In questo libro Singer ha creato il più memorabile dei suoi personaggi: se stesso. Se stesso bambino in cerca di Dio, nella corte del padre rabbino chassidico, nelle viuzze ebraiche di Varsavia, nei minuscoli "shtetl" della campagna polacca. Se stesso giovane e poverissimo aspirante scrittore nel fervido clima intellettuale della Varsavia del primo dopoguerra. Se stesso famelico di vita e soprattutto di amore. Se stesso, infine, in fuga davanti al terrore nazista ed emigrato in America, terra estranea e ignota, che gli propone la sfida drammatica ed esaltante di un futuro totalmente incerto, senza legami con il passato, senza tradizioni, senza lingua.
Il primo romanzo pubblicato dal premio Nobel per la letteratura nel 1935. Polonia, metà del XVII secolo. Nel villaggio ebraico di Goray, presso Lublino, i pochi sopravvissuti a un massacro ascoltano la predicazione del falso Messia Sabbatai Zevi. Un venditore ambulante annuncia la redenzione e il ritorno degli ebrei a Gerusalemme. Il messaggio è raccolto, fra gli altri, dallo zoppo Mordechai Joseph. Il rabbino Rabbi Benish è certo del carattere malefico degli eventi annunciati, e ripara a Lublino. Il venditore ambulante sposa Rachele, ma, vittima dei digiuni e della depressione, si rivela impotente, fra lo scherno del villaggio...
Joseph Shapiro è un baal tshuvah, un penitente, e ha una strana storia da raccontare. Una storia di fuga e di esilio. scappato dalla Polonia nel 1939 e poi dalla Russia staliniana nel 1945, ripara finalmente negli Stati Uniti. Qui si arricchisce. Ma con la ricchezza scopre anche la noia, il peccato, i rapporti viziosi con le donne, il consumismo, la volgarità. Disgustato, Joseph abbandona tutto e fugge in Israele per ritrovare i valori della sua religione. Ma qui scopre che quel mondo, il mondo tradizionale dell'ebraismo, forse è perduto per sempre.
E' con il suo diario da ragazzo, non ancora scrittore che Singer scopre la sua vocazione a narrare, a reinventarsi la favola della vita nella miseria e nell'angustia del ghetto di Varsavia. Singer, emigrato negli Stati Uniti nel 1935, quando in Europa cominciava a soffiare la tempesta hitleriana, rivive con dolcezza, arguzia e forza una lontana stagione della sua vita.
Attraverso questi otto racconti, benché di genere e di ambiente sempre diverso, Singer compone un piccolo mondo che ha il sapore dolce e penetrante dell'infanzia perduta. Un mondo popolato da folletti e Lantuch, da cantastorie e da rabbini e, soprattutto, dagli indimenticabili scemi della città di Chelm, che decidono di giustiziare, annegandola, una carpa impudente. Un mondo animato da quel realismo magico di cui Singer è stato il precursore e forse anche il maggiore artefice. Età di lettura: a partire da 8 anni.
A sconvolgere la tranquilla esistenza di Aaron Greidinger, giornalista di successo, arriva un "fantasma" dal suo passato: Max Aberdam, un vecchio amico che aveva creduto morto nell'Olocausto. Max, seppur settantenne, non accetta di rinunciare alla vita e alla passione, passione che assume le forme della giovane Miriam. E fra i tre si innesca un perverso gioco di seduzione, in cui Max arriva a spingere Aaron tra le braccia di Miriam. Dal passato della donna affiora però un segreto terribile: ad Aaron la scelta se amarla o giudicarla.