Lo sciame borderline è costituito da una serie di memorie traumatiche che non hanno trovato una trama, da un funzionamento dissociativo che risulta sganciato dalla dimensione simbolica. Partendo dalla sua pratica clinica, Nicolò Terminio propone una prospettiva originale sul disturbo borderline. Grazie alla chiarezza espositiva, l'autore consente al lettore di ripercorrere il cammino che lo ha portato a pensare la clinica borderline secondo la logica dello sciame. Nella concettualizzazione dello sciame borderline la teoria del soggetto di Lacan e la clinica del vuoto di Recalcati vengono messe in dialogo con altre prospettive psicoanalitiche, con la psicopatologia fenomenologica e con la tradizione psicodinamica che prende origine da Janet. Il quadro d'insieme orienta il lettore nell'applicazione terapeutica dei principi che guidano la cura. Prefazione di Massimo Recalcati.
In un'epoca in cui i legami sociali sembrano diventare soltanto liquidi e virtuali, l'educazione affettiva e sessuale può svolgere una funzione civile di grande rilievo perché costruisce i presupposti per vivere l'amore e gustare la possibilità di essere generativi insieme agli altri. L'autore sviluppa questo tema attingendo alla sua esperienza clinica di psicoanalista e dopo aver ulteriormente approfondito l'argomento nel corso di una ricerca triennale. Questo libro si rivolge innanzitutto a genitori, insegnanti, educatori e agli operatori impegnati direttamente sul campo. Il contributo della psicoanalisi all'educazione consiste nell'illustrare le dinamiche inconsce che entrano in gioco nel legame tra emozioni, affetti, sessualità e amore, quattro esperienze differenti ma intimamente intrecciate tra loro.
«La tesi sovversiva di Terminio è che grazie alla psicoanalisi possiamo imparare a pregare in un modo nuovo. Non si tratta in questa nuova forma della preghiera di invocare un Altro magico e protettore, ma, innanzitutto, di "affidarsi al silenzio". In fondo a chi ci rivolgiamo quando preghiamo, si chiede, senza sconti, Terminio, se come psicoanalisti crediamo nell'inesistenza dell'Altro? Nella preghiera il primo passo non è quello - diversamente da quello che pensava Freud - di consolidare l'Altro della fede come prolungamento dell'imago paterna idealizzata, ma di operare il suo radicale svuotamento; "anziché riempire la mancanza dell'Altro si tratta di acconsentire che l'Altro faccia emergere la nostra mancanza". Il capovolgimento è risoluto: non si prega per essere perdonati o amati dall'onnipotenza dell'Altro, ma si prega, se si vuole pregare, per incontrare la nostra mancanza, per scorgere come questa mancanza possa trasfigurarsi in un atto di donazione verso l'Altro. E questa la sovversione profonda che sconcerta il paradigma freudiano: non si prega affinché l'Altro esaudisca le nostre richieste, ma per amare l'Altro». (Massimo Recalcati)
In ambito calcistico Maradona e Messi sono considerati i geni più rappresentativi del calcio perché in grado di creare uno spazio dove nessuno avrebbe mai immaginato che poteva esserci uno spazio. Il genio è dunque colui che genera e apre nuovi spazi, non soltanto nel gioco del calcio. Recalcati può essere, in questo senso, definito il Maradona o il Messi della psicoanalisi. Scritto da uno dei più brillanti allievi di Recalcati, già autore di un' Introduzione a Recalcati, in questo volumetto che inizia proprio parlando di Maradona, l'Autore analizza il fenomeno Recalcati, il suo "stile di gioco" culturale, ripercorrendo tappe della sua biografia, la sua formazione, passaggi fondamentali come la creazione di Jonas, fino ad arrivare al successo di massa di Recalcati che ha generato ammirazione e rivalità, consenso e critiche. Come inevitabile. Recalcati non si è limitato infatti a percorrere un cammino già tracciato da altri, ma ha oltrepassato i confini della psicoanalisi per rivoluzionare il campo del sapere.
Siamo davvero pronti per un figlio? Questa domanda risuona probabilmente in ogni giovane coppia. Alle difficoltà del mondo esterno si sommano le insicurezze della coppia di fronte a un compito che può sembrare arduo. Ma la "generatività" di una coppia non è solo quella che si realizza nel mettere al mondo un figlio. La coppia genera non soltanto nel mettere al mondo il figlio e nell'offrirgli le cure necessarie, ma anche quando inserisce i figli tra le generazioni e permette la loro realizzazione personale. La "generatività" della coppia si realizza, infine, anche nella sua apertura ai legami sociali, quando fornisce guida e sostegno alla crescita delle nuove generazioni e non solo ai propri figli. Questo volume unisce storie vere di coppie accompagnate dall'autore in un percorso psicoterapeutico e riflessioni concrete e utili, capaci di far progredire in un percorso "a due".