Con l'irruzione del Covid-19, le presidenziali USA 2020 sono divenute ancora più rilevanti non solo per l'America ma per tutto l'Occidente. La più ricca nazione del mondo rivela il suo lato debole: né la forza delle armi né la potenza del dollaro sono in grado di affrontare la sfida del momento. La democrazia americana ha saputo resistere a guerre, crisi sociali e tentativi autocratici: saprà ora battere Trump e risollevarsi dalla pandemia? La sua forza è il Genio americano che poggia sul Rule of Law e sul Bill of Rights. Dal 1790 il cuore della nazione batte al ritmo del voto presidenziale che anche quest'anno sceglie il suo leader. America First ha generato molti abusi di potere. In passato altri movimenti (nativismo, maccartismo, militarismo) hanno convertito il patriottismo in nazionalismo e l'amore per la propria comunità in razzismo, senza tuttavia rendere l'America illiberale se non per limitati periodi. Finora la nazione ha trovato gli antidoti per resistere alle involuzioni e difendere il suo regime di libertà. Cosa accadrà alle presidenziali di novembre di fronte all'irruenza di Trump e alla prova del Covid-19? Massimo Teodori con l'esperienza dello storico individua i dilemmi del momento: egemonia finanziaria o rispetto dei diritti umani? Populismo o democrazia? Se sarà confermato, l'attuale Presidente potrebbe trasformare in senso illiberale le istituzioni con un danno per l'Occidente democratico. Se Joe Biden andrà alla Casa bianca, gli Stati Uniti potrebbero riprendere la strada maestra, interna ed estera, tracciata dal Genio americano.
Da uno dei massimi esperti in Italia di storia americana un libro controcorrente su Barack Obama, il "grande presidente" che ha rinnovato la politica estera degli Stati Uniti e ha affrontato le diseguaglianze tra ricchi e poveri. Mentre Obama si appresta a lasciare la Casa Bianca, Massimo Teodori traccia un primo bilancio del suo operato, rispondendo ad alcuni interrogativi: ha portato l'America alla decadenza o ha rinnovato il Paese più ricco e potente del mondo? Ha combattuto il terrorismo o ha favorito, con l'isolazionismo, l'avanzata dell'Isis? Ha affrontato il razzismo o non è riuscito a ridurre le tensioni che agitano la società americana? È stato dalla parte dei ricchi di Wall Street o del ceto medio di Main Street? In breve: la sua presidenza è stata un successo o un fallimento? La seconda parte del volume contiene una guida per tutti coloro che vogliono comprendere la macchina della democrazia statunitense e farsi un'idea di come si svolgeranno le presidenziali del 2016, dalle primarie alle convenzioni nazionali, fino all'elezione popolare dell'8 novembre.
"Fumo, soltanto fumo". Cosi ha replicato Giorgio Napolitano alle accuse di aver complottato a favore di Mario Monti, contro Silvio Berlusconi. Questa è solo l'ultima in ordine di tempo delle fantasie evocate dal complottismo, l'arma più usata dai politici di qualsiasi colore per giustificare le proprie incapacità e ingannare l'opinione pubblica. Il morbo complottistico è cosi diffuso che nessuno crede più a quel che vede e molti pensano davvero che siamo governati da forze imponderabili. Sono vere o false le versioni che dipingono Berlusconi come vittima dei giudici, Grillo & Casaleggio come agenti di una cospirazione internazionale, Monti come mandato dalla massoneria finanziaria, le ruberie dei partiti inventate dai magistrati e, viceversa, i magistrati ossessionati dal desiderio di tappare la bocca ai politici? In questo libro, Teodori e Bordin rispondono raccontando una controstoria anticomplottistica della Repubblica, che smonta trucchi e abbagli della politica: dai comunisti, che ieri vedevano ovunque le forze oscure della reazione, ai democristiani, che inventavano golpe destabilizzanti solo per rafforzare il proprio potere; dalle cospirazioni eurocapitalistiche alla "bufala" della P2 ad opera di Licio Gelli, dalle teorie sulla perfida mano americana al potere della mafia all'indomani dello sbarco alleato in Sicilia; dalla favola del "doppio Stato" a Gladio e Moro.
È davvero in atto un'offensiva tradizionalista dai tratti clericali che impedisce in Italia l'adozione delle riforme civili dei moderni paesi occidentali? Massimo Teodori con l'occhio dello storico e la verve del polemista laico ripercorre le ultime tappe dell'antimodernismo antiliberale: fecondazione assistita, coppie di fatto, bioetica, aborto, terrorismo, radici cristiane, Stato e Chiesa. Ma la responsabilità di un ritorno a un fosco passato non è di papa Ratzinger e del cardinale Ruini che fanno aggressivamente il loro mestiere. E piuttosto di quei politici che abdicano alla loro autonomia e inseguono la Chiesa per ottenerne i favori.