È in atto una nuova forma di totalitarismo. Light, patinato, senza le sembianze tragiche delle dittature novecentesche, anzi con derive smaccatamente comiche, ma altrettanto pervasivo, altrettanto persecutorio nei confronti del dissenso, altrettanto convinto di detenere il monopolio della verità, e quindi del bene. È il Politicamente Corretto, che ha sequestrato le società occidentali e le loro pubbliche opinioni. È la storia di un regime a tutti gli effetti, che riattualizza il vecchio imperativo staliniano: colpire le persone prima ancora delle loro idee. Una storia qui ripercorsa attraverso un vasto campionario della cronaca recente, con un occhio privilegiato al caso italiano. Partendo da una semplice frase auto-descrittiva dell'autore: "Piacere, sono un maschio bianco cristiano eterosessuale". Una frase che equivale alla blasfemia suprema.
Nella Guerra giugurtina, Sallustio dà la misura del suo valore di storico della latinità. Traccia perfette sintesi delle idee e della società del suo tempo denunciando l'incompetenza della nobiltà nelle questioni belliche ed elogiando la vitalità imprenditoriale della nuova classe mercantile. La storiografia sallustiana è una cronaca vivace ma soprattutto un'indagine sulle cause che legano l'intreccio degli avvenimenti, condotta da un protagonista della vita politica romana. Lo stile di Sallustio è aspro, serrato, veloce nell'esposizione dei fatti. Il suo modo di fare storia ha avuto una lunga e profonda influenza sugli annalisti successivi.
Spesso le parole diventano fatti e concorrono a cambiare il corso degli eventi, poiché costituiscono la sintesi dei problemi, idee, aspirazioni e, talvolta, sconvolgimenti che possono rappresentare la fine o l'inizio di un'epoca. Questo libro si propone di dipanare il filo delle "parole" che hanno accompagnato la storia attraverso un'antologia dei grandi discorsi. Com'è naturale ciascuno di essi andrà esaminato nel contesto storico e culturale nel quale fu pronunciato: così tutti noi potremo avere non solo l'impressione di ascoltarlo, ma di rivivere in prima persona, come se fossero nostre, le emozioni che lo hanno prodotto.
Maestro, braccio destro e successore designato di Giuliano l'Apostata, Salustio concepì questo mirabile trattatello quando lo scontro fra paganesimo e cristianesimo era giunto al suo apice. E raramente su questi vasti temi erano state allineate formule tanto illuminanti come questo "aureo libello" (secondo la definizione di Athanasius Kircher), che rappresenta, in particolare, il viatico migliore per chiunque voglia avvicinarsi al mito. Testo greco a fronte.
Il volume contiene: "La congiura di Catilina" curato da Giancarlo Pontiggia; "La guerra giugurtina" curato da Lucia Zuccoli Clerici con un'introduzione di Domenico Magnino; "Gli uomini illustri" curato d Luca Canali.