antiche di coglierne le specificità e il ritmo, per una fruizione più piena di un contenuto che non è solo testo sacro ma anche opera letteraria. La collana è adatta anche a un pubblico laico.
Delle Lettere di Paolo il volume propone:- il testo della Bibbia CEI 2008 con introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme; - il testo greco; - la versione interlineare in lingua italiana.In aggiunta alla ricchezza della Bibbia di Gerusalemme e al testo in lingua originale, grazie alla versione interlineare lo strumento consente anche a chi non conosce o conosce solo parzialmente la lingua antica di coglierne le specificità e il ritmo, per una fruizione più piena di un contenuto che non è solo testo sacro ma anche opera letteraria. Adatto anche a un pubblico laico.
L'edizione quadriforme del libro di Isaia propone: - il testo ebraico masoretico (TM);- il testo greco nella versione dei Settanta (LXX);- il testo latino della Nova Vulgata, redatta nel post-concilio; - il testo della Bibbia CEI 2008, normativo per la liturgia italiana, con paralleli essenziali a margine e segnalazione dei termini difformi dall'ebraico; - la traduzione interlineare italiana di ebraico e greco, eseguita a calco e orientata a privilegiare gli aspetti morfologico-sintattici del testo originale. Utile per recepire il testo biblico in lingua originale e affrontare le difficoltà delle lingue antiche.
Del libro dei Proverbi il volume propone: il testo della Bibbia CEI 2008 con introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme; il testo ebraico; la versione interlineare in lingua italiana.In aggiunta alla ricchezza della Bibbia di Gerusalemme e al testo in lingua originale, grazie alla versione interlineare lo strumento consente anche a chi non conosce o conosce solo parzialmente la lingua antica di coglierne le specificità e il ritmo, per una fruizione più piena di un contenuto che non è solo testo sacro ma anche opera letteraria. Il testo è adatta anche a un pubblico laico.
La più antica testimonianza del quarto Vangelo è un frammento di papiro rinvenuto in Egitto e scritto verso il 125. L'opera avrebbe visto la luce, a Efeso o ad Antiochia, al più tardi negli ultimi anni del I secolo, e la sua forma definitiva non dovrebbe essere anteriore agli anni 80. Il nome dell'autore è ignoto, anche se sant'Ireneo di Lione propone esplicitamene la paternità giovannea, ammessa senza difficoltà da numerosi scrittori ecclesiastici dell'antichità. Infatti il Vangelo si presenta con la garanzia di un discepolo «che Gesù amava», testimone oculare dei fatti che racconta. Il Vangelo di Giovanni inizia con la testimonianza del Battista, presenta un certo numero di episodi della vita di Gesù, termina con i racconti della passione e della risurrezione. Tuttavia numerosi tratti caratteristici lo distinguono dagli altri vangeli: miracoli ignorati dai sinottici, come l'acqua cambiata in vino a Cana o la risurrezione di Lazzaro; lunghi discorsi, come quello che segue la moltiplicazione dei pani; una cristologia che insiste in particolare sulla divinità del Cristo. Del Vangelo di Giovanni il volume propone: il testo della Bibbia CEI 2008 con introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme; il testo greco, tratto dall'edizione interconfessionale TheGreek New Testament (GNT), basato prevalentemente sul codice manoscritto B (Vaticano), risalente al IV secolo; la versione interlineare in lingua italiana che, eseguita a calco, cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo greco, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica.In aggiunta alla ricchezza della Bibbia di Gerusalemme e al testo in lingua originale, grazie alla versione interlineare lo strumento consente anche a chi non conosce o conosce solo parzialmente la lingua antica di coglierne le specificità e il ritmo, per una fruizione più piena di un contenuto che non è solo testo sacro ma anche opera letteraria. La collana è adatta anche a un pubblico laico.
Si può avanzare l'ipotesi che il Vangelo secondo Marco sia stato composto a Roma, subito dopo la morte di Pietro e durante la persecuzione di Nerone. In tal caso risalirebbe agli anni 64-70 d.C. Quasi tutti gli studiosi ritengono infatti si tratti del primo tra i Vangeli canonici a essere stato messo per iscritto. Nel racconto di Marco Gesù si stupisce, si commuove, si indigna. Volge lo sguardo alle persone ora con tristezza, ora con tenerezza. Osserva in silenzio, ascolta, fa domande, prega, sceglie i suoi discepoli, insegna, guarisce e impone il silenzio sulla sua persona.Del Vangelo di Marco il volume propone: il testo della Bibbia CEI 2008 con introduzione e note tratte dalla Bibbia di Gerusalemme; il testo greco tratto dall'edizione interconfessionale The Greek New Testament (GNT), basato prevalentemente sul codice manoscritto B (Vaticano), risalente al IV secolo; la versione interlineare in lingua italiana eseguita a calco, che cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo greco, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica.Il volume consente anche a chi non conosce o conosce solo parzialmente la lingua antica di cogliere le specificità e il ritmo del Vangelo di Marco, per una fruizione più piena di un contenuto che non è solo testo sacro ma è anche opera letteraria. Il testo, come pure gli altri della stessa collana, è adatto anche a un pubblico laico.
Il Nuovo Testamento ha conservato nel canone una sola Apocalisse, composta sotto Domiziano verso il 95, anche se con parti che potrebbero essere state redatte fin dal tempo di Nerone, un po' prima del 70. L'autore stesso dice il suo nome, Giovanni, e che al momento in cui scrive si trova nell'isola di Patmos, esiliato per la fede in Cristo. Il testo presenta una parentela innegabile con gli altri scritti del quarto evangelista, ma se ne distingue nettamente per la lingua, lo stile e certe prospettive teologiche; malgrado tutto, resta un'opera di ispirazione giovannea, scritta nei circoli più vicini all'apostolo e penetrata del suo insegnamento.Nell'Apocalisse Giovanni riprende i grandi temi profetici tradizionali, specialmente quello del «grande giorno» di YHWH: al popolo santo, sottomesso al giogo degli assiri, dei caldei, poi dei greci, disperso e quasi annientato dalla persecuzione, i profeti annunziarono il giorno vicino della salvezza, quando Dio avrebbe liberato il suo popolo dalla mano degli oppressori, ridandogli non solo la libertà, ma anche potenza e dominio sui suoi nemici, castigati a loro volta e quasi annientati. Quando Giovanni scrive, la Chiesa è appena stata decimata da una persecuzione sanguinosa, scatenata da Roma e dall'impero romano (la bestia) su istigazione di Satana, l'avversario per eccellenza del Cristo e del suo popolo.Dell'Apocalisse il volume propone: il testo della Bibbia CEI 2008 con introduzione e note tratte dalla Bibbia di Gerusalemme; il testo greco, tratto dall'edizione interconfessionale The Greek New Testament (GNT) e basato prevalentemente sul codice manoscritto B (Vaticano), risalente al IV secolo; la versione interlineare in lingua italiana eseguita a calco, che cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo greco, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica.L'opera consente anche a chi non conosce o conosce solo parzialmente la lingua antica di cogliere le specificità e il ritmo dell'Apocalisse, per una fruizione più piena di un contenuto che non è solo testo sacro ma anche opera letteraria. Il libro, come anche gli altri contenuti nella stessa collana, è adatta anche a un pubblico laico.
L'edizione quadriforme del libro dei Salmi, utile per recepire il testo biblico in lingua originale e affrontare le difficoltà delle lingue antiche, propone: il testo ebraico masoretico (TM) della Biblia Hebraica Stuttgartensia, basata prevalentemente sul Codex Leningradensis B19A, datato circa 1008; iltesto greco nella versione dei Settanta (LXX) di Rahlfs, basata prevalentemente sul Codex Vaticanus (B) risalente alIV secolo dopo Cristo; il testo latino della Nova Vulgata, redatta nel post-concilio e normativa per la liturgia cattolica; il testo della Bibbia CEI 2008, normativa per la liturgia italiana, con paralleli essenziali a margine e segnalazione dei termini difformi dall'ebraico; la traduzione interlineare italiana di ebraico e greco, eseguita a calco e orientata aprivilegiare gli aspetti morfologico-sintattici del testo originale.
Il Vangelo secondo Matteo è stato scritto in greco probabilmente intorno all'anno 80 in Siria o in Fenicia, due zone dove i cristiani provenivano in gran parte dal giudaismo. Il testo non dice nulla a proposito dell'autore, ma il suo nome compare nel racconto della chiamata di un funzionario che riscuote le imposte a Cafarnao e nell'elenco dei dodici apostoli, dove è accompagnato dal soprannome «il pubblicano». Nel testo sono riconoscibili situazioni, problemi, residui di tradizioni e preoccupazioni che rivelano un ambiente e un'origine giudaici. È evidente tuttavia che i destinatari del Vangelo secondo Matteo non sono giudei, ma cristiani che hanno bisogno di una«catechesi» per consolidare la fede in Gesù e per affrontare problemi sul piano dell'organizzazione, della vita morale, della preghiera e della pratica sacramentale. L'autore del primo Vangelo redige il suo testo dando un'interpretazione nuova a tradizioni preesistenti. Cura attentamente lo stile, è chiaro e preciso nelle espressioni, usa un linguaggio raffinato, non trascura i particolari e li inserisce armoniosamente all'interno dei blocchi dottrinali. L'intero racconto si regge su due idee-chiave: Gesù è il Messia atteso da Israele, ma in seno al suo popolo questa verità non è stata riconosciuta; egli fonda una nuova comunità e la chiama Chiesa, depositaria delle promesse di Dio e incaricata di annunciare a tutti i popoli il regno dei cieli. Il Cristo del Vangelo di Matteo è il Maestro per eccellenza, che vive in mezzo alla comunità, insegna la nuova «giustizia» e interpreta la Legge con autorità e in maniera definitiva. Egli è inoltre il Signore onnipotente, un titolo che nel testo viene ripetuto ottanta volte ed equivale all'affermazione che Gesù è Dio, vive nella sua Chiesa e agisce inessa.Del Vangelo di Matteo il volume propone: il testo della Bibbia CEI 2008 con introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme; il testo greco tratto dall'edizione interconfessionale TheGreek New Testament (GNT), basato prevalentemente sul codice manoscritto B(Vaticano), risalente al IV secolo; la versione interlineare in lingua italiana eseguita a calco, che cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo greco, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica. Lo strumento consente anche a chi non conosce o conosce solo parzialmente la lingua antica di coglierne le specificità e il ritmo, per una fruizione più piena di un contenuto che non è solo testo sacro ma anche opera letteraria. Come per tutti gli altri testi della stessa collana, anche questo è adatto anche a un pubblico laico.
Il libro dell'Esodo narra gli avvenimenti che vanno dalla nascita alla morte di Mosè: l'uscita dall'Egitto, la sosta nel Sinai, la salita verso Kades, il cammino attraverso la Transgiordania e l'insediamento nelle steppe di Moab. Se si nega la realtà storica di questi fatti e della persona di Mosè, si rendono inesplicabili il seguito della storia di Israele, la sua fedeltà allo jahvismo - malgrado la tendenza, durata secoli, a volgersi versogli dèi stranieri, soprattutto cananei - il suo attaccamento alla Legge. L'importanza di questi ricordi per la vita del popolo e l'eco che essi trovavano nei riti hanno dato ai racconti il colore di gesta eroiche (come il passaggio del Mar Rosso) e di una liturgia (come la Pasqua). Israele, diventato un popolo, fa dunque il suo ingresso nella storia e, sebbene nessun documentolo lo menzioni ancora - salvo un'allusione oscura nella stele del faraone Merneptah - ciò che la Bibbia narra concorda, a grandi linee, con i testi e le scoperte archeologiche che si riferiscono alla discesa di gruppi semitici in Egitto, all'amministrazione egiziana del Delta e alle condizioni politiche della Transgiordania.Del libro dell'Esodo il volume propone: il testo della Bibbia CEI 2008, con introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme; il testo masoretico della Biblia Hebraica Stuttgartensia che riporta il Codex Leningradensis B19A(L), datato circa 1008; la versione interlineare in lingua italiana, eseguita a calco, che cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo ebraico, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica. Va letta da destra a sinistra seguendo la direzione dell'ebraico. Conia diversi neologismi che intendono rendere meglio il senso originario. Lo strumento consente anche a chi non conosce o conosce solo parzialmente la lingua antica di coglierne le specificità e il ritmo, per una fruizione più piena di un contenuto che non è solo testo sacro ma anche opera letteraria. Questo testo, come tutti gli altri della stessa collana, è adatto anche a un pubblico laico.
Il Cantico dei Cantici, cioè il Cantico per eccellenza, celebra l'amore reciproco di un amato e di un'amata, che si raggiungono e si perdono, si cercano e si trovano. L'amato è chiamato «re» e «Salomone», cioè «il Pacifico»; l'amata è chiamata «la sulammita», «la pacificata», «colei che ha trovato pace». Le ammirate descrizioni fisiche, non lontane dalle consuetudini della poesia egizia, hanno indotto a considerare l'opera una raccolta di canti d'amore o un repertorio di circostanza per i matrimoni. Lo stupore creato dal linguaggio passionale, le interpretazioni più divergenti e i dubbi sulla sua canonicità non hanno impedito al Cantico di essere celebrato come uno dei testi più poetici della Bibbia.Del Cantico dei cantici il volume propone: il testo della Bibbia CEI 2008 con introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme; per l'ebraico il testo masoretico della Biblia Hebraica Stuttgartensia che riporta il Codex Leningradensis B19A(L), datato circa 1008; la versione interlineare in lingua italiana eseguita a calco, che cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo ebraico, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica. Va letta da destra a sinistra seguendo la direzione dell'ebraico. Diversi i neologismi creati per rendere meglio il senso originario.Lo strumento consente anche a chi non conosce o conosce solo parzialmente le lingue antiche di cogliere le specificità e il ritmo del libro biblico, per una fruizione più piena di un contenuto che non è solo testo sacro ma anche opera letteraria. Questo testo, come gli altri della stessa collana, è adatto anche a un pubblico laico.