Questo volume, oltre a raccogliere preziosi testi di Sartori mai pubblicati sullo spirito conciliare, contiene una fondamentale intervista originale, densa come un testamento, in cui, accanto ai suoi temi essenziali, svolge con libertà la sua ultima profetica provocazione: la conoscenza di Dio è sempre più grande dei nomi che gli diamo.
Luigi Sartori fu testimone diretto del Concilio Vaticano II come giovane addetto alla sala stampa per la lingua italiana. In sostanza egli doveva redigere ogni giorno un bollettino (in italiano) di quanto si diceva nell’aula conciliare (in latino): una sorta di “concilio minore”.
Da questa privilegiata angolatura l’autore ricorda l’aria che si respirava nelle aule conciliari ripercorrendo l’ambiente teologico dell’epoca fatto di nuovi fermenti di pensiero e di inevitabili difficoltà. Il libro affronta poi le risonanze in ambito teologico del Concilio fino ai nostri giorni e il tema del dialogo ecumenico.
In ultimo si parla del passaggio da Giovanni Paolo II a papa Ratzinger e, a largo respiro, di vocazione sacerdotale, dialogo tra religioni, chiesa del futuro.