La neve è macchiata di sangue, attorno alla torre del castello di Kransberg. A pochi metri di distanza, il Führer è asserragliato in un bunker, preda di deliri e paure dopo l'attentato del luglio 1944. Ma Johann Maria Adami non ha tempo di pensare al poco spazio che lo separa dal dittatore, ultimo responsabile del suo internamento a Dachau. Il professor Adami ha un incarico: scoprire la verità che si cela dietro la morte sospetta di un soldato nazista. Suicidio? O un complotto alle spalle di Hitler? Veil Seidel, l'ufficiale delle SS che lo ha prelevato d'imperio dal campo di concentramento, è un suo ex allievo e costringe Johann a una sfida contro il tempo: deve ricorrere a tutto il suo acume per sciogliere l'enigma, non solo nella speranza di salvare se stesso, ma per tenere al sicuro chi più ama. La neve è macchiata di sangue, attorno alle mura della Risiera di Trieste. Non è la prima volta che succede, e Ada teme, anzi, sa che non sarà l'ultima. Ma individuare l'assassino è un'impresa impossibile quando la città stessa è invasa di assassini, che hanno riempito l'aria di cenere e di terrore. Nel seguire le tracce del colpevole, Ada è più che mai sola: non ha più suo padre, catturato dai nazisti perché dissidente e portato chissà dove. Non ha più un compagno, scomparso insieme ai partigiani in fuga. Ha soltanto se stessa, il suo cuore, le sue capacità mediche... e un segreto. Da proteggere a tutti i costi. Questa è una storia di resistenza e coraggio, di orrore e saggezza, di fragilità ed eternità. Questa è la storia di un padre e una figlia, divisi dalla Storia e costretti a lottare con tutta l'anima perché la luce possa tornare a splendere...
Milleduecentoottantacinque chilometri quadrati (senza contare tutto quello che le sta attorno). Un paio di centinaia di musei, oltre novecento chiese, più di duemila ettari di parchi. Da dove si comincia a scoprire la Città Eterna? Perché se è vero che Roma è immensa e meravigliosa quasi in ogni sua via, è anche vero che senza una guida esperta il rischio è quello di perdersi il bello e di finire in qualche trappola per turisti. Ecco perché Themino si è guadagnato il titolo di «Cicerone social di Roma»: con i suoi consigli da grande appassionato e il suo genuino entusiasmo per l'amata capitale (che conosce come le sue tasche) ha conquistato il web e nel suo primo libro riunisce il meglio delle sue imperdibili chicche. Una Roma così non l'hai mai vista è un manuale d'istruzioni da tenere sempre sotto mano, una guida ragionata, esaustiva, originale, perfetta per chi visita la città per la prima volta, ma anche per chi ci ha sempre vissuto. Contiene 75 mete imperdibili e 13 passeggiate che vi porteranno a scoprire luoghi insoliti e capolavori imprescindibili, storie misteriose e antiche leggende, belvederi indimenticabili e quartieri da riscoprire. Da nord a sud, da est a ovest, sopra e sotto terra, Roma vi lascerà comunque, a ogni passo, a bocca aperta.
New York, 1911. Isaac Bell, detective di spicco dell'agenzia investigativa Van Dorn, è alle prese con un caso di ordinaria amministrazione. Anna Pape, una giovane donna che ambisce a diventare un'attrice di successo, è scappata di casa, forse proprio per inseguire il suo sogno. Bell non ci mette molto a trovarla, ma il caso si conclude tragicamente: la ragazza è morta. Assassinata in modo brutale. Per l'investigatore privato comincia un'indagine ben più complessa di quanto potesse sembrare, che cerca di far luce sul movente e sulla mente perversa che ha concepito questo atroce delitto. Ma l'omicida sembra non essersi fermato: Anna, infatti, non è l'unica vittima. Come lei, molte altre giovani donne vengono trucidate negli angoli bui di diverse città degli Stati Uniti, e un dettaglio inquietante le accomuna tutte. Isaac Bell potrebbe trovarsi sulle tracce di uno dei più grandi mostri del suo tempo. E farà tutto il possibile per fermarlo.
Lisa ha dieci anni e vive a Parigi con i genitori quando un giorno, all'improvviso, i suoi occhi smettono di vedere. I primi accertamenti al pronto soccorso non rilevano nulla di anomalo e dopo qualche ora di angoscia la vista sembra tornata. L'oculista è convinto che la bambina necessiti di un consulto psichiatrico, ma il nonno di Lisa, Henry, un vecchio burbero e determinato, è di tutt'altro avviso: se la bambina rischia di perdere la vista, l'unica vera urgenza è mostrarle tutto ciò che di più bello l'uomo ha creato. E così, ogni mercoledì, subito dopo la scuola, fingendo con i genitori di portarla dallo psichiatra, il nonno accompagna la nipote a visitare alcuni tra i più importanti musei del mondo: il Louvre, il Museo d'Orsay, il Beaubourg sono scrigni di meraviglie che si schiudono davanti allo sguardo di Lisa e della sua specialissima guida. Osservando incantati le cinquantadue opere che scandiscono il romanzo, scoprendo la cifra stilistica di un artista, commovendosi davanti all'ineffabile spettacolo di un Leonardo o di un Degas, di un Botticelli o di un'installazione di Marina Abramovic, nonno e nipote compiono un viaggio nel mistero della bellezza, nell'enigmatica capacità dell'arte di mettere a nudo l'animo umano, che cambierà la vita di entrambi. E insieme anche la nostra.
