Nell'agosto del 1519 cinque navi partirono dal porto di Siviglia. Erano tutte parte di una spedizione patrocinata e sostenuta dall'imperatore Carlo V. Alla loro guida si trovava un ammiraglio portoghese allontanato dal suo paese con disonore e che si era messo al servizio della Corona spagnola in cerca di riscatto. L'obiettivo del viaggio era dimostrare che le Isole Molucche, allora famose perché produttrici di spezie, appartenevano alla Spagna e non al Portogallo secondo le regole del trattato di Tordesillas che aveva diviso il pianeta tra questi due imperi. Nei tre anni seguenti queste imbarcazioni e questi uomini affronteranno battaglie, ammutinamenti, naufragi, tradimenti. Solcheranno mari mai affrontati prima dagli europei, entreranno in contatto con popoli e culture sconosciute, dai patagoni della Terra del Fuoco agli abitanti della Polinesia. Insomma, affronteranno una delle più grandi imprese della storia dell'uomo. Un'avventura che si concluderà con il loro ritorno e con la diffusione del racconto di viaggio del vicentino Antonio Pigafetta.
Le imprese di Francis Drake, il grande corsaro inglese al servizio della regina Elisabetta I, hanno qualcosa di veramente epico. Fu un uomo capace di sfidare da solo, dopo gli iniziali raid condotti nel Mar dei Caraibi, l'impero spagnolo in America, tra il 1577 e il 1579. Durante le navigazioni, Drake e i suoi uomini affrontarono battaglie sanguinose e violente tempeste, compiendo eccezionali scoperte geografiche tra Antartide e Terra del Fuoco. Risalirono tutta la costa americana del Pacifico fino alla California e tornarono a casa attraversando gli oceani, primi inglesi nella storia a farlo. Grazie alle carte scoperte da David Salomoni negli archivi di Lisbona, per la prima volta un libro può raccontare questa storia attraverso la testimonianza di uno dei protagonisti, il pilota portoghese Nuno da Silva, rapito da Drake a Capo Verde, l'uomo che gli svelò la rotta del passaggio nello Stretto di Magellano. In queste pagine si viaggia attraverso l'Inghilterra di Shakespeare e la Spagna di Cervantes, dall'Africa della tratta schiavista all'America degli agonizzanti popoli precolombiani. Troverete un mondo affascinante e sorprendente ancora dominato dagli spazi bianchi sulle carte.
Nell'agosto del 1519 cinque navi partirono dal porto di Siviglia. Erano tutte parte di una spedizione patrocinata e sostenuta dall'imperatore Carlo V. Alla loro guida si trovava un ammiraglio portoghese allontanato dal suo paese con disonore e che si era messo al servizio della Corona spagnola in cerca di riscatto. L'obiettivo del viaggio era dimostrare che le Isole Molucche, allora famose perché produttrici di spezie, appartenevano alla Spagna e non al Portogallo secondo le regole del trattato di Tordesillas che aveva diviso il pianeta tra questi due imperi. Nei tre anni seguenti queste imbarcazioni e questi uomini affronteranno battaglie, ammutinamenti, naufragi, tradimenti. Solcheranno mari mai affrontati prima dagli europei, entreranno in contatto con popoli e culture sconosciute, dai patagoni della Terra del Fuoco agli abitanti della Polinesia. Insomma, affronteranno una delle più grandi imprese della storia dell'uomo. Un'avventura che si concluderà con il loro ritorno e con la diffusione del racconto di viaggio del vicentino Antonio Pigafetta.