Due sono i protagonisti di questo libro: il cardinale castigliano Gil Albornoz e l’Italia, in cui il cardinale fu inviato dai papi di Avignone dal 1353 al 1367.
In quegli anni Albornoz assunse il ruolo di indiscusso protagonista nella storia politica e militare e seppe riorganizzare profondamente lo Stato della Chiesa, tanto che nella tradizione storiografica ne è considerato il secondo fondatore, dopo Innocenzo III.
L’autore non propone una biografia tradizionale d’impianto cronologico, bensì indaga gli ambiti nei quali si svolse la missione di Albornoz per tentare una sintesi, che consenta di comprendere meglio i cambiamenti nella storia d’Italia. Sia sotto il profilo politico, nella costante ostilità verso i Visconti di Milano, sia per l’aspetto militare, nell’urgenza di una Penisola invasa dalle truppe mercenarie europee, o nella riconfigurazione dei poteri all’interno dello Stato della Chiesa, l’attività di Albornoz fu vigorosa.
Se il suo ruolo di legato dei papi avignonesi si poneva sul solco di una tradizione che percorre tutto il Trecento, è indubbio però che la sua forte personalità e la sua personale visione sulla realtà italiana seppero dar vita ad assetti e soluzioni innovative.
Il libro indaga luci e ombre di questa vicenda, talora complicata dai difficili rapporti fra Albornoz e i papi di Avignone, e valorizza al contempo il ricco lascito ereditario del cardinale: il Collegio di Spagna di Bologna, istituito dal cardinale nel suo testamento, è infatti il più antico collegio universitario italiano che abbia conosciuto una vita ininterrotta fino ad oggi.
Francesco Pirani
è ricercatore in Storia medievale all’Università di Macerata. Si occupa di storia istituzionale, in particolare della civiltà comunale e signorile, e rivolge al contempo i suoi interessi alle strutture politiche dello Stato della Chiesa. Tra le sue pubblicazioni: Tiranni e città nello Stato della Chiesa. «Informatio super statu provincie Marchie Anconitane» (1341), 2012.
Scopri le passioni, le inclinazioni, le capacità di tuo figlio per potenziare le sue doti e lasciarlo libero di diventare se stesso. Ogni bambino è unico, irripetibile e quindi speciale. Ognuno a modo suo. Come possiamo noi genitori riconoscere i talenti di nostro figlio o di nostra figlia? Cosa possiamo fare per aiutarli a esprimerli al meglio, a coltivarli e a trarre felicità dalle loro passioni? Francesca Valla, insegnante e counselor, in questo libro ci accompagna a scoprire come il talento possa esprimersi in mille direzioni, se riusciamo a orientare i bambini nel modo opportuno. Quali sono i passi per incoraggiarli a sperimentare in maniera libera le proprie capacità e inclinazioni? Quali sono le parole, i gesti, gli sguardi che danno loro fiducia e spontaneità? Che cosa dobbiamo evitare per non gravarli di troppe aspettative, per non proiettare su di loro un nostro concetto di successo legato alle nostre predisposizioni personali o a una meta professionale? Attraverso storie, riflessioni e ispirazioni esploreremo l'empatia, il coraggio, l'ascolto: un approccio efficace per prenderci cura di nostro figlio, rispettandolo e lasciandolo libero di diventare se stesso. Perché l'obiettivo di noi adulti - genitori, insegnanti, nonni - è che tutti i passi che faremo insieme ai nostri bambini possano consegnare al mondo di domani donne e uomini felici, capaci e consapevoli dei propri talenti.
La contemporanea società globalizzata è paragonabile all’antica Babilonia che seppe dominare su molti popoli senza sconvolgere le loro tradizioni ma sottoponendoli a un solenne giuramento di fedeltà alla sua autorità con gli obblighi scali che ne derivavano. Una situazione che vediamo oggi con l’europeismo fiscale e monetario e l’affermarsi di un pensiero unico finalizzato ad un irreligioso conformismo di massa.
Note sull'autore
Francesco di Maria è nato a Cosenza nel 1949, dove ha vissuto e lavorato, in qualità di docente liceale di filosofia e storia fino al 2006. Ha pubblicato numerosi volumi filosofici: su Antonio Banfi, Piero Martinetti, Federigo Enriques, su pensatori europei quali Francesco Bacone, Karl Marx, Sigmund Freud, Edmund Husserl, Emmanuel Mounier, Cornelius Castoriadis. Un esito consistente del suo nuovo corso religioso e filosofico è rappresenta-to, oltre che da questa opera, da un ponderoso volume su Maria di Nazaret, intitolato Maria combattente di Dio (BookSprint, 2018).
Viviamo in un mondo pluralista con molte religioni, culture, lingue, gruppi etnici. Dovremmo essere capaci di conoscere, accettare e apprezzare gli altri. Dovremmo dialogare e collaborare per il bene di tutti. È necessario portare le persone a capire che l'unico Dio può essere raggiunto in maniere diverse. Le strade diverse dipendono dalla storia, dalle circostanze geografiche e culturali. La sfida non è solo quella di rispettare e di tollerare queste differenze, ma di celebrarle. Le religioni non salvano. Ma Dio sì. Dio può far uso di ogni mezzo per raggiungere le persone. Dio può parlare tramite santi e profeti in ogni religione. Con contributi di Brunetto Salvarani e Gaetano Sabetta.
