In questo quarto (e penultimo) volume della serie della ristampa anastatica di tutte le opere di Bernardino Telesio (Cosenza, 1509-1588) - promossa dal Comitato nazionale per le celebrazioni del V centenario della nascita pubblichiamo l'edizione definitiva del capolavoro di Telesio: "il De rerum natura iuxta propria principia" (1586), infatti, amplia notevolmente le due edizioni precedenti (1565 e 1570), approfondendo temi già trattati e aggiungendone di nuovi (tra cui l'etica). Nella sua ampia introduzione, Guido Giglioni affronta alcuni dei nuclei fondamentali del De rerum natura, soffermandosi particolarmente sul rapporto tra spiritus e anima. Giglioni ha anche curato un indice analitico in cui figurano le parole chiave del lessico telesiano. Premessa di Nuccio Ordine
Dopo la pubblicazione del primo volume (De natura iuxta propria principia -Ad Felicem Moimonam iris), si arricchisce di un nuovo tomo la collana delle ristampe anastatiche di tutte le opere di Bernardino Telesio (Cosenza, 1509-1588), promossa dal Comitato nazionale per le celebrazioni del V centenario della nascita. In questo volume, gli studiosi e i lettori del filosofo cosentino troveranno gli opuscoli filosofico-scientifici, pubblicati a Venezia nel 1590 dal fedele discepolo Antonio Persio (De cometis et lacteo circulo, De iis quae in aere fiunt, et de terraemotibus, De iride, De mari, Quod animai universum ab unica animae substantia gubernatur, De usu respirationis, De coloribus, De saporibus, De somno). All' introduzione di Miguel A. Granada si accompagna un dettagliato indice analitico con le parole chiave del lessico telesiano. Premessa di Nuccio Ordine.
Il Comitato nazionale per le celebrazioni del V centenario della nascita di Bernardino Telesio ha promosso la pubblicazione in ristampa anastatica di tutte le opere del filosofo cosentino (1509-1588), oggi difficilmente reperibili. Sono previsti cinque volumi. In questo volume iniziale della serie si pubblicano due testi di straordinaria importanza: il "De natura iuxta propria principia" (Antonio Biado, Roma 1565) - considerato da Eugenio Garin come il capolavoro di Telesio rispetto alle due successive edizioni (1570 e 1586) - che reca non soltanto numerosissime aggiunte, correzioni e osservazioni, ma anche il rifacimento di interi capitoli; e l'esemplare di un'edizione sconosciuta agli studiosi dell'opuscolo De iride, apparso a Napoli presso Mattia Cancer nel 1566 col titolo "Ad Felicem Moimonam iris". La ristampa è arricchita da un'ampia introduzione di Roberto Bondì che ha anche curato un prezioso indice analitico in cui sono presenti le parole chiave del lessico telesiano. Premessa di Nuccio Ordine.