Con la cosiddetta "rinascita della filosofia pratica" (o "riabilitazione", per i suoi detrattori), che ha caratterizzato buona parte della riflessione etica della seconda metà del Novecento, è tornata di moda la "saggezza", indicata come virtù dianoetica per eccellenza da Aristotele, ma poi criticata da Kant come abilità tecnico-pratica e quindi quasi completamente accantonata dalla filosofia dell'Ottocento e della prima metà del Novecento. Ed è di saggezza, di etica, di intelligenza, di ragione, di libertà e di felicità che parla questo nuovo libro di Enrico Berti, uno dei massimi filosofi italiani, scomparso poco dopo averlo consegnato a Studium.
«L'argomentazione di cui le prove dell'esistenza di Dio sono formulazioni imperfette è quella che riconosce la totale problematicità del mondo dell'esperienza, cioè la sua insufficienza a spiegarsi interamente da sé [...]. Chi è affetto da questo tarlo, o da questa malattia, che è la filosofia, non può fare a meno di problematizzare, cioè di domandare, e se domanda veramente, sinceramente, non per posa o per esibizionismo, non per il gusto di far vedere che è scettico o critico, ma perché desidera veramente una risposta, non può non porsi in qualche rapporto anche con le presunte prove dell'esistenza di Dio». Prove la cui storia - che coinvolge Aristotele, Anselmo d'Aosta, Tommaso d'Aquino, Cartesio, Leibniz, Hume, Kant, Hegel e altri pensatori contemporanei - è come il cuore stesso della filosofia.
Un invito alla filosofia partendo dalle sue motivazioni - esistenziali, religiose, etiche, scientifiche, politiche - e dal sentimento che l'anima: la meraviglia. Una meraviglia che diviene domanda sul mondo e su quanto in esso accade e si rigorizza nel metodo dialettico-confutatorio di Socrate, Platone e Aristotele. Filosofare è partire dalle opinioni consolidate su un argomento per saggiarne, di domanda in domanda, la verità. Filosofare è «un domandare tutto che è tutto domandare». Un libro per chiunque voglia accostarsi a un sapere che - dialogando con i classici - ha a cura l'essenza dell'uomo: l'uso consapevole della ragione. «Riflettere, guardarsi dentro, vedere che cosa c'è dentro di noi. Probabilmente non troveremo niente, ossia troveremo dei vuoti, delle mancanze, dei bisogni, delle dipendenze da altro. Ebbene, questa è un'esperienza autenticamente filosofica».
Il volume raccoglie alcuni saggi che costituiscono - a giudizio dell'autore - altrettanti contributi storiografici alla conoscenza dell'intera storia della filosofia, dai presocratici ad oggi. Non tutti i filosofi significativi vi sono considerati, perché molti di essi (per esempio Galilei, Kant, Hegel, Marx, Heidegger) sono stati oggetto di saggi precedenti, già ripubblicati. Trattandosi talora di scritti di occasione, i saggi sono in parte condizionati dalle circostanze in cui sono stati concepiti, ma tuttavia conservano - sempre a giudizio dell'autore - un significato più generale, e in ogni caso rispecchiano fedelmente il suo pensiero attuale. Per questo motivo sono stati inclusi nella raccolta anche saggi su pensatori poco noti, più o meno recenti, che meritano una particolare attenzione.
Ripubblico nel presente volume i miei articoli su dialettica, fisica, antropologia e metafisica di Aristotele, posteriori ai volumi I e II della serie "Nuovi studi aristotelici". I testi di Aristotele, anche riletti e rimeditati per decenni, in un certo senso risultano sempre nuovi: svelano sempre nuove possibilità di interpretazione. Questo è ciò che fa di Aristotele un "classico", ricco di risorse inesauribili, che ciascuno può attingere in parte. Forse è per questo che le sue opere continuano a essere lette e discusse ormai da 2400 anni, e non abbiamo ancora finito di farlo.
Sulla base del presupposto unanimemente riconosciuto che la metafisica, quale che sia il suo valore, ha avuto una storia, il volume individua i momenti salienti di quest’ultima in alcuni grandi filosofie correnti di pensiero: Platone, Aristotele, il platonismo antico, la metafisica arabo-islamica, Tommaso d’Aquino, Duns Scoto, Suárez, Cartesio, Kant, Hegel, Rosmini, Heidegger, il neotomismo, la filosofia analitica. Ne risulta una storia equilibrata, ricca e coinvolgente, forse unica nel suo genere, di indubbio interesse per chiunque si occupi di filosofia.
A partire dagli autori fondativi, le diverse correnti di pensiero vengono caratterizzate attraverso l'esposizione dei loro temi portanti e delle figure in cui si sono concretati.
«Essendomi recentemente cimentato con l'arduo compito di tradurre la Metafisica di Aristotele, il libro forse più difficile dell'intera storia della filosofia, mi sono imbattuto in una serie di problemi, alcuni dei quali previsti e altri invece imprevisti, che hanno reso l'impresa, oltre che ardua, anche affascinante». Affrontando problemi inerenti alla trasmissione del testo, alla traduzione e alla interpretazione, Berti mostra - contro una lettura teologizzante, di origine neoplatonica - il tratto problematico della filosofia aristotelica: la metafisica non è né teologia, né ontologia, ma scienza delle cause prime.
Un grandioso affresco dell’intrecciarsi di bene pubblico e bene privato nella storia della civiltà occidentale.
Enrico Berti fa comprendere le complesse radici culturali della situazione attuale e apre domande cruciali, da un lato sul destino e la sopravvivenza dello Stato e dall’altro sul fine dell’uomo e sulle condizioni di possibilità della vita sociale.
Lo stile della libro è coinvolgente e divulgativo. Il libro è arricchito da un dialogo sul tema tra l’autore e i partecipanti alla Lectio Magistralis tenuta nel corso di una delle sessioni del 2013 della Winter School, centro di studi sociali, culturali e politici.
Enrico Berti è Professore emerito di Storia della filosofia all’Università degli Studi di Padova. E’ inoltre membro della Pontificia Accademia delle Scienze, della Pontificia Accademia san Tommaso d’Aquino (Città del Vaticano), dell’Institut International de Philosophie (Paris) e socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei (Roma). Tra le sue pubblicazioni più recenti: Profilo di Aristotele (Studium, 2012), Studi aristotelici (Morcelliana, 2012), Sumphilosophein (Laterza, 2012), Invito alla filosofia (La Scuola, 2011).