I vari contributi, originati in occasione del XXX convegno di Ravennatensia (Centro studi e ricerche antica provincia ecclesiastica ravennate), dedicato alle architetture del sacro nel bacino adriatico (Adria, settembre 2009), permettono di acquisire una visione vasta sul tema che viene esaminato sotto differenti punti di vista. La riflessione prende avvio dal nesso tra le architetture sacre e la tipicità culturale di un luogo. Antichi edifici di culto individuano percorsi complessi, incastonati in itinerari antichi lungo i quali si può supporre si muovessero tanto le capacità tecniche dei costruttori, quanto la devozione dei fedeli. Le analisi dei contesti locali che alcune relazioni propongono hanno per oggetto non solo le origini del cristianesimo nel bacino adriatico, ma anche lo studio del territorio nella sua unità e nelle sue tipicità e individuano un fitto intreccio che tiene insieme le due coste e appare ancora oggi ben riconoscibile e documentato, nonostante gli strappi del recente passato.
In occasione del primo millennio dalla nascita di Pier Damiani (1007-1072), il Centro studi e ricerche antica provincia ecclesiastica ravennate ha interamente dedicato il proprio 29° convegno alla figura del santo, vescovo e dottore della Chiesa.
La riforma monastica ed ecclesiastica del secolo XI, l'azione politica e spirituale, le relazioni di ampio respiro sono solo alcuni dei motivi che segnalano Pier Damiani fra gli intellettuali più raffinati e dinamici del tempo. Eremita, teologo, riformatore: questi i nuclei attorno a cui si sono mossi i vari contribuiti degli studiosi, che ben sintetizzano la complessità di una vita spesa "tra cielo e terra".