Quasi tutti gli studiosi e gli archeologi considerano la Bibbia e gli antichi scritti - sumeri, babilonesi, egizi, greci - come allegorie, miti 0 leggende, quasi ignorando il fatto che gli stessi elementi compaiono nei testi di civiltà molto lontane tra loro. Famoso per la sua rara abilità nel leggere e interpretare le antiche tavole sumere, Zecharia Sitchin, alla luce di decenni di studi e di meticolose ricerche sul campo, ha dimostrato che i testi dei nostri antenati sono in realtà attraversati da un filo comune, e sono legati da una narrazione coerente delle vere origini dell'umanità e della civiltà. E ha dunque ribaltato la prospettiva: se non si trattasse di favole ma di resoconti di fatti storici realmente accaduti? L'evento principale, sostenuto da numerose testimonianze, è che in tempi antichissimi la Terra è stata visitata e abitata da extraterrestri, gli Anunnaki. Una civiltà avanzatissima che ha lasciato le abilità necessarie per costruire per esempio i grandi monumenti che ancora oggi ammiriamo, come le Piramidi, senza aver mai capito esattamente come siano stati realizzati. Ricco di materiali inediti, questo libro è un prezioso e indispensabile strumento sia per gli appassionati delle teorie di Sitchin che per i neofiti, che traccia un compendio dei suoi studi, fornendo approfondimenti e inedite chiavi di lettura. E un modo di interpretare la storia libero da vincoli e pregiudizi.
È sera inoltrata, quando Astra si reca al British Museum di Londra per visitare una grande mostra dedicata a Gilgamesh e al mondo mesopotamico. Ha ricevuto un invito, ma non sa esattamente chi glielo abbia inviato ne perché. Al rinfresco, un uomo misterioso la invita a seguirlo. Sarà l'inizio di un lungo viaggio, nel tempo e nello spazio... Mescolando contemporaneità e passato remoto, storia e mito, fatti e fiction, il padre dell'archeologia misterica intreccia il racconto epico di Gilgamesh e del suo compagno Enkidu con le teorie e le prove presentate nel suo monumentale ciclo "Le Cronache Terrestri".
Quando Michelangelo nel Giudizio Universale raffigura il serpente tentatore intrecciato all'Albero della Conoscenza e gli da fattezze umane, rivela un'inaspettata familiarità con fonti non ortodosse e molto antiche. Perché il disegno ricorda il geroglifico che indica il dio egizio Ptah, composto da due serpenti intrecciati, e molto simile alla doppia elica del DNA. Sono molti altri gli elementi che, nella Cappella Sistina, rimandano ad antiche conoscenze perdute. E dove, se non nelle più segrete stanze del Vaticano, Michelangelo poteva aver attinto a quei misteri? Un filo rosso unisce il cuore della cristianità e le piramidi, la Sacra Sindone e Nazca, un filo che conduce alle origini divine dell'uomo. Adamo, che in ebraico vuoi dire "che già esisteva", riceve dal creatore il segreto per elevarsi al di sopra delle altre creature. Quale sia quel segreto Zecharia Sitchin lo ha svelato nei suoi studi, e ora ripercorre i luoghi chiave della sua ricerca, dalla Grande Piramide di Giza, dove è stata scoperta l'esistenza di una camera segreta mai svelata prima, alle vette delle Alpi, passando dalla culla dell'antichità, Roma.
Se gli antichi Egizi ereditarono il loro sapere dai Sumeri, questi ultimi da chi avevano appreso quelle scienze? La tesi del professor Sitchin è che ciò che chiamiamo mitologia non è creazione fantastica, ma confusa memoria di fatti realmente avvenuti. Come confermano recentissime scoperte, c'e un altro pianeta nel sistema solare, un pianeta con un'orbita ellittica che transita tra Marte e Giove ogni 3.600 anni. I suoi abitanti - i Sumeri li chiamavano Anunnaki, la Bibbia Nefihim - iniziarono a visitare la Terra mezzo milione di anni or sono e le loro gesta possono essere lette nell'Antico Testamento come nel libro di Gilgamesh.
Le storie di uomini e dei del nostro passato più remoto – ciò che comunemente viene chiamato mito – non sono mere leggende, creazione fantastica, ma piuttosto confusa memoria di fatti realmente accaduti. Pilastri di saggezza che devono essere correttamente interpretati. E testimonianze di antiche conoscenze spesso perdute.
