Questa storia degli ebrei è sostanzialmente la storia del secondo millennio, preceduta da una presentazione della diffusione dell'ebraismo in Europa, degli intinerari in essa seguiti e da una mappatura delle sue comunità, con particolare attenzione a quelle italiane. La trattazione si svolge attorno alle vicende dei due grandi ceppi etnico-culturali e religiosi dei sefarditi e degli ashkenaziti, indagate soprattuto nei loro aspetti religiosi. La Riforma rappresenta l'incontro-confronto di questo ebraismo con i prodotti della cultura laica, illuministica e poi risorgimentale dell'Occidente. Gi ebrei diventano, tra '700 e '800, dei protagonisti nella realtà economica, culturale e, in parte, anche in quella politica dell'Occidente: da una parte essi partecipano a tutte le lotte di liberazione, avvenute in Europa; di segno opposto sono le persecuzioni antiebraiche dei tempi moderni, dirette contro il potere vero o presunto dell'elemento ebraico nella società, di cui la Shoah è il culmine.
Mai come in Svizzera, tra l'uomo e Dio si colloca la storia di un paese. E dunque montagne e vallate, acque e pianure, villaggi e città; e poi loro, gli Svizzeri, con quattro lingue e i dialetti e la complicatissima vicenda della convivenza.Il volume tenta di ricostruire la storia religiosa della Svizzera che risente necessariamente della costitutiva espressione di fede, delle divisioni confessionali a partire dalla Riforma del XVI secolo.