Salvatore Settis accompagna il lettore alla scoperta delle splendide pitture di giardino della villa appartenuta a Livia, consorte di Augusto, alle porte di Roma, staccate negli anni '50 per ragioni conservative e ricomposte all'interno del Museo Nazionale Romano in Palazzo Massimo alle Terme. L'autore spiega con chiarezza le ragioni architettoniche e formali dei dipinti, lo spazio dell'incanto, che neppure agli angoli si interrompe, in rapporto alla posizione dell'osservatore e con un'attenta scalatura della resa di dettaglio: la rappresentazione delle piante in primo piano è infatti tanto minuta da consentire una precisa indagine botanica e ornitologica mentre diventa via via più sfumata e indistinta verso lo sfondo vago e mosso.
Il volume raccoglie circa quaranta tra articoli, lettere e interventi al Ministero di Salvatore Settis sul futuro dei beni culturali e sulle polemiche e discussioni che li hanno circondati. È pubblicata la corrispondenza completa con i ministri Melandri e Urbani e la trascrizione di un'audizione inedita alla Camera dei Deputati di poco precedente l'uscita del Codice Urbani. Una prefazione dell'autore cerca di fare il punto sul momento attuale. Ogni testo è corredato da una breve nota.