L’autrice passa in rassegna le varie gastronomie a partire dalle citazioni del Manzoni, arricchendole di ricette del periodo storico e/o della tradizione lombarda. Ogni sezione si apre con una nota di spiegazione che inquadra la gastronomia in argomento e ogni ricetta è anticipata da qualche curiosità. Con un po’ di fantasia si riscoprono ricette su antichi manoscritti (come quelle per il pranzo di nozze di Renzo e Lucia) e piccole parentesi letterarie condiscono il tutto. Chiudono il testo alcune note di preparazione dei piatti, riflessioni dell’autrice e i ristoranti dei luoghi manzoniani.
Un bel libro di cucina, ma anche una piacevole lettura, accompagnata dalla visione di stampe d’epoca che qui e là corredano il testo.
Si sono seduti tutti su comode poltrone
l’autrice, Giovannino, Don Camillo e… Peppone.
Hanno gustato strozzapreti e spongata di Brescello
e poi stracotti, stufatini… non è mancato il culatello.
Fra i ricordi della Bassa e di Lambrusco un bicchierino
hanno scritto un ricettario che è proprio un gioiellino.
E per voi, lettori buongustai, qualcosa in più:
abbinamenti con vini, ristoranti scelti e ottimi menu.
Dopo la trilogia dedicata all’arte del “buon vivere” nella Terra di Mezzo, l’attenzione di Luisa Vassallo e Paolo Gulisano si sposta sull’amico fraterno di Tolkien, C.S. Lewis, e sul suo Ciclo di Narnia, diventato familiare anche in Italia grazie alla trasposizione cinematografica, cominciata nel 2005 e che proseguirà fino alla completa realizzazione del Ciclo. Il libro affianca parti “saggistiche” (affidate all’“esperto” Gulisano) ad altre “pratiche” (a cura di Vassallo), dedicate a ricette realizzabili (ben 150) e alla costruzione di menu a tema.