Le comunità religiose femminili e maschili, soprattutto nel mondo occidentale, sono costituite da numerosi membri con un'età media avanzata. Il testo, scritto a "cinque mani", affronta questa realtà, e gli autori - specialisti in varie discipline - scandagliano il "vissuto" delle persone consacrate anziane descrivendo gli aspetti positivi di saggezza e vigilanza, ma anche le difficoltà per le varie fragilità. Per una vita consacrata più inclusiva, sarà possibile attuare dei percorsi per promuovere nuove sensibilità, conciliando le aspettative del crescente numero dei membri che vivono un'età più avanzata con le aspirazioni delle nuove e sempre più esigue generazioni? Emerge uno "spaccato" intriso di speranza, di resilienza, di grande testimonianza.
La demenza è una malattia del nostro tempo, colpisce prevalentemente gli anziani ma non solo loro. I disturbi sono molteplici: perdita di memoria, deterioramento delle funzioni cognitive - dal linguaggio alla capacità di prendere decisioni -, variazioni di umore, comportamenti anomali... Ma è possibile prevenire la demenza? E curarla? Marco Trabucchi ricostruisce la storia naturale della malattia, dai primi sintomi alle fasi terminali, e spiega come sia importante giungere - attraverso i giusti esami - a un diagnosi precoce. Oggi la demenza è una delle principali cause di disabilità e dipendenza - in particolare nell'età avanzata - per questo l'assistenza a casa e nelle strutture predisposte è fondamentale, così come prendersi cura di chi accudisce, in attesa che la ricerca scientifica riesca in futuro a prevenirla e curarla. Prefazione di Michela Marzano.
Cura è la parola del nostro tempo più richiesta e più dimenticata. La solitudine sembra essere la compagna più diff usa nella vita dei nostri contemporanei, che vorrebbero essere accompagnati nella vita da persone che si caricano sulle spalle le loro crisi e le loro incertezze. Purtroppo questo non sempre avviene in una comunità dove la vita assieme sembra sempre più faticosa. Cura è parola chiave anche in medicina, perché deve accompagnare la tecnica, che da sola spesso non raggiunge adeguati obiettivi di salute. La postmodernità ha costruito una società complessa che sembra non tener conto della relazione di cura. Ora l'umanità è arrivata a un bivio: deve comprendere se è in grado di salvarsi dall'autodistruzione provocata da egoismi, violenze, danni all'ambiente, guerre... Se però la cura diviene un atteggiamento diff uso può svolgere una funzione di salvezza, purché ci si impegni su vari piani per defi nire praticamente e teoricamente compiti e scopi di relazioni effi caci.
Marco Trabucchi affronta tutti gli aspetti dell'invecchiamento: le condizioni di salute, malattia, la vita da soli - in casa o in strutture dedicate - o in famiglia. Punto di partenza è il riconoscimento della singolarità dell'individuo e l'impossibilità di classificare le persone anziane entro schemi precostituiti. L'essere persona è unico e per questo è importante sottolineare la ricchezza di un mondo che non può e non deve essere letto in termini di perdita. Tra le pagine si colgono i volti della vecchiaia, quelli della salute e della malattia, della gioia e della tristezza, della solitudine o delle relazioni significative, della povertà e della ricchezza, senza stereotipi, lontani sia dalla retorica buonista sia dal pessimismo dei numeri.
Tutti siamo, almeno in parte, responsabili della nostra salute e del nostro benessere futuro, che dipende anche dai comportamenti che adottiamo oggi. La salute è infatti un insieme di elementi che si evolvono e riproducono in un continuo rapporto tra ieri, oggi e domani, non solo sul piano psicologico, ma anche su quello strettamente biologico. In questo libro non si parla solo di attività fisica, di dieta e di qualità del sonno, elementi certo cruciali per il nostro star bene, ma anche di equilibrio psichico, di interesse per la vita e il futuro, di quella fase delicata per ogni individuo che è il pensionamento. L'intento è quello di renderci consapevoli di quali siano gli snodi fondamentali per attraversare al meglio tutte le fasi della vita.
Di fronte a una malattia per la quale non è ancora disponibile un rimedio risolutivo, pazienti, familiari e medici si trovano a intraprendere un cammino lungo e impegnativo. Che cos'è il Parkinson? Come si manifesta? Come è possibile affrontarlo? Il libro descrive le varie fasi della malattia, gli aspetti diagnostici, le terapie, ma anche le modalità per rendere meno ardua la vita dei malati e dei loro familiari, senza dimenticare uno sguardo al domani e alla ricerca. Non mancano un glossario e alcune informazioni per orientarsi tra le associazioni di familiari e volontari e i più accreditati siti internet italiani e stranieri.
Una forma di demenza senile che altera le funzioni cognitive più preziose per l'uomo - pensare, progettare, ricordare - con effetti devastanti sulla qualità della vita del malato e dei suoi familiari. Nel volume le caratteristiche cliniche dell'Alzheimer - sintomi, possibili cause, terapie, ipotesi sulla prevenzione - ma anche le indicazioni necessarie per affrontare i problemi assistenziali quotidiani, e le informazioni utili sui servizi per la diagnosi, la cura e l'assistenza in Italia.
Angelo Bianchetti, primario dell'Unità operativa di medicina dell'Istituto Clinico S. Anna di Brescia, Gruppo San Donato, è responsabile dell'Unità di Valutazione Alzheimer e del day hospital di neuroriabilitazione. Marco Trabucchi insegna Neuropsicofarmacologia nell'Università di Roma Tor Vergata. Direttore scientifico del Gruppo di ricerca geriatrica (Grg) di Brescia, è anche responsabile dell'area Politiche sociali e sanitarie della Fondazione Smith Kline. Pubblica su riviste internazionali, prevalentemente in ambito psicogeriatrico e di clinica geriatrica.
Il mondo cambia. Così avviene per la sanità, ma prima ancora per molte e diverse realtà umane; basti pensare alle trasformazioni indotte dalle migrazioni, dall'invecchiamento della popolazione, dal cambiamento dei costumi che si riflette sulle modalità di organizzare la convivenza tra le persone. Questo libro si colloca appunto nella logica di cogliere uno dei tanti cambiamenti avvenuti - nello specifico all'interno del sistema sanitario - per descriverne i contorni e cercare di identificare possibili risposte. Fino a qualche anno fa le persone affette da demenza non afferivano agli ospedali, perché la coscienza diffusa li relegava fuori dal circuito sanitario. Oggi non è più così: ogni cittadino ha diritto ad essere curato in modo adeguato, qualsiasi sia la sua condizione sociale, psicologica, fisica.