In una soleggiata mattina di agosto, può capitare a chiunque di incontrare il proprio vicino a petto nudo mentre lava la macchina della fidanzata. Se il vicino in questione ha centodue anni, però, il caso diventa eccezionale. Charlie White sfugge in effetti a qualsiasi etichetta e ha, ancora e sempre, l'energia di chi potrebbe mangiarsi il mondo. David, da parte sua, si è appena trasferito da Washington a Kansas City in cerca di una vita meno frenetica. L'incontro con il vicino ultracentenario è per lui una vera epifania e tra i due uomini si stabilisce un forte legame, fatto di affetto, ammirazione e lunghi pomeriggi immersi nelle meravigliose storie della lunga vita di Charlie. Nato agli inizi del Novecento in un mondo senza elettricità, acqua corrente, automobili né antibiotici, Charlie vive di persona, spesso da protagonista, le enormi trasformazioni sociali, tecnologiche e scientifiche dell'ultimo secolo. Perde il padre quando è solo un bambino e impara presto a cavarsela. Diventa medico anestesista quando gli interventi a cuore aperto sono ancora considerati quasi una magia (per non parlare dei gruppi sanguigni). Attraversa due guerre, la pandemia di Spagnola, viaggia per il mondo, vede nascere Hollywood, si innamora del jazz e di un discreto numero di donne, ha dei figli, subisce lutti dolorosi. Ma nel ripercorrere la propria lunga esistenza Charlie non può fare a meno di divertirsi e divertire, perché è così che affronta la vita: in fondo, perché servirsi di un bastone da passeggio quando si può usare, al suo posto, una tanto più utile mazza da golf? Quel che accade è che, nel trasmettere a David la propria piccola storia, Charlie gli dona anche qualcosa di più grande, anzi di inestimabile: l'esempio di chi ha saputo attraversare la Storia col passo lieve di chi resta sempre, tenacemente, perdutamente innamorato del tempo presente.
La casa di legno brucia nel cuore della notte. Lingue di fuoco illuminano la vallata fra le montagne. Nel silenzio della neve che cade si sente solo il ruggito del fuoco. E quando la casa di legno crolla, restano soltanto i sussurri impauriti di chi è riuscito a fuggire in tempo. Ma qualcosa non è come dovrebbe essere. I conti non tornano. E il destino si rivela terribilmente crudele nei confronti di una madre: Serena. Se c'è una parola con cui Serena non avrebbe mai pensato di identificarsi è proprio la parola «madre». Lei è lo «squalo biondo», una broker agguerrita e di successo nel mondo dell'alta finanza. Lei è padrona del suo destino, e nessuno è suo padrone. Ma dopo l'incendio allo chalet tutto cambia, e Serena inizia a precipitare nel peggiore dei sogni. E se l'istinto materno che lei ha sempre negato fosse più forte del fuoco, del destino, di qualsiasi cosa nell'universo? E se davvero ci accorgessimo di amare profondamente qualcuno soltanto quando ci appare perduto per sempre? Questo non è semplicemente l'ultimo capolavoro di Donato Carrisi. Perché Serena non è un personaggio come gli altri, e questa non è una storia come le altre. Questo è un viaggio inarrestabile alla scoperta degli angoli più oscuri del nostro cuore e delle nostre paure, al termine del quale il nostro modo di vedere il mondo, semplicemente, non sarà più lo stesso.
Grecia, 400 a.C. Pericle, tiranno di Atene, incarica il celebre scultore Fidia di concepire un'opera monumentale per onorare Atena. Nasce così il Partenone, nel quale Fidia colloca un'enorme statua della dea creata utilizzando ben 1137 chili d'oro. In realtà Fidia, d'accordo con Pericle, nasconde l'oro in un luogo segreto, come riserva per i tempi difficili che attendono la città. Ma presto gli ateniesi iniziano a sospettare e il destino dello scultore e del tiranno è segnato. E tutto quell'oro rimane nascosto per secoli... Gran Bretagna, 1802. I collaboratori del diplomatico britannico Lord Elgin incappano in una scoperta sconvolgente: sulla scorta di enigmatici indizi, riescono a individuare l'oro perduto degli dei e spogliano l'Acropoli delle sculture di Fidia. Sulla via del ritorno in Inghilterra, la nave che trasporta i reperti si inabissa nei pressi di una piccola isola, che diventa teatro della più imponente impresa di ripescaggio subacqueo dell'epoca. Ma anche scenario di trame e intrighi letali che vedono gli inglesi scontrarsi con le spie di Napoleone e i temibili servizi segreti del Papato. Oggi. Saranno Oswald Breil e Sara Terracini a provare a risolvere l'enigma della scomparsa e a ricercare l'oro modellato da Fidia, così da riportarlo a casa prima che l'avidità umana lo celi di nuovo al mondo intero. Attraverso un lungo viaggio nella Storia, Marco Buticchi ripercorre un mistero che unisce epoche lontanissime, dall'Antica Grecia agli anni di Napoleone. Sulle tracce di un tesoro di inestimabile valore, verranno svelate verità sepolte da millenni.