A questa affascinante teoria, il professor Zecharia Sitchin ha dedicato i sette libri del suo monumentale ciclo delle Cronache Terrestri, che ha conquistato milioni di lettori in tutto il mondo.
Ora, in questo compendio, ci guida attraverso siti archeologici, luoghi mitologici, antiche civiltà: per rivelare che i segreti dell’alba dell’umanità sono la chiave del nostro futuro.
Molte migliaia di anni fa, l'evoluzione della civiltà umana fu guidata, fin dai suoi primi passi, da una razza di esseri straordinari, venuti da un altro mondo e depositari di conoscenze che noi umani cominciamo solo oggi a comprendere. Testi antichi e resti archeologici avvalorano questa ipotesi. E se lette con occhi diversi, queste fonti aprono una porta verso una nuova interpretazione del sapere e ci rivelano la natura del "codice" grazie al quale la vita intelligente si diffonde nell'universo. Partendo dalla sapienza astronomica dei templi megalitici e dalla distinzione che esisteva nell'antichità tra "fato" e "destino", Sitchin ci svela il meccanismo che è alla base di tutte le profezie, anch'esso legato a quel misterioso codice. E quel codice il segreto che le tradizioni esoteriche di tutte le culture hanno tramandato attraverso i secoli, spesso senza comprenderne il vero significato. È quel codice - che gli antichi rappresentavano con l'immagine di due serpenti intrecciati - il segreto che dà la vita e trasmette l'identità. E quel codice è il DNA.
Quando Michelangelo raffigura il Serpente tentatore intrecciato all’Albero della Conoscenza e gli dà fattezze umane, rivela un’inaspettata familiarità con fonti non ortodosse e molto antiche. Perché il disegno ricorda il geroglifico che indica il dio egizio Ptah, composto da due serpenti intrecciati, e molto simile alla doppia elica del DNA.
Sono molti altri gli elementi che, nella Cappella Sistina, rimandano ad antiche conoscenze perdute. E dove, se non nelle più segrete stanze del Vaticano, Michelangelo poteva aver attinto a quei misteri?
Un filo rosso unisce il cuore della cristianità e le piramidi, la Sacra Sindone e Nazca, un filo che conduce alle origini divine dell’uomo.
Adamo, che in ebraico vuol dire “che già esisteva”, riceve dal Creatore il segreto per elevarsi al di sopra delle altre creature. Quale sia quel segreto Zecharia Sitchin lo ha svelato nei suoi studi, e ora ripercorre i luoghi chiave della sua ricerca, dalla Grande Piramide di Giza, dove è stata scoperta l’esistenza di una camera segreta mai svelata prima, alle vette delle Alpi, passando dalla culla dell’antichità, Roma.
Per Sitchin la mitologia non è mera creazione fantastica, bensì confusa memoria di fatti realmente accaduti. Alla luce delle ipotesi dell'autore, tradizioni, leggende e ritrovamenti, da sempre circondati da un alone di mistero, diventano improvvisamente coerenti e comprensibili. Tutti i libri fondanti delle grandi religioni affermano che i segreti del futuro sono racchiusi nel passato. Ora, attraversando il confine fra storia e profezia, e decifrando l'origine e il significato autentico dei più antichi simboli alla luce delle più recenti scoperte scientifiche, Sitchin risponde alla domanda che era rimasta inevasa nella sua straordinaria controstoria dell'umanità: quando? Quando torneranno gli dei del dodicesimo pianeta?
I testi sacri e i racconti del mito non rivelano solamente una preziosa testimonianza morale. Per Zecharia Sitchin rappresentano la memoria di un sapere tecnologico che riverbera di nuova luce il passato della civiltà umana. In questa ricostruzione molti successi della scienza moderna rappresentano antiche conoscenze perdute. Conoscenze che hanno consentito a popoli da tempo scomparsi di descrivere accuratamente dettagli del nostro sistema solare che noi solo ora stiamo scoprendo grazie all'esplorazione dello spazio siderale. I racconti di Adamo ed Eva, della pioggia di fuoco su Sodoma e Gomorra, di luccicanti messaggeri celesti, narrano in realtà un'altra storia. E fanno di scienza e mito due facce della stessa medaglia.