«Se continuiamo a parlare di parrocchia non è soltanto perché di fatto esiste, anche se in condizioni precarie di salute, ma perché è il momento di pensare alla presenza della Chiesa a livello locale in modi ben diversi da come finora è stata vissuta e in buona misura continua a esistere». A partire da questa provocazione, mons. Selvadagi si sofferma a riflettere sulle forme di parrocchia che esistono in Italia e nei Paesi occidentali, fortemente indebolite dalla secolarizzazione in termini di capacità aggregativa, di rilevanza sociale e sottoposte a una severa prova di resistenza, per cercare di proporre percorsi che la rendano rilevante nella società e, insieme, più aderente alle attese evangeliche. La parrocchia, per l'autore, vescovo ausiliare di Roma, va in qualche modo vivificata: non si può accettarne una sorta di lento declino, né conservarla per rassegnazione, né la si può ridurre all'aspetto pragmatico-organizzativo: non è infatti in questione «se la parrocchia sia l'unica forma di comunità cristiana, ma come lo possa essere meglio in maniera propria [...] per dare corpo alla sua costitutiva natura comunitaria dell'essere cristiani nel territorio». Una riflessione attuale, appassionata e soprattutto concreta, che apre strade possibili per le comunità parrocchiali, sensibili alle relazioni umane ed orientate a presentare con creatività il Vangelo.
Descrizione dell'opera
Nella società occidentale cresce l'indifferenza nei confronti di Dio e della religione, ma è contemporaneamente in atto un risveglio religioso imprevisto e sorprendente, seppure carico di soggettività e privo di riferimenti veritativi. Alla comunità cristiana si pone la questione di riproporre il messaggio evangelico in maniera comprensibile, credibile e fruibile, non solo come una preziosa eredità del passato, ma come una convincente risposta ai desideri, alle aspirazioni dell'uomo d'oggi e ai gravi problemi che l'assillano.
Quale figura di Chiesa e, più in particolare, di parrocchia si va delineando e come è necessario operare perché si realizzi una risposta socialmente rilevante alle attese dei nostri contemporanei? A partire da questa domanda si sviluppano le tre parti del volume, che prendono il via da un'attenta disamina della situazione attuale per passare a un invito a ridire Dio in modo chiaro e persuasivo e infine concludere concentrandosi più esplicitamente sulla parrocchia, luogo reale dell'evangelizzazione.
Sommario
Introduzione. I. Cultura ed evangelizzazione. 1. L'antropologia cristiana a confronto con lo scientismo, il neopositivismo e il neopaganesimo contemporanei. 2. L'uomo di oggi e le domande religiose. 3. La crisi e la rinascita del cristianesimo in prospettiva culturale. 4. La rievangelizzazione è improrogabile. II. Il primato di Dio (Prima di tutto Dio). 5. Ritornare a Dio. Un invito, un progetto. 6. Gesù Cristo e il presbitero. Chi dite che io sia? 7. Il cristiano al servizio della parola di Dio. 8. La religiosità popolare nella Chiesa cattolica. III. La comunità cristiana. 9. La parrocchia domani. Brevi considerazioni teologiche. 10. La Chiesa è soggetto indispensabile del «primo annuncio». 11. I laici e la costruzione della comunità ecclesiale. 12. La politica e i cristiani. È possibile dare un'anima alla politica? Fonti.
Note sull'autore
Paolo Selvadagi, sacerdote della diocesi di Roma, è parroco e docente alla Pontificia Università Lateranense (corsi di Critica della religione nel pensiero moderno e contemporaneo, Introduzione alla filosofia, Teologia delle religioni e del dialogo interreligioso), consultore della Congregazione per l'Educazione Cattolica, dei Seminari e degli Istituti di Studi, del Pontificio Consiglio del Dialogo interreligioso. Ha pubblicato: Il giovane Schleiermacher. Individualità e religione, Roma 1984; Cristianesimo e religioni. Saggi teologici, Roma 1998; Teologia, religioni, dialogo, Roma 2009. Collabora con il Centro di Orientamento Pastorale (COP) e con la redazione della rivista «Orientamenti Pastorali».