L'intuizione da cui nascono queste pagine è: se uno di noi è Dio, anche noi siamo Dio. La nostra comune vocazione è essere Cristo, più che cristiani. L'autore rilegge, commenta e prega: l'infanzia del Figlio di Dio secondo Luca; la vita pubblica del Messia secondo Marco; la morte e la risurrezione del Figlio dell'uomo secondo Matteo; il pensiero del Maestro secondo Giovanni. In ogni pagina: alcuni brani dal Vangelo e da altri libri delle Scritture, una meditazione e una preghiera.
Il libro è scandito in modo da far risaltare il parallelismo tra il rito della Messa e il rito dell'intimità matrimoniale: riti corroborati dalle parti salienti del Cantico dei Cantici e delle promesse matrimoniali, che ogni giorno dovrebbero essere rinnovate per riconsacrare l'amore sponsale. Sono dieci promesse che non si presentano come nuovi comandamenti, ma come spunti di speranza in chi crede nell'amore.
In questi "colloqui" l'autore, mentre esalta Maria, innalza un inno all'umanità, a ciascuno di noi, concepito nel progetto eterno come immacolato e destinato alla gloria del cielo con il proprio corpo. Per ognuno dei Misteri di Gioia, Luce, Dolore, Gloria il libro presenta il testo biblico di riferimento, e suggerisce una ricca meditazione e una preghiera-poesia.
Parlare d'amore vuol dire parlare del Signore. Egli si rivela a noi nelle nostre relazioni amorose. Il testo va letto proprio come in un canto d'amore terreno, figura dell'incarnazione: espressione della solidarietà di un Dio che prende fattezze umane per amare con un cuore di carne.
In queste pagine la figura di Madre Teresa di Calcutta emerge come modello ed emblema di pace. L'autore l'ha contestualizzata nella storia del suo Paese, mostrando quale formidabile stimolo al perdono, alla riconciliazione e alle opere di carità sia stata e sia tutt'oggi per i kosovari.
Tutto, indistinto, trasognato tace. E tu emergi sul colle al diradarsi della nebbia oltre il fiume della pace che si alza per baciare la luna. Il mio amore ti fa essere. Il tuo amore mi fa vivere. Nessuno ci conosce. Ma il vento per sempre conterà il poema.