In dieci capitoli che si sviluppano nella forma di un dialogo, Robert Spaemann descrive episodi, esperienze ed incontri che lo hanno durevolmente segnato. Dialoghi ed episodi formano così un libro nel quale Robert Spaemann racconta le tappe della sua vita e il proprio itinerario intellettuale. Elementi biografici e filosofici si mescolano, e il racconto - come è tipico per questi e per molti altri dialoghi con Robert Spaemann - si allarga fino a sfociare in un nuovo pensare. Ne è derivato un panorama di immagini e di pensieri dalle tappe di vita, ritratti, discussioni e posizioni, che farà gioire chi già conosce Spaemann, ma terrà pure viva l'attenzione di ogni altro lettore che ancora non lo abbia incontrato. I due interessi della ragione, un testo che in nuce ripropone il pensiero di Robert Spaemann degli ultimi anni, costituisce il punto conclusivo e l'ultimo atto di questa concisa biografia intellettuale in forma di dialogo.
La nozione della "persona umana", autentica idea portante della cultura occidentale, è oggi messa in discussione da un approccio che vorrebbe ridurre i nostri comportamenti al funzionamento del sistema nervoso centrale. In questo libro in forma di intervista Robert Spaemann, il maggiore filosofo cattolico vivente, dimostra la contraddittorietà di tale tentativo e si sofferma sulle prerogative dell'uomo, in quanto "essere capace di autotrascendersi". Muovendo dalla questione antropologica, il discorso affronta anche altri temi di capitale importanza: dalle proprietà degli organismi viventi alle nostre responsabilità nei confronti dell'ambiente naturale, dal dialogo tra la filosofia e la teologia cristiana all'ideale di una "vita buona", come principio regolativo dell'agire etico.
Spaemann affronta una delle questioni cruciali del dibattito filosofico contemporaneo - il rapporto tra natura e persona - in una prospettiva inconsueta rispetto alla tradizione classica, che lo ha spesso concepito secondo uno schema oppositivo. Egli considera infatti persona e natura in un intreccio unitario: la persona è certo coscienza che trascende i limiti di una natura fissa, ma essa si esprime sempre all'interno della naturalità che è propria dell'essere umano. Secondo l'autore è proprio dell'uomo avere una natura e non essere natura: per questa via si è in grado di superare ogni opposizione dualistica, riscoprendo l'unità fondamentale dell'uomo stesso. Nel suo cammino Spaemann sostiene l'importanza di un ruolo "comprensivo" della filosofia anche per il nostro tempo, al fine di superare ogni specialismo e rimanere fedeli al dovere tipico della filosofia di mettere in discussione il proprio stesso statuto. Questa prospettiva non mancherà di coinvolgere studenti e appassionati di filosofia e teologia, offrendo spunti anche su temi scottanti del dibattito pubblico come quelli relativi a fine e inizio vita.
Incontro con il grande filosofo tedesco Robert Spaemann che riflette con lucidità sul significato della storia della filosofia, sulla letteratura dell'antichità (Omero, Sofocle, Virgilio), sulla storiatedesca (la questione dell'olocausto), su temi di etica di grande attualità (aborto, eutanasia), ma anche su questioni teologiche e relative alla vita della Chiesa: la liturgia, il ruolo delle donne nella Chiesa, la pedofilia, il modernismo di alcune posizioni reazionarie nella Chiesa.