Pagine dirette, quotidiane, ficcanti, sincere, senza fronzoli e senza manipolazioni raccolgono storie di gioventù fallite, degradate, non a lieto fine. L'autore non tenta una facile redenzione o ingenue soluzioni edulcorate, ma si impegna con forza e coraggio in un'opera di prevenzione, partendo dal principio che tutti siamo "capolavori di Dio": occorre saper riconoscere l'immenso valore della nostra vita per non buttarla via ma anche quando tutto sembra distrutto e si tocca il fondo, non è mai troppo tardi per riscoprire la bellezza essenziale di ogni essere umano e recuperare la dignità perduta.
Cosa hanno in comune un poliziotto della Stradale e un camionista? Solamente la strada, mi verrebbe da dire perché - fuori dai denti - le due categorie non si sono mai amate, anzi tutt'altro. Ma a volte le cose della vita sorprendono con un inaspettato contropiede e capita che "cani e gatti" si ritrovino a giocare insieme con un unico intento, quello di unire le forze per raggiungere l'obiettivo. Una strana coppia, forse, ma unita da un messaggio importante da trasmettere ai giovani: la sacralità della vita e quanto sia assurdo perderla sulla strada. Perché la vita rimane la cosa più bella che abbiamo!
L?amore altro raccoglie schegge di noi. In esso, ognuno troverà le proprie. Mi sono innamorato di alcune espressioni, mi sono rivisto in determinati frangenti, a denti stretti ho ammesso certi passaggi epocali tutti miei, segreti, intimi. L?amore altro mette a nudo chi legge. Impone nudità, la nostra, di noi che leggiamo e ci ritroviamo da qualche parte nella melma o nella carezza d?un amore finito, in corso, tradito, immaginato, invivibile. L?amore altro fa sorridere, chiudere gli occhi, incazzare, rigare il volto di lacrime. E si fa leggere, incessantemente, fino alla fine di mille amori che, in fondo, non finiranno mai?(Andrea Biscàro, scrittore)