Le comunità religiose femminili e maschili, soprattutto nel mondo occidentale, sono costituite da numerosi membri con un'età media avanzata. Il testo, scritto a "cinque mani", affronta questa realtà, e gli autori - specialisti in varie discipline - scandagliano il "vissuto" delle persone consacrate anziane descrivendo gli aspetti positivi di saggezza e vigilanza, ma anche le difficoltà per le varie fragilità. Per una vita consacrata più inclusiva, sarà possibile attuare dei percorsi per promuovere nuove sensibilità, conciliando le aspettative del crescente numero dei membri che vivono un'età più avanzata con le aspirazioni delle nuove e sempre più esigue generazioni? Emerge uno "spaccato" intriso di speranza, di resilienza, di grande testimonianza.
Come cristiani siamo chiamati a comunicare il Vangelo alle persone dove esse si trovano: nella salute e nella malattia, nella gioia e nel dolore. Ma è nei momenti di particolare fragilità e di dolore che si cerca, attraverso la vicinanza della comunità e l'accoglienza del prete, il segno dell'amore compassionevole di Dio e la consolazione della speranza. Il prete è chiamato a dare alle persone che soffrono cura e conforto. "Il tempo trascorso accanto a chi è nella prova si rivela fecondo di grazia per tutte le altre dimensioni della pastorale" (Benedetto XVI).