Un libro, ma anche una sorta di viaggio nel tempo e nello spazio, una carrellata di incontri, di scambi e di abbracci all'interno del vortice misterioso e sempre presente dello Spirito Creatore che ispira fantasia e suscita idee, generando corto circuiti di creatività e di inarrestabile inventiva. Uno spaccato di storia della Chiesa con sfaccettature inedite e curiose che mettono in luce l'operato di undici Papi, dal primo Novecento fino ai giorni nostri - da Papa Leone XIII a Papa Francesco -, immersi nel dialogo con artisti di tutte le discipline. Pastori attenti al cammino delle pecorelle del loro gregge, ma anche semplicemente uomini vivi pronti allo stupore per lo sfavillare della bellezza di tante opere d'arte. Il legame tra Chiesa e arte, a volte contrastato e difficile, ha sempre dato vita a grandi dialoghi dentro i quali è stato possibile evangelizzare e testimoniare la presenza viva - nelle vicende della storia e nei cuori dei suoi protagonisti - del grande Artista che ha fatto "belle tutte le cose". Un libro che non ha la volontà di circoscrivere e di chiudere l'argomento, ma ha la pretesa e la speranza di s-chiudere nuovi sguardi, di suscitare una sana curiosità per un tema affascinante e profondo come quello del rapporto tra l'arte e la fede. La grande pensatrice Hannah Arendt afferma che è proprio dell'essere umano vivere per portare nel mondo la novità. Questa è la fecondità nel suo più vivo e stimolante significato, e non può che essere la vera e più profonda dimensione dell'arte e degli artisti.
Una rilettura della produzione artistica, ma anche del "personaggio" Renato Zero, segnato da una profonda ricerca spirituale. Un libro destinato a chi ama le canzoni di Zero, ma anche a educatori e insegnanti alla ricerca di vie nuove per parlare di spiritualità.
Chi sono i clown? Facile: sono persone un po' strambe che fanno ridere gli altri, sanno giocare con i bambini e cercano di regalare sprazzi di gioia alla gente. Ma perché lo Fanno? Per il gusto dÌ vestirsi Ìn modo stravagante? Per ricevere applausi. Forse per tutto questo, ma anche per molto di più. Essere clown è un modo nuovo di guardare la realtà, è l'arte di prendersi alla leggera, è la sfida di accettare gioiosamente la vita così com'è.
In questo libro colorato e un po' strampalato
* leggerai dÌ pagliacci, artisti, scienziati, santi (anche loro!) che hanno provato a volare nel cielo azzurro della semplicità;
* imparerai a distinguere le "parole strepitose" che aiutano a vivere con lieve profondità e le "parolacce" che spengono il sorriso e la gioia di vivere;
* troverai alcuni esercizi per muovere i primi passi nella difficile, arte di essere clown.
Se saprai metterti "a testa in giù" il mondo ti apparirà nuovo e speciale: provaci!
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Le autrici hanno realizzato un libro di cucina a partire dalle ricette e dai riferimenti culinari citati nell'opera di J.R.R. Tolkien. Filologicamente corretto nelle citazioni e nel contempo pienamente usabile come un normale libro di ricette, il libro è organizzato seguendo l'ordine alfabetico delle cibarie tolkeniane oltre ad avere un pratico indice per genere e per menù (dalla prima colazione alla cena).
Un'antologia dei più significativi testi della poesia italiana del Novecento, dedicati al tema dell'Eucaristia; atteggiamenti umani e poetici si alternano e si fondono: momenti di lode, aspirazioni spesso trattenute, congetture e dubbi, ricerca di pace e serenità, stupore e preghiera dinanzi al mistero.
Luisa Vassallo ci porta a mangiare da Gilbert Keith Chesterton, noto ai più per essere l’inventore di Padre Brown, in realtà fertilissimo scrittore, giornalista e polemista inglese. Il ricettario più che essere una raccolta di ricette in senso stretto è un vero e proprio viaggio fra i tavoli di un’osteria in compagnia di un gigantesco oste di nome Gilbert. In ogni capitolo, ovvero ad ogni tavolo, ci sono alcuni dei personaggi di Chesterton che conversano, citando più volte piatti e cibo che vengono poi spiegati nelle ricette.
L’autrice passa in rassegna le varie gastronomie a partire dalle citazioni del Manzoni, arricchendole di ricette del periodo storico e/o della tradizione lombarda. Ogni sezione si apre con una nota di spiegazione che inquadra la gastronomia in argomento e ogni ricetta è anticipata da qualche curiosità. Con un po’ di fantasia si riscoprono ricette su antichi manoscritti (come quelle per il pranzo di nozze di Renzo e Lucia) e piccole parentesi letterarie condiscono il tutto. Chiudono il testo alcune note di preparazione dei piatti, riflessioni dell’autrice e i ristoranti dei luoghi manzoniani.
Un bel libro di cucina, ma anche una piacevole lettura, accompagnata dalla visione di stampe d’epoca che qui e là corredano il testo.
Si sono seduti tutti su comode poltrone
l’autrice, Giovannino, Don Camillo e… Peppone.
Hanno gustato strozzapreti e spongata di Brescello
e poi stracotti, stufatini… non è mancato il culatello.
Fra i ricordi della Bassa e di Lambrusco un bicchierino
hanno scritto un ricettario che è proprio un gioiellino.
E per voi, lettori buongustai, qualcosa in più:
abbinamenti con vini, ristoranti scelti e ottimi menu.
Dopo la trilogia dedicata all’arte del “buon vivere” nella Terra di Mezzo, l’attenzione di Luisa Vassallo e Paolo Gulisano si sposta sull’amico fraterno di Tolkien, C.S. Lewis, e sul suo Ciclo di Narnia, diventato familiare anche in Italia grazie alla trasposizione cinematografica, cominciata nel 2005 e che proseguirà fino alla completa realizzazione del Ciclo. Il libro affianca parti “saggistiche” (affidate all’“esperto” Gulisano) ad altre “pratiche” (a cura di Vassallo), dedicate a ricette realizzabili (ben 150) e alla costruzione di menu a tema.
È la Musa ispiratrice per eccellenza, tra le donne più cantate di ogni epoca. La Madre di Dio è il soggetto dichiarato, celato o anelato di queste liriche bellissime, sapientemente scelte dagli autori. Una raccolta che mette insieme appositamente poesie di Mario Luzi, Ada Negri, Salvatore Quasimodo, Clemente Rebora, Eugenio Montale… e molti altri, tra i maggiori autori del ’900, per disegnare i tratti poetici della figura di Maria.
Si tratta di una ricca antologia che attraversa tutta la poesia italiana contemporanea, per rintracciare e raccogliere i segni di quella ricerca di Dio che ha segnato, nonostante le contraddizioni e le asprezze di un secolo che ha visto nascere ideologie atee e profeti della “morte di Dio”, anche il Novecento. Una selezione di oltre 70 poeti, che ripropone i nomi più famosi, ma offre anche ricchezze inaspettate tra i “minori”, spesso sconosciuti al grande pubblico.