Per quanto breve (117 versetti per un totale di 1250 parole ebraiche), il Cantico dei cantici riveste un valore lirico-poetico unico e un'attualità sorprendente. Secondo Carlo Rocchetta, che in questo volume adotta un'interpretazione esegetico-tipologica, il significato originario del Cantico - almeno nella sua ultima redazione - è quello di un testo da collocare nel tempo che intercorreva tra le promesse sponsali e la celebrazione delle nozze.Il matrimonio biblico comportava, infatti, due fasi essenziali. La prima consisteva in un patto stretto dal futuro sposo e dalla sua famiglia con la sposa e la sua famiglia; un patto che implicava già un impegno ufficiale di fedeltà e una qualche sorvegliata frequentazione, pur mancando la coabitazione.La seconda fase comportava invece l'uscita della ragazza dalla casa del padre, accompagnata dal coro delle amiche, la marcia e l'ingresso trionfale nella casa dello sposo, con la partecipazione a un banchetto festoso, accompagnato da canti, danze e suoni.