Un'originale ed efficacissima riflessione sui misteri della passione, morte e risurrezione di Gesù, con incursioni nella contemporaneità che aiutano il lettore a confrontare la propria vita con quella di Gesù: obbedienza e servizio, individualismo e violenza, verità e menzogna, realizzazione di sé e felicità, vita e morte. Non solo esercizi spirituali, ma un vero percorso esistenziale, profondamente umanizzante. Intense preghiere al termine di ogni capitolo completano il testo.
Descrizione:
La Collana “Manuali brevi” è stata ideata e strutturata appositamente per tutti coloro che si apprestano alla preparazione delle prove dei principali concorsi pubblici e degli esami per l’abilitazione professionale.
L’opera è frutto di una felice combinazione tra gli aspetti caratteristici, da un lato, della tradizionale trattazione manualistica, di cui conserva la struttura e l’essenziale impo­stazione nozionistica, e, dall’altro, della più moderna trattazione “per compendio”, di cui fa proprie la capacità di sintesi e la schematicità nell’analisi degli istituti.
I problemi giuridici sono stati inquadrati equilibrandoli tra la loro profondità storica (tramite un contenuto richiamo ai principali orientamenti dottrinari) e la loro attualità concreta (tramite un’attenta selezione delle decisioni della giurisprudenza).
Per agevolare chi deve comprendere e memorizzare “in fretta” e, al contempo, deve possedere una preparazione completa e approfondita della materia, i volumi si sviluppano lungo due principali direttrici:
– chiarezza nella forma, attraverso semplicità ed eleganza espositiva;
– completezza nella sostanza, attraverso una trattazione esaustiva ma allo stesso tempo sintetica.
I volumi sono caratterizzati da:
chiara articolazione degli argomenti in paragrafi e sottoparagrafi interni;
esposizione schematica “per punti”;
evidenziazione, tramite l’utilizzo di grassetti e corsivi, dei concetti-chiave di ogni singolo istituto;
box di approfondimento sulle questioni pi√π problematiche;
attenta selezione delle più rilevanti e recenti decisioni della giurisprudenza, segnalate in appositi “Focus giurisprudenziali”;
segnalazione delle principali domande d’esame alla fine di ogni capitolo;
dettagliato indice analitico-alfabetico, per agevolare la ricerca degli istituti.
Dalla combinazione di questi elementi deriva un modello di “terza generazione” di testi per la preparazione alle prove d’esame, che riesce a coniugare i vantaggi dei tradizionali manuali e dei moderni compendi, destinato inevitabilmente a prevalere nel futuro scenario della formazione di studi, in cui l’imperativo è apprendere “tutto e subito”!
Il documento riporta il discorso con il quale papa Francesco ha concluso il summit in Vaticano (21-24 febbraio 2019) su «La protezione dei minori nella Chiesa». Testo da molti citato in parte, e spesso in queste ultime ore anche strumentalizzato. Ci sembra importante portarlo alle stampe, pur in attesa del Motu Proprio annunciato, perché tutti, desiderandolo, possano avere accesso in modo immediato a quanto il Papa ha detto, concludendo questo momento così importante e drammaticamente intenso per la vita della Chiesa, passata, presente e futura.
Una guida per i lettori disposti a ripercorrere il pellegrinaggio spirituale compiuto dal grande mistico tedesco Angelus Silesius (16241677), che fu medico, poeta e non da ultimo sacerdote, dopo essersi convertito dal luteranesimo al cattolicesimo. Suo capolavoro, "Il pellegrino cherubico", è l'opera di poesia religiosa più vivace del Seicento. Un testo composto di componimenti lirici, epigrammi e aforismi, dai quali emerge una sintesi di tutta quanta la mistica cristiana tedesca: da Meister Eckhart a Jacob Böhme. Negli scritti silesiani vengono sottolineate l'essenzialità di praticare l'amore, l'urgenza del distacco da ogni brama egoica e l'opportunità d'una accettazione piena/serena degli eventi. Completa il saggio un'antologia di 200 aforismi silesiani, in un'inedita e puntuale traduzione.
Inchiodato sulla croce, Gesù vince "soccombendo". Gesù non è un superuomo né un uomo divinizzato, ma è la forma umana di Dio. Nella croce, a Pasqua, Dio non ci ha voluto salvare coi miracoli, ma ponendo la sua umanità a servizio della sua eterna sapienza. In Gesù si svela finalmente l'umanità fedele a Dio, in un mondo che si è allontanato da lui.
Le riflessioni che il testo popone attingono principalmente, ma non solo, alla meditazione fatta da papa Francesco ai giovani, al termine della Via Crucis durante la GMG di Panama, 25 gennaio 2019. Le parole di Francesco sono cariche di quella forza e tenerezza che sempre caratterizzano il suo insegnamento, specialmente quando si rivolge ai giovani. Le stazioni accompagnano Gesù nella sua passione dall'Orto degli Ulivi alla deposizione dalla croce. Ogni stazione propone il testo biblico e il commento del Papa.
"Dire che papa Francesco è il pontefice della gioia potrebbe sembrare scontato: tante sono le volte che fa uso di questa parola nella sua predicazione; e la gioia, d’altronde, è nello stesso titolo del suo documento “fondativo”, l’Evangelii Gaudium, l’esortazione apostolica con la quale ha aperto il suo magistero, facendone una vera e propria pietra miliare ancora oggi decisiva per comprenderlo. Il “Vangelo della gioia” è al centro del suo annuncio: una gioia che, per i cristiani, non può che nascere da Betlemme e aprire, da lì, alla storia totale, universale. Non possono esistere cristiani infelici, tristi, mogi, poiché chi comprende che l’amore di Dio per l’uomo si spinge fino alla condivisione di una culla e di una croce non può avere alcun dubbio sulla luce che il cristianesimo apre nel mondo."