Le donne che fecero parte dell'Assemblea Costituente furono solo 21. Eppure non tutti sanno che il loro contributo alla stesura della carta fu fondamentale, anche perché seppero esprimere con consapevolezza la novità della partecipazione femminile alla politica. Ancor più importante, però, è il contributo che le donne hanno dato, in oltre settant'anni, a far sì che la Costituzione diventasse realtà. Gli esempi sono innumerevoli: l'autrice ci racconta di figure come Tina Anselmi (prima donna ministro), Giulia De Marco (tra le prime 8 vincitrici del concorso per accedere alla magistratura, nel 1965), Maria Gabriella Luccioli (prima donna presidente della Cassazione), Marta Cartabia (prima donna presidente della Corte Costituzionale), E, oltre alle istituzioni, c'è la società civile: Franca Viola (la prima donna a opporsi al matrimonio riparatore con l'uomo che l'aveva violentata) e Tina Lagostena Bassi (che lottò contro la colpevolizzazione delle vittime di violenza), Luisa Spagnoli (imprenditrice), Francesca Sèrio (prima donna a denunciare reati di mafia), Bianca Piccinino (prima donna a condurre un TG), Emma Carelli (prima donna a dirigere un teatro dell'Opera), Rita Levi Montalcini (prima donna italiana a vincere il Nobel per la medicina), Lidia Beccaria Ricolfi (prima donna a testimoniare l'orrore dei campi di concentramento). Prefazione di Rosy Bindi.
Come ogni anno riparte l'iniziativa Mare sicuro con la quale la Guardia costiera è impegnata, lungo ottomila chilometri di coste italiane, più i laghi Maggiore e di Garda, a garantire la sicurezza dei villeggianti. Un lavoro che si svolge tutto l'anno, ma che ha nei mesi estivi la massima concentrazione con l'impiego di oltre tremila persone, 300 mezzi navali e 15 mezzi aerei. Un impegno qui raccontato attraverso quattro storie esemplari che mettono in evidenza l'abnegazione e la professionalità di chi ogni giorno è chiamato a salvare vite umane in mare (bagnanti, diportisti e chiunque si trovi in difficoltà), a tutelare l'ambiente marino e costiero e a controllare l'intera filiera ittica.
Annachiara Valle firma questo agile volume dedicato a una figura storica della politica e del cristianesimo italiano, Giorgio La Pira. Un personaggio, un episodio, una virtù: I buoni maestri è una serie di dieci volumi pensata per raccontare la vita, il pensiero e l'opera di uomini e donne capaci di ispirare le nostre vite sulla strada verso il bene.
La Calabria è terra di contraddizioni, terra di meraviglie e di bassezze, dove la più ricca organizzazione criminale, la ’ndrangheta, allunga le sue mani sporche su luoghi e riti della religione e dove chi dovrebbe impedirlo spesso è impegnato in altro. Ed è proprio da un luogo di culto che l’inchiesta di Annachiara Valle prende il via; dal Santuario della Madonna di Polsi nel Comune di San Luca, luogo del ritrovo annuale dei boss della ‘ndrangheta provenienti da tutto il mondo. Lì si ritiene sia stata presa, nel 2005, anche la decisione di uccidere Francesco Fortugno, vicepresidente della Regione. Fulcro del libro è l’analisi del rapporto tra ‘ndrangheta e Chiesa, una Chiesa troppo spesso distratta, assopita o addormentata. Eppure, sostiene l’Autrice, è proprio nella Chiesa che possono nascere le forze per il cambiamento. Il primo passo è separare il male dal bene, riconoscere gli errori perché non vengano ripetuti. È quello che la Chiesa ha cominciato a fare. E anche la ’ndrangheta, con un qualche disappunto, sembra essersene resa conto.
L'AUTRICE
Annachiara Valle (1967), giornalista di Famiglia Cristiana, vaticanista, ha lavorato nella redazione esteri di Avvenire e per la Rai di Milano. Ha scritto, tra gli altri: Matti da legare, se tornano i manicomi (La Meridiana, 2002); Teresilla, la suora degli anni di piombo (Paoline, 2007); Il cardinale Van Thuan, La forza della speranza (Cantagalli, 2009); Parole Opere e omissioni. La Chiesa nell’Italia degli anni di piombo (Rizzoli, 2008) e, con Mino Martinazzoli, Uno strano democristiano (Rizzoli, 2009).