Discendente della dinastia tessile degli Amman, Luisa Casati Stampa (1881-1957) rimase presto orfana e si ritrovò con un enorme patrimonio da dilapidare. Milano, sua città natale, Roma, Venezia, Parigi - dove prese dimora nell'enorme e ingestibile Palais Rose - e infine Londra furono i suoi palcoscenici. Attratta da ogni eccesso, dalle droghe all'occulto, fu modella di tutti i protagonisti delle avanguardie, avendo al suo fianco una corte di iconografi intenti a celebrare le sue gesta in maschera. Leggendaria, sprezzante, chimerica, fu compagna di D'Annunzio e finì i suoi giorni in miseria. Cecil Beaton la inseguì nei suoi ultimi anni per ritrarre la sua decadenza, ma lei si schermì, preferendo affidarsi al ricordo. Una memoria che ha ispirato artisti, scrittori, creatori di moda e performer, affascinati dal suo "vivere inimitabile".
Rodolfo Siviero (1911-1983), spia ed esperto d'arte, ha contribuito alla salvezza e al recupero di molte opere rubate dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale. In un montaggio incrociato, "Siviero contro Hitler" presenta da un lato le ambizioni monumentali di esproprio dei nazisti (tra le funeree grandezze del Carinhall di Göring e il progettato Museo Hitler di Linz), dall'altro le avventure, in parte coperte dal segreto ufficiale, di questo 007 dell'Arte e il suo contributo alla salvaguardia del nostro patrimonio artistico. Il libro esce a ridosso del film The Monuments Men, scritto, diretto e interpretato da George Clooney e basato sull'omonimo romanzo di Robert M. Edsel (2009), che racconta la storia di un gruppo di storici dell'arte e curatori di musei riuniti per recuperare importanti opere d'arte rubate dai nazisti, prima che vengano distrutte.