Nell'anno 2000, per molti Internet è solo una novità: social media e smartphone non esistono ancora. E fare acquisti online è un'eccezione più che la regola. Ma qualcuno, in Italia, prevede il futuro. In "Le avventure di un innovatore", Federico Marchetti, affiancato dalla giornalista Daniela Hamaui, ripercorre la sua storia personale, quella di un ragazzo di provincia che va a studiare in America, si innamora del Web e torna in Italia per fondare la sua azienda: Yoox. L'intuizione è semplice ma geniale: prendere gli abiti dei grandi marchi rimasti invenduti a fine stagione e dare loro una seconda chance; o, dalla prospettiva opposta, fornire a un mercato ancora tutto da creare - quello online - la possibilità di acquistare capi di moda da un sito. Partito da un magazzino alla periferia di Bologna, Marchetti lo trasforma nel primo e-commerce della moda al mondo. Uno straordinario successo internazionale ottenuto puntando tutto su digitale e innovazione, ma senza mai perdere di vista la creatività e la soddisfazione del cliente, oltre all'impegno nelle cause sociali e nel rispetto della natura. L'innovazione è alla base del successo della sua impresa diventata il primo «unicorno» italiano ed è anche il talismano che in una vita piena di imprevisti, casualità, sliding doors gli ha consentito di incontrare i protagonisti del fashion e i giganti del tech, di lavorare con Re Carlo III, di inventare nuovi progetti per il presente e il futuro. Tra cui una task force globale per la moda sostenibile che, mettendo insieme tecnologia, umanesimo e intelligenza artificiale, riesca ad affrontare una delle più grandi sfide del nostro tempo: la crisi climatica.
Teresa Battaglia ha davvero perso la sfida più grande di tutte? Quella con la sua memoria, contro il suo corpo e la malattia che le ha annebbiato la mente? Tutto lo fa ritenere. È questo che pensano i suoi colleghi, le persone che le vogliono bene, chi le sta intorno. È questo che crede anche Massimo Marini quando, dopo aver ricevuto una chiamata anonima, si precipita in mezzo alle montagne. Dove il bosco più fitto cede il passo all'acqua gelida di lago, qualcosa di enigmatico e terribile è accaduto. Ed è lì che Massimo vede Teresa. Le guance sporche di sangue, lo sguardo smarrito e tra le braccia il cadavere di un ragazzo. Chi era quel giovane? E perché Teresa è lì con lui? Massimo non ha risposte, solo dubbi. Sa, però, che la scena di un crimine è l'ultimo posto in cui dovrebbe trovarsi il commissario Battaglia. Teresa ha irreparabilmente alterato il luogo del ritrovamento e inquinato gli indizi. Ma forse non è davvero così che stanno le cose...
È impossibile scrivere la parola fine al romanzo di Berlusconi. Non è scandito da capitoli o da vicende che seguano una logica temporale, i personaggi appaiono elusivi, i periodi sono pieni di incisi e subordinate, le note a margine in continua evoluzione. Il lavoro di un editor ne uscirebbe sconfitto. La storia di Arcisilvio è piuttosto un affastellarsi di scene, di performance, di brevi novelle dove è possibile affermare una verità e il suo contrario. Pietrangelo Buttafuoco, uomo di teatro, sa disvelare tutti i ruoli di Silvio: drammaturgo, scenografo, suggeritore, datore luci, interprete e regista. Il sipario non scende mai, il protagonista continua e continuerà per sempre a calcare il palcoscenico perché ogni sua asse l'ha immaginata, costruita e levigata lui. Buttafuoco si trova quindi, da grande capocomico qual è, a raccontare la commedia del Cavaliere, la cui unicità coincide con l'Italia stessa. Ogni giorno è il giorno giusto per far uscire questo libro ma ogni giorno il testo è da rimettere a posto, e dunque non esiste altro criterio che quello dell'arte, dell'improvvisazione teatrale, e giammai del giornalismo, per poter ricostruire la macchina scenica e raccontare la straordinaria epopea del Cavaliere. Tutti i generi gli si addicono, tutti i generi sono limitanti. Da Totò contro Maciste all'Armata Brancaleone, dall'Elisir d'amore al Riccardo III di Shakespeare, da Molière a Goldoni. Pietrangelo Buttafuoco, grande acrobata della parola e cultore della mistica, e quindi dell'invisibile, identifica e ricuce le pezze d'appoggio, individua e unisce nuovi puntini che ritraggono il personaggio più contemporaneo della contemporaneità, colui che come Mary Quant inventò la minigonna e cambiò per sempre i tempi. Facciamocene una ragione.