Questo libro è opera di un sacerdote e di un medico cardiologo, che analizzano il cuore e le sue patologie da punti di vista diversi e complementari. Da un lato il cuore come centro profondo dello spirito, dall'altro come motore di quella macchina meravigliosa che è il corpo umano. Ildegarda, la santa badessa di Bingen ispiratrice del testo, ha trattato nelle sue opere, frutto di osservazione e di ispirazione divina, tutte le patologie conosciute nell'XI secolo. Le sue intuizioni, vengono qui comparate con le attuali evidenze scientifiche. Il cuore, sede dell'anima, è il luogo simbolico dove risiede la forza dello spirito, quella viriditas che Ildegarda definisce la potenza divina, fonte della vita. Perdendo la viriditas, l'uomo perde la propria capacità autoriparatrice. Il cuore, per la santa badessa di Bingen, è la sede dei sentimenti, delle emozioni, degli impulsi spontanei e del discernimento, e in esso nascono tutti i pensieri, sia positivi che negativi. Lo stato d'animo che più giova al cuore è un atteggiamento fiducioso, di apertura, tolleranza e compassione verso tutte le creature. In questo manuale, sintetico ma completo, molto utile a tutti coloro che vogliano coniugare il benessere del corpo e dello spirito, viene inoltre sottolineata l'importanza della musica, della danza, della serenità familiare, dell'equilibrio con l'ambiente circostante, in una visione olistica dell'individuo.
Martino di Tours, Patrizio, Benedetto da Norcia, Brandano, Domenico di Guzmán, Francesco d'Assisi, Antonio da Padova, Tommaso Moro, Ignazio di Loyola, Francesco Saverio, Filippo Neri, Carlo Borromeo, Camillo de Lellis, Luigi Gonzaga, Giuseppe da Copertino, Curato d'Ars, Giovanni Bosco, Pio X, Domenico Savio, Giovanni XXIII, Pio da Pietrelcina, Josemaría Escrivá de Balaguer... Uomini eccezionali che hanno segnato la storia dell'umanità lottando contro la barbarie, l'ignoranza, l'ingiustizia, la povertà; trasformando l'ambiente fisico e sociale; creando scuole, confraternite e ordini religiosi vivendo sempre a contatto con l'angelo. Dalla nascita alla morte, la vita è sotto la protezione e l'intercessione degli angeli. Si manifestano in modo eclatante e luminoso svelando la loro superiore natura celestiale oppure si rivelano in modo «nascosto», assumendo le sembianze di un povero, di un pellegrino, di un ospite, di un amico che cerca un colloquio privato e parla a bassa voce per non disturbare. L'attendibilità delle apparizioni angeliche nella vita dei santi è stata a suo tempo indagata dai Bollandisti, un gruppo di storici della agiografia cristiana appartenenti alla Compagnia di Gesù che sotto la guida di padre Bolland (1596-1665) realizzarono una gigantesca raccolta di documenti sulla vita dei santi e dei beati apparsa nel XVII secolo. Oggi don Marcello Stanzione, uno dei massimi angelologi cattolici a livello mondiale, aggiorna tale ricerca includendovi i santi canonizzati dal XVIII al XXI secolo. Il domenicano Antonin Sertillanges (1863-1948) scriveva: «C'è senza dubbio un nesso tra santità ed esistenza angelica, solo che nessuno è mai diventato santo perché ha visto gli angeli, ma ha visto gli angeli perché è diventato santo».