Nel vostro presepe – come nelle tantissime immagini che avrete visto dipinte sui muri delle chiese, all’oratorio, a scuola, al cinema, in tv, in internet – un posto centrale ce l’ha Maria, la mamma di Gesù. Quest’anno, continuando il discorso iniziato con voi gli altri anni, voglio soffermarmi un poco sulla figura di Maria. Perché? Chiederete voi. Perché nella nascita, e in tutta la vita di un bambino, la figura della mamma è importantissima.
«Maria custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore» (Lc 2,19), dice ancora il Vangelo. Aspettando il dono più grande che è Gesù Bambino, facciamogli spazio – come sua Madre – nel nostro cuore, per esempio facendo la Novena di Natale; e nella nostra vita, anche attraverso piccoli gesti di condivisione.
Anche quest'anno la tradizionale lettera di Natale dell'arcivescovo Angelo Scola ai bambini. Età di lettura: da 6 anni.
Anche quest'anno l'Arcivescovo di Milano scrive una lettera a tutti i bambini della Diocesi. Natale è sicuramente la festa più attesa di tutte le feste dell'anno. Tutti i bambini l'aspettano. Ma si aspetta qualcosa o si aspetta qualcuno? È la domanda che il cardinale Scola rivolge ai bambini attraverso la sua lettera, ricordandogli che il regalo più bello è Gesù. Tutti gli altri regali che aspettiamo sono segno di Lui. Età di lettura: da 6 anni.
In occasione del Natale il nuovo Arcivescovo di Milano ha deciso di rivolgersi ai bambini con una lettera a loro dedicata. Il cardinale Angelo Scola invita i più piccoli a scoprire che Gesù è vivo e cammina con te; li spinge a domandarsi che cosa c'entri Gesù con la vita di tutti i giorni (con la scuola, con la musica, magari anche con la malattia o la fatica di qualche membro della famiglia). L'Arcivescovo invita a riflettere sul fatto che Gesù Bambino è il dono più grande che gli uomini abbiano ricevuto e che si manifesta nella vita quotidiana di ognuno. Questo significa dire "Buon Natale!"