La famiglia delineata nell'esortazione «Amoris laetitia» si presenta come una comunità d'amore che diviene sorgente vitale della costituzione della Chiesa. Anche per questo, secondo papa Francesco non è sufficiente ri-organizzare la pastorale familiare, ma è necessario rendere familiare tutta la Chiesa. Sotto questo profilo, la famiglia si rivela dunque come un luogo teologico. Anche se l'orientamento del documento post-sinodale è ampiamente pastorale, ciò non significa che manchino le coordinate teologiche di fondo, implicite in ogni capitolo, sia pure in forma diffusa e non sistematica. Questo libro si propone di metterle in evidenza sviluppando la teologia della famiglia sottesa nel testo.
Per quanto breve (117 versetti per un totale di 1250 parole ebraiche), il Cantico dei cantici riveste un valore lirico-poetico unico e un'attualità sorprendente. Secondo Carlo Rocchetta, che in questo volume adotta un'interpretazione esegetico-tipologica, il significato originario del Cantico - almeno nella sua ultima redazione - è quello di un testo da collocare nel tempo che intercorreva tra le promesse sponsali e la celebrazione delle nozze.Il matrimonio biblico comportava, infatti, due fasi essenziali. La prima consisteva in un patto stretto dal futuro sposo e dalla sua famiglia con la sposa e la sua famiglia; un patto che implicava già un impegno ufficiale di fedeltà e una qualche sorvegliata frequentazione, pur mancando la coabitazione.La seconda fase comportava invece l'uscita della ragazza dalla casa del padre, accompagnata dal coro delle amiche, la marcia e l'ingresso trionfale nella casa dello sposo, con la partecipazione a un banchetto festoso, accompagnato da canti, danze e suoni.
Non è molto comune, in ambito ecclesiale, affrontare l'argomento del talamo nuziale. Anche se molti lo confinano nell'ambito privato o lo considerano un tema off-limits, esso riveste un grande significato simbolico: rimanda infatti all'intimità come "luogo teologico" nel quale gli sposi, donandosi, sperimentano l'amore di Dio, lo rivivono in se stessi e celebrano il loro essere nel Signore. E tale è il senso della grazia del sacramento delle nozze, che rende l'uomo e la donna partecipi della nuzialità stessa di Cristo con la Chiesa in un cammino mistagogico trasfigurante.
Il gesto sessuale non è mai una realtà scontata e ovvia, ma sempre un dono colmo di bellezza, e la tenerezza come sentimento profondo, incanto di gioia di amare e di essere amati dà significato al desiderio sessuale e lo trasforma in forza di vita.
La grazia del sacramento trasfigura la correlazione maschile-femminile e la rende carica di un'efficacia soprannaturale in grado di condurre l'amore nuziale fino alle stanze segrete dell'amore intra-trinitario.