Chi sono gli eroi quotidiani? Quelli che non si arrendono, quelli che ce l'hanno fatta, quelli che hanno speso la propria vita per gli altri. E questo libro raccoglie le loro storie di "testimonianza e riscatto". Giovanni Terzi racconta un'Italia diversa da quella che di solito campeggia sulle prime pagine dei giornali. Un'Italia lontana dal malaffare, dalla faciloneria e dagli intrallazzi; un'Italia che non si identifica negli scandali e nella corruzione e che ha nel proprio Dna la generosità e l'altruismo. Un Paese che, oltre a santi, poeti e navigatori vanta molti eroi, appunto. Spesso invisibili. Come Jenni, bellissima ragazza di trent'anni che da otto convive con una terribile malattia degenerativa che non le ha tolto il sorriso. O Stefania, vittima della nube tossica di Seveso, che dopo ben cinque operazioni al volto è tornata a coltivare sogni e progetti. O Felice che, a causa di un'atrofia al nervo ottico, ha perso la vista a soli quattordici anni ma nonostante tutto è diventato un bravissimo scultore. O don Renato, prete piemontese che da quarant'anni si prende cura dei meninos, i bambini di strada che vivono nelle favelas di Rio de Janeiro dediti all'accattonaggio e alla criminalità... Uomini e donne che hanno saputo reagire con forza alle piccole e grandi tragedie della vita e che hanno affrontato con coraggio e caparbietà ogni sorta di sfida che il destino ha posto sul loro cammino. Persone umili e silenziose, sempre consapevoli che nulla avrebbe impedito loro di risalire la china e di tornare a essere una parte viva della comunità. Storie a lieto fine che l'autore ha voluto raccontare, andando oltre la cronaca, come monito di speranza ed esempio della grandezza dell'uomo. Perché, come diceva Giovanni Paolo II, tutti dobbiamo prendere in mano la nostra vita e farne un capolavoro.
Questo romanzo è liberamente ispirato alla storia di Tammam Youseff, il cardiochirurgo siriano che, insieme al professor Alessandro Frigiola, luminare della cardiochirurgia pediatrica, è riuscito a trovare i fondi per la costruzione dell'Ospedale di Damasco. È il racconto di un uomo speciale, un uomo retto, che vive quotidianamente la guerra e rischia la propria vita per salvare quella di migliaia di bambini, nella profonda convinzione che, per superare le barriere ideologiche che provocano conflitti e morti, sia necessario non guardare le differenze tra le persone, ma riconoscerne le somiglianze, per trovare quel filo conduttore che ci lega tutti: la sacralità e l'inviolabilità della vita. Il destino lo porrà di fronte a una scelta importante: operare il figlio di uno dei componenti del gruppo terroristico che uccise suo fratello. Tammam terrà fede al giuramento di Ippocrate?
Il 13 ottobre 1998 Giovanni Terzi venne arrestato con l'accusa di corruzione, per fatti risalenti al 1994-1997 quand'era assessore all'Urbanistica al Comune di Bresso. Il 1° febbraio 2006, a oltre sette anni dall'arresto, la Cassazione ha definitivamente confermato l'assoluzione «perché il fatto non sussiste».
In queste pagine, scritte con immediatezza diaristica, rivivono i 75 giorni di carcerazione preventiva patiti da un innocente, vittima della malagiustizia. «Terzi», afferma Vittorio Feltri nella Prefazione, «non descrive le sue prigioni, ma le mie e le tue. Questo libro è una finestra aperta sulla vita di un uomo vero. I sentimenti sono a volte fragranti come il pane, altre amari come le lacrime, ma sono tutti veri. Questo libro ci migliora. Giovanni Terzi ci aiuta a tirar fuori il meglio di noi».
E Massimo Ferlini, nella Postfazione, aggiunge: «A me non basta che, alla fine, Giovanni abbia trovato una sentenza che lo assolve. C'è un'ingiustizia pagata da lui, da suo figlio, dalla sua famiglia che aspetta una risposta. Cittadino in attesa di giudizio. Quanti diritti ha già perso per questo?».
In sette conversazioni con il giornalista e storico Luciano Garibaldi, Giovanni Terzi, 46 anni, attualmente assessore del Comune di Milano, rivela il rapporto di intensa stima e di amore nei confronti del padre, il grande giornalista e narratore Antonio Terzi, scomparso l’8 settembre 2001.
Il libro riavvolge il colorato gomitolo della vita di Giovanni dalla prima infanzia, all’ingresso in politica, alla maturità ora raggiunta, nell’abbraccio sereno di papà Giovanni e di mamma Luisa e nella complicità forte con il fratello maggiore Pietro.
Ma rivivono nelle pagine, nello stile avvincente di un esperto giornalista, anche quarant’anni di storia e di vicende non soltanto milanesi, ma italiane, ricostruite attraverso il tessuto di relazioni e i fatti salienti della parabola umana e professionale di Antonio Terzi, oltre che attraverso i ricordi e le esperienze dei due autori-biografi: dagli «anni di piombo» ai protagonisti delle vicende di storia e di cronaca (solo per fare un nome, Enzo Tortora) che hanno segnato la seconda parte del Novecento, per irrompere nell’attualità, seguendo il cammino politico e culturale di Giovanni Terzi, professionista nella Milano di oggi, dove ha promosso una serie di iniziative volte al futuro della metropoli (tra le tante: i grandi concerti in piazza Duomo, il «sindaco d’agosto», la maratona, la fondazione di «Sìamo Milano», l’associazione che riunisce tutti gli «immigrati» di successo, i milanesi d’adozione che – come ha scritto il Corriere della Sera – «vogliono pagare il debito di riconoscenza con la città che li ha ospitati e ha permesso loro di fare strada nella vita»)...
Questo volume è, in definitiva, la storia di una famiglia affiatata, nel respiro di una famiglia più grande, altrettanto accogliente e unita, quale resta, nonostante tutto Milano.