Maria ha quindici anni, vive in un paesino dell'Appennino centro meridionale d'Italia e mantiene se stessa e l'anziano padre malato facendo la bracciante nei campi dei signori, un lavoro incerto e molto gravoso, fino a quando non viene assunta come acquaiola nella casa di don Francesco, il signorotto del paese, con il compito di recarsi più volte al giorno e con qualunque tempo alla fonte, che dista tre chilometri dal paese, per rifornire la famiglia di acqua. A don Francesco, infatti, è nato il quinto figlio, Luigi, il quale rivela fin dall'infanzia una natura ribelle, precoce e assetata di libertà. I destini di Maria e Luigi, così diversi fra loro, si intrecceranno in una serie di vicende dolorose ma, nello stesso tempo, intense e salvifiche per entrambi. Intorno a loro, una umanità umile, legata alla terra e alle antiche tradizioni, assuefatta a una vita di miseria, sacrifici e secolari soperchierie sopportate con fatalistica rassegnazione e per questo spesso dura e inflessibile, ma anche capace di pietà e umana solidarietà.
in questa ricerca vengono presentate esperienze cliniche nelle quali analista e paziente rimangono presi da una atomosfera affettiva comune, definita indifferenza dell anima". "
Dopo una succinta introduzione che definisce l'etica e chiarisce quali siano i contorni del dibattito odierno, l'autrice tratta brevemente degli antecedenti filosofici (Spinoza, Kant, Nietzsche, Wittgenstein, Heidegger), per esporre poi la serie di principi, nuovi e vecchi, che l'etica contemporanea deve mettere in campo. Conclusa questa parte d'inquadramento generale, l'autrice passa in rassegna tutti i maggiori contributi che ha prodotto la filosofia contemporanea: da Lèvinas a Jonas, da Apel a Habermas, a Rawls; e infine i vari settori della cosidetta etica applicata: la bioetica, l'etica dell'ambiente, l'etica degli affari e l'etica applicata ai media e alla politica.
In questo volume viene presentato un serrato dibattito a più voci sul problema della libertà, affrontato dai più svariati punti di vista: neuropatologico, neuropsichiatrico, sociologico, antropologico, filosofico e teologico.
In questa biografia Russo ha ricostruito le vicende del giovane gesuita desideroso di rinnovare il pensiero cattolico, che si rivolse prima alla filosofia contemporanea (Blondel) poi alla grande tradizione dell'epoca patristica e medievale. Può apparire paradossale l'accusa che gli mossero di sostenere una "nouvelle théologie" per la quale fu costretto ad abbandonare l'insegnamento e a tacere per lunghi anni. Antonio Russo presenta la vita di questo testimone del XX secolo capace di passare dai rigorosi studi filologici alla lotta clandestina contro l'invasore nazista, dal silenzio della cella alle grandi dispute culturali.