Pagine dirette, quotidiane, ficcanti, sincere, senza fronzoli e senza manipolazioni raccolgono storie di gioventù fallite, degradate, non a lieto fine. L'autore non tenta una facile redenzione o ingenue soluzioni edulcorate, ma si impegna con forza e coraggio in un'opera di prevenzione, partendo dal principio che tutti siamo "capolavori di Dio": occorre saper riconoscere l'immenso valore della nostra vita per non buttarla via ma anche quando tutto sembra distrutto e si tocca il fondo, non è mai troppo tardi per riscoprire la bellezza essenziale di ogni essere umano e recuperare la dignità perduta.
Cosa hanno in comune un poliziotto della Stradale e un camionista? Solamente la strada, mi verrebbe da dire perché - fuori dai denti - le due categorie non si sono mai amate, anzi tutt'altro. Ma a volte le cose della vita sorprendono con un inaspettato contropiede e capita che "cani e gatti" si ritrovino a giocare insieme con un unico intento, quello di unire le forze per raggiungere l'obiettivo. Una strana coppia, forse, ma unita da un messaggio importante da trasmettere ai giovani: la sacralità della vita e quanto sia assurdo perderla sulla strada. Perché la vita rimane la cosa più bella che abbiamo!