Giannino Stoppani, soprannominato dai genitori Gian Burrasca per via dei guai che combina, annota in un diario gli avvenimenti della sua vita. Dice sempre la verità, anche quando non dovrebbe, creando situazioni imbarazzanti per le sorelle e i rispettivi fidanzati, e fa dispetti a chiunque gli capiti a tiro. Così il padre decide di mandarlo in collegio. Qui, però, invece di migliorare, Giannino entra a far parte della società segreta "Uno per tutti e tutti per uno" e, insieme ai suoi compagni, insorge contro la tirannia dei direttori. Il diario diventa così il simbolo della rivolta di un ragazzo contro il mondo degli adulti e, dopo cent'anni dalla sua pubblicazione, continua a far divertire grandi e piccini. Introduzione di Dario Fo. Età di lettura: da 10 anni.
Ogni giorno Giannino Stoppani, detto Gian Burrasca, annota in un diario gli avvenimenti della sua vita e della vita della sua famiglia. Naturalmente, poiché è stato educato a non mentire mai, dice sempre la verità, anche quella che non dovrebbe o potrebbe dire, o che le sorelle e i loro fidanzati, poi mariti, non vorrebbero si sapesse. E, certo, combina un sacco di guai per merito dei quali viene chiuso nel collegio Pierpaoli dove non solo non si educa, bensì diviene l'anima di una ribellione contro la falsa e tirannica disciplina che vi è imposta da una ridicola ma prepotente coppia di proprietari-direttori. Il diario diviene così la protesta e la rivolta di un ragazzo contro il mondo conformista e soffocante dei ''grandi''. Non per nulla Vamba dedicò il Giornalino ''ai ragazzi d'Italia perché lo facciano leggere ai loro genitori''. Diffusa in ogni pagina del diario c'è una scintillante comicità tutta toscana.
Ogni giorno Giannino Stoppani, detto Gian Burrasca, annota in un diario gli avvenimenti della sua vita e della vita della sua famiglia. Naturalmente, poiché è stato educato a non mentire mai, dice sempre la verità, anche quella che non dovrebbe o potrebbe dire, o che le sorelle e i loro fidanzati, poi mariti, non vorrebbero si sapesse. E, certo, combina un sacco di guai a causa dei quali viene chiuso nel collegio Pierpaoli, dove non solo non si educa, bensì diviene l'anima di una ribellione contro la falsa e tirannica disciplina imposta da una ridicola ma prepotente coppia di proprietari-direttori. Età di lettura: da 8 